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Juventus Champions League 2018-2019

Rosso diretto a Cristiano Ronaldo, la sorella: “Lo vogliono distruggere”

Katia Aveiro, sorella di Cristiano Ronaldo, pubblica su Instagram alcune storie nelle quali grida alla ‘vergogna’ per quando accaduto al fratello al ‘Mestalla’. CR7 è stato espulso con il rosso diretto dall’arbitro Brych per aver tirato i capelli a Murillo del Valencia dopo un contrasto di gioco.
A cura di Maurizio De Santis
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La sorella di Ronaldo, Katia Aveiro, ha urlato tutta la propria rabbia sui social per quanto accaduto al fratello, Cristiano, al ‘Mestalla'. La donna voluto usare Instagram e le sue storie per gridare allo scandalo e alla "vergogna" per l'espulsione comminata a CR7 nel corso di Valencia-Juventus. L'episodio clou è avvenuto intorno alla mezz'ora del primo tempo, proprio quando i bianconeri sembravano in controllo della partita e avevano sfiorato la rete in un paio di occasioni. "Vogliono distruggere mio fratello", dice pubblicando ben quattro istantanee lanciate in Rete poco dopo il cartellino rosso diretto estratto dall'arbitro Brych.

Cosa è successo di così grave per scatenare la reazione della donna? Le immagini mostrate dal replay in diretta non hanno chiarito del tutto la reale gravità del gesto commesso dal portoghese: dalle immagini si evince solo che si avvicina all'avversario, gli intima qualcosa e poi gli appoggia una mano sulla testa. Sembra un buffetto ma per il direttore di gara – avvertito da un suo collaboratore – è qualcosa di più grave. Per Brych – come da interpretazione del labiale – Cristiano Ronaldo ha tirato i capelli a Murillo (ex difensore dell'Inter) e merita il rosso diretto per quel gesto considerato antisportivo e condotta violenta. Quanto rischia adesso. Almeno un paio di giornate di squalifica come da regolamento.

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E' una vergogna per il calcio – rincara la dose Katia Aveiro – ma verrà fatta giustizia per questa cosa. Vogliono distruggere mio fratello ma Dio è grande e certo non sta a guardare.

La rabbia dei familiari e le lacrime di Cristiano Ronaldo: il ritorno in Champions di CR7 poteva essere scandito da una standing ovation, invece s'è trasformato in una serata da incubo. Resta da capire adesso quale sarà la decisione della giustizia sportiva della Uefa ma molto dipende da cosa scriveranno gli ufficiali di gara nel referto.

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