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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Russia 2018, la top 11 degli eliminati: da Beiranvand a Guerrero

Non brillano solo i grandi campioni a Russia 2018. In questo Mondiale si sono imposti anche il portiere dell’Iran Beiranvand, con un passato incredibile, che ha parato un rigore a CR7, i difensori Advincula, Kim, giustiziere della Germania, e Baloy, autore di un gol storico per Panama, e il centrocampista giapponese Inui.
A cura di Alessio Morra
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Il Mondiale è arrivato al giro di boa. La Germania è fuori, tutte le altre grandi sono ancora in corsa. Cristiano Ronaldo, Messi, Griezmann, Kane, Lukaku, Neymar, Diego Costa, Coutinho hanno timbrato il cartellino e hanno mostrato tutto il loro talento nella manifestazione più importante. Tutti loro cercheranno di realizzare ancora gol pesanti, forse uno di loro riuscirà ad alzare la coppa. Ma adesso è ufficialmente finita l’avventura di sedici squadre, tra di esse ci sono stati dei giocatori che hanno lasciato una traccia, mettendo la firma in questo Mondiale e li premiamo con una particolare top 11.

Perché il Mondiale è bello anche per le storie che regalano calciatori, allenatori, squadre che il titolo non lo sognano nemmeno, ed è corretto dare a chi ha vissuto un vero e proprio momento di gloria un piccolo riconoscimento. Il portiere titolare di questa squadra è senza dubbio l’iraniano Beiranvand. Ha faticato prima di diventare un portiere: ha fatto il pastore, ha dormito in mezzo alla strada, ha lavato i SUV, ha fatto il cameriere in una pizzeria e lo spazzino, poi finalmente ha fatto il portiere e ha parato un rigore a Cristiano Ronaldo. Un momento che non dimenticherà mai.

Tra i portieri l’occhio lo hanno rubato anche gli egiziani El Hadary, in campo a 45 anni (il più vecchio di sempre), e El Shenawy, molto bravo anche il coreano Cho, autore di alcuni pregevoli interventi contro la Germania. Nella difesa a quattro trovano spazio il senegalese Sané, che si è ben comportato al fianco di Koulibaly, il peruviano Advincula, uno dei difensori più veloci del mondo che ha mostrato le sue qualità da sprinter, il coreano Kim, autore del gol che ha messo al tappeto la Germania del Guangzhou Evergrande, e Felipe Baloy, autore di un gol storico quello di Panama all’Inghilterra.

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A metà campo l’hipster Jedinak, il capitano dell’Australia che con freddezza ha trasformato due rigori, il nipponico Inui, che da qualche anno gioca con il Betis e che a trent’anni ha trovato la maturità e il prossimo anno giocherà in Europa League, e il tunisino Khazri, un passato in Premier League, autore di due gol e di un assist vincente con la Tunisia, che grazie a lui è tornata a vincere dopo quarant’anni un match ai Mondiali.

In avanti l’iraniano Ansrifard, bomber dell’Olympiakos che si è tolto lo sfizio di segnare un gol al Portogallo, il centravanti del Perù Guerrero, ‘El Diablo’, due volte re dei bomber della Coppa America, pensava di non giocarlo il Mondiale, ma la squalifica per doping è stata cancellata all’ultimo secondo e lui si è auto-celebrato segnando un bel gol, e l’altro peruviano Carrillo, calciatore del Watford.

La top 11: Beiranvand; Sané, Advincula, Kim Young-Gwon, Baloy; Jedinak, Inui, Khazri; Guerrero, Ansarifard, Carrillo.

[Then we could be heroes just for one day, We can be heroes, We can be heroes just for one day]

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