"Voglio arrivare al 90′ seguendo i nostri principi di gioco. Ci sta anche perdere, ma voglio farlo a modo mio". Potremmo racchiudere in questo pensiero di Marco Giampaolo la Sampdoria di questo stupendo inizio di stagione. L'allenatore abruzzese nell'intervallo della gara con l'Inter, quando i blucerchiati erano sotto di 3-0, ha motivato i suoi così ed è sicuramente questo uno dei punti cardini del momento del Doria.

La squadra ligure ha messo insieme 23 punti in 11 partite, che valgono il sesto posto in classifica, con il Luigi Ferraris che è un fortino inespugnabile e i numeri che hanno il sapore d'Europa (in attesa del recupero con la Roma del prossimo 13 dicembre): 24 reti fatte, 13 subite, differenza reti +11. Domenica  Genova arriva la Juventus e la Samp non ha nessuna intenzione di interrompere questo momento magico che ha diversi protagonisti.

Marco Giampaolo, l'uomo al comando

L'allenatore nato a Bellinzona è uno che mastica calcio e lo ha sempre dimostrato nella sua carriera. Dalla panchina della Juve sfiorata agli esoneri fino alla serie C, Marco Giampaolo alla Sampdoria sta vivendo una nuova vita e non ha mai smesso di credere al suo lavoro. Sì, perché la parola importante nel credo del tecnico è proprio quella insieme a impegno, dedizione e "piedi buoni". La carriera di Giampaolo ha vissuto molti chiaroscuri ma ora a Genova il tecnico abruzzese ha trovato il suo habitat naturale e sta praticando altri riferimenti importanti del suo credo, ovvero il bel gioco (grande ammiratore di Guardiola, Sacchi, Galeone) e l'unione di intenti da parte del gruppo con cui lavora:

• Il presupposto di Guardiola è la scelta del giocatore. Tra uno alto un metro e 90 e uno meno dotato fisicamente, ma con il piede buono, si prende il secondo;

• Non chiedo le chiavi del club, ma dello spogliatoio sì.

Dopo il brutto periodo di Brescia e la rinascita a Empoli, il tecnico di Giulianova è uno dei più ammirati e seguiti del panorama italiano e il presidente Ferrero non perde occasione per coccolare il suo "uomo al comando".

I collaboratori di Giampaolo: uno staff all'avanguardia

Marco Giampolo ha un gruppo di collaboratori che conta ben dieci persone che svolgono mansioni differenti e riescono a lavorare, perfettamente, in gruppo. Lo storico membro di questo staff è Fabio Micarelli, tattico e match analyst, che lavora con il tecnico toscano fin dai tempi dell'Ascoli. Francesco Conti è l'allenatore in seconda e Stefano Repetti, già noto perché lanciato da José Mourinho ai tempi dell'Inter, è preparatore atletico, molto capace anche negli esercizi con l'uso della palla, e lavora con Massimo Catalano, assistente soprattutto per la parte fisica. Umberto Borino è il riabilitatore in campo e Samuele Melotto è l'uomo che analizza i dati gps degli allenamenti. Andrea Sardini è il preparatore dei portieri.

Due figure introdotte quest'anno sono quelle di Angelo Palombo e Salvatore Foti, entrambi ex calciatori della Samp, che analizzano in tribuna ciò che avviene in campo e durante l'intervallo, attraverso le immagini girate da Sergio Spalla, mostrano video su situazioni tattiche che vengono trasmesse nello spogliatoio.

I numeri della Samp: Marassi fortino

La Samp sta navigando a vele spiegate dall'inizio della stagione e i numeri, fino a questo momento, dicono che la squadra di Giampaolo può lottare per un piazzamento in Europa League. I blucerchiati hanno realizzato 24 reti totali e ne hanno subite 13: secondo questo prospetto pubblicato dal sito della Lega Serie A il Doria trova maggiormente la rete nell'ultima parte del primo tempo (6) e nei 15′ finali (5) mentre subisce più goal nella seconda parte dei primi tempi (4).

Da tenere in considerazione il secondo quarto delle riprese (4), per la fase realizzativa, e l'approccio alle gare per quella difensiva: nei primi 15 minuti i blucerchiati hanno subito 3 goal. In trasferta hanno realizzato esattamente la metà delle reti fatte in casa (16-8) e fuori dalle mura amiche la difesa è molto meno sicura di quando si gioca a Marassi (10-3). Se Giampaolo riuscisse a registrare anche questo piccolo problema esterno, a Genova potrebbero fare "sogni grandiosi". La Samp potrebbe essere paragonata ad una vettura a diesel, migliora la prestazione con il passare dei minuti.

Centrocampo Doria, la "tecnica al potere"

Il punto di forza di questa splendida Sampdoria è, senza dubbio, il centrocampo. La squadra blucerchiata  viene disposta in campo dal suo tecnico con il 4-3-1-2 composta con una linea mediana composta da Torreira, Linetty, Praet e Ramirez. Marco Giampaolo ha sempre amato un calcio propositivo e questi 4 ragazzi, tutti nati negli anni '90, gli stanno regalando grandi soddisfazioni.

Un "rombo" di tecnica, dinamismo e forza

Lucas Torreira è il perno, il vertice basso del centrocampo a 3 dell’ex allenatore dell’Empoli non deve essere per forza un regista puro ma deve ricoprire un ruolo centrale nelle due fasi del gioco. Uno dei suoi pregi è il controllo del gioco sia con la palla tra i piedi che in fase in non possesso e ha un'ottima capacità di dare ritmo alla squadra rendendola poco prevedibile. Karol Linetty è un calciatore bravo sia in interdizione che in costruzione, ha il suo punto di forza nella dinamicità: abile nelle progressioni e nelle tempistiche di inserimento, resiste ai contrasti e non teme il contatto fisico, perché aiutato dalla stazza massiccia. Il suo equilibrio fisico gli consentono non solo di reggere il confronto con gli avversari e di vincerlo.

Dennis Praet è una mezz'ala con la qualità di un trequartista, ha un'eleganza spontanea nei movimenti ed ha un tocco di palla importante ed è molto bravo senza palla. Lui amava giocare più avanti ma con l'arrivo di Gaston Ramirez, preso dal Middlesbrough quest'estate, è stato spostato al fianco di Torreira ed è così che è nato il centrocampo di qualità della Samp. L'uruguagio è bravissimo ad inserirsi senza palla sulla linea della due punte e sa sacrificarsi in fase di non possesso.

La Sampdoria che sta incantando tutti in questo inizio di campionato è frutto di tanto lavoro e delle idee di un allenatore che in alcune occasioni ha saputo dire anche dei "no", anche a suo malgrado. Domenica al Ferraris arriva la Juventus campione d'Italia e Marco Giampaolo non vorrà farsi trovare impreparato: ne vedremo delle belle, in tutti i casi, perché "ci sta anche perdere, ma voglio farlo a modo mio".