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Juventus Champions League 2018-2019

Rosso diretto a Cristiano Ronaldo, perché l’arbitro Brych e l’assistente Fritz sbagliano

L’espulsione di Cristiano Ronaldo fa discutere. Decisivo è l’addizionale, Marco Fritz, che suggerisce all’arbitro, Felix Brych, di punire con il cartellino rosso diretto CR7 per aver tirato i capelli a Murillo. Il dialogo e il labiale sono chiarissimi: “haar” in tedesco significa capelli e l’assistente lo ripete per 3 volte fino a quando conferma “è da rosso”. Il portoghese adesso verrà squalificato ma le immagini mostrano perché è stata clamorosa la svista della coppia di arbitri tedeschi, entrambi in passato al centro di altri episodi clamorosi scanditi da errori altrettanto gotteschi.
A cura di Maurizio De Santis
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La Juventus ha vinto a Valencia al debutto in Champions. La doppietta su rigore di Miralem Pjanic ha compensato solo in parte la rabbia e la preoccupazione suscitate dall'espulsione di Cristiano Ronaldo. L'episodio chiave è avvenuto intorno alla mezz'ora del primo tempo quando, dopo un contrasto con Murillo, CR7 è stato punito dall'arbitro, Felix Brych, con il cartellino rosso per aver – come si evince dalla consultazione e dal labiale tra direttore di gara e assistente – tirato i capelli all'avversario. Ricevuta la sanzione, l'ex Real Madrid prima ha cercato di giustificarsi limitando le proprie proteste a "não fiz nada" che in portoghese significa "non ho fatto niente" poi ha abbandonato il terreno di gioco del ‘Mestalla' con il volto corrucciato e in lacrime per l'ingiustizia subita.

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Chi è il collaboratore del ‘fischietto' tedesco? Cosa ha visto? E perché ha ritenuto di segnalare la gravità del gesto commesso dal calciatore della Juventus. E' stato davvero così antisportivo e violento l'atteggiamento da meritare per l'undicesima volta in carriera quel provvedimento disciplinare severo? Centrale al riguardo è la figura di Marco Fritz, arbitro tedesco nato a Korb il 3 ottobre 1977: è l'ui uno dei due addizionali di porta che ha ‘suggerito' al direttore di gara la sanzione nei confronti di CR7. Il motivo? E' tutto nella parola ‘haar' che si distingue nel conciliabolo avuto a bordo campo. Haar in tedesco significa capelli e, secondo la versione dell'arbitro addizionale, quando Ronaldo s'è avvicinato a Murillo poggiandogli la mano sulla testa lo ha fatto per tirargli i capelli.

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La dinamica dell'azione e perché il rosso a Ronaldo è eccessivo. CR7 e Murillo sono nell'area di rigore del Valencia, entrambi sgomitano e un po' si spingono, si aiutano con le braccia e con qualche ‘calcetto' innocuo. Nulla di grave, cose che capitano normalmente tra attaccante e marcatore quando provano a guadagnare il tempo giusto e la posizione migliore per giocare d'anticipo e avere la meglio. Non ci sono scorrettezze ma quando il difensore colombiano cade e simula il colpo subito Ronaldo si avvicina a lui e gli mormora qualcosa, lo rimprovera per quell'atteggiamento, gli dice di rialzarsi e non fare tanta scena, con la mano gli dà un buffetto sulla testa e tocca i capelli quasi a volerlo spettinare. Ecco cosa si evince del replay delle immagini ma l'interpretazione data dall'addizionale, Fritz, è differente e più grave: CR7 tira i capelli a Murillo e va espulso per quella che viene valutata erroneamente come una condotta violenta.

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Cosa si sono detti l'arbitro Brych e l'addizionale Fritz. Per il direttore di gara nulla è accaduto. Insomma per Brych l'atteggiamento di CR7 è assimilabile a una sorta di ‘lavata di capo' fatta all'avversario. Cose di campo, di quelle che capitano quando la tensione agonistica di un evento così importante è alta e l'adrenalina può fare brutti scherzi. Brych capisce e valuta che nulla vi sia da sanzionare. Si limita a un'occhiataccia e poi lascia che il gioco continui. E' il suo assistente che sale in cattedra e si rende protagonista di quel frangente quando risponde "sì, è da rosso" all'arbitro che gli chiede spiegazioni.

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Cosa rischia Ronaldo e quando arriverà la decisione sulla squalifica. Entro la giornata di oggi, al massimo domani (venerdì), la Uefa comunicherà la decisione sulla squalifica che adotterà nei confronti di CR7. Quante giornate prenderà? Molto dipende da cosa Brych ha messo a referto in merito a quanto accaduto ma il verbale del direttore di gara non sarà l'unica prova documentale perché si terrà conto anche delle immagini. Il rischio è di avere 2 addirittura 3 giornate (nel caso si valuti la condotta violenta), la cosa più logica invece sarebbe il minimo tabellare (1 giornata) per condotta antisportiva. Nel primo caso salterà le prossime sfide contro Young Boys e Manchester United, nel secondo solo il confronto con gli svizzeri.

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L'arbitro Fritz e quel precedente del gol fantasma. L'arbitro Fritz ha preso una svista clamorosa? Ha voluto ergersi a protagonista sbagliando? Può darsi… sta di fatto che non è la prima volta che alcune decisioni sollevano forti dubbi e alimentano discussioni roventi. E' successo otto anni fa, a gennaio del 2010, in occasione di una partita del campionato di Serie B tedesco tra il Duisbrug e l'Fsv Francoforte: Fritz assegna una rete inesistente alla squadra di casa. Perché inesistente? La palla calciata da Christian Tiffer sbatte sulla traversa e rimbalza in campo ma fuori dalla linea di porta di oltre 1 metro (come mostrerà il replay). Per Fritz, invece, è gol e la svista è clamorosa.

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La rete bucata di Brych. Una macchia c'è anche nella carriera del direttore di gara tedesco, anche nel suo caso si tratta di svista clamorosa. Riportiamo indietro le lancette dell'orologio e risaliamo fino al 2013, alla gara tra Hoffenheim-Leverkusen. Cosa accadde? Il Bayer è in vantaggio per 1-0 e al 70° il colpo di testa di Kiessling si spegne sull'esterno della rete. La palla, però, rotola in porta attraverso un foro nelle maglie. Per Brych è gol, l'Hoffenheim (battuto 2-1) fa ricorso e chiede che il match venga rigiocato ma la corte di giustizia della federcalcio tedesca (Dfb) dice no e lascia inalterato il risultato del campo. Come si giustificò allora Brych? Disse che aveva la visuale coperta. E' stato così anche al ‘Mestalla'?

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