Ronaldo, il retroscena nello spogliatoio: “Non possiamo difenderci così”
"Noi non difendiamo". E' stato questo il senso delle parole che raccolte nel cuore del San Paolo, tra la fine del primo e l'inizio del secondo tempo, mentre il Real – sotto di una rete – s'accingeva a tornare in campo. A pronunciare quella frase – come si evince dalle immagini proposte dalla trasmissione Champions Total – è Cristiano Ronaldo, scontento sia per la prestazione (prima porzione della sfida di marca azzurra) sia per una manovra offensiva che non aveva sbocchi né fluidità.
Ne parla con i compagni di squadra: accanto a lui – sulla sinistra – c'è Pepe, di fronte c'è Marcelo che ascolta e annuisce. Sulla destra si riconosce Benzema, uno dei perni della ‘BBC' che ieri sera è apparso in ombra come Bale. Contro un avversario schierato, preparato, organizzato e pericoloso come il Napoli il campione portoghese intuisce che serve cambiare subito atteggiamento, avere un approccio più aggressivo. Secondo The Sun, infatti, sarebbe questa la molla che nella ripresa ha fatto scattare i blancos, producendo quello scarto in termini di mentalità che – almeno per 45′ – non era stato sufficiente.
"Non possiamo difendere così", ha ripetuto più di una volta CR7. Il palo centrato era stato riequilibrato dal legno colpito a sua volta da Mertens e l'ago della bilancia s'era spostato dalla parte della squadra di Sarri che aveva costruito – con il gioco, non in maniera occasionale – qualche altra buona occasione da rete.
A fare il CR7, fino allora, ci aveva pensato Dries: il belga aveva indossato ancora una volta le vesti del bomber (23° centro in stagione tra campionato e Coppa) e portato in vantaggio il Napoli, alimentando la speranza della possibile quanto incredibile rimonta sulle merengues. Bello il servizio di Hamsik, altrettanto bella e precisa la conclusione del belga che fa esplodere quel catino di emozioni e pubblico in fermento a Fuorigrotta. Nella ripresa il Real ha cambiato pelle, aggrappato alla potenza di Sergio Ramos, l'uomo delle situazioni difficili. Un po' come il ‘mister Wolfe' che risolve problemi. E regala la qualificazione ai quarti su un piatto d'argento