10 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Roma, Garcia si gioca il posto col Bate Borisov. E Spalletti è pronto al ritorno

Due punti in tre partite di campionato e una media che ha ridimensionato i giallorossi risucchiati lontano dalla vetta. Il pari di Torino ha evidenziato tutti i dolori del tecnico francese che senza le ali (Gervinho e Salah) non riesce più a vincere. In caso di flop in Champions può cambiare tutto in panchina.
A cura di Alessio Pediglieri
10 CONDIVISIONI
Immagine

Anche a Torino i giallorossi hanno steccato scivolando sulla classica buccia di banana dell'ultimo minuto. Un pareggio che ha lasciato infastiditi soprattutto i tifosi della Roma che avevano visto qualche ora prima la Juventus danzare sui resti della Lazio, avvicinandosi pericolosamente in classifica. Uno smacco, con i bianconeri che avevano avuto un avvio di stagione imbarazzante mentre in Capitale si ritornava a respirare aria di tricolore. Ma mentre il Napoli di Sarri, neo capolista, ha macinato vittorie e avversari, la Roma resta l'eterna incompiuta di un Garcia che adesso si gioca tutto contro il Bate Borisov in Champions League.

Un lumicino che potrebbe spegnersi con lo stoppino inumidito. Rudi Garcia non è più il tecnico capace di radunare le folle giallorosse al grido di dar battaglia alla Juventus. Il francese, che aveva illuso il popolo romanista, oggi è individuato quale principale colpevole di una Roma che non sa più vincere. Dall'illusione alla delusione generale che ha visto una squadra giocare sempre con il freno a mano tirato e la sconfitta contro il Barcellona a suon di gol è stata solamente la punta di un iceberg che ha affondato il transatlantico giallorosso.

I dati sono sconfortanti: nelle 4 partite giocate dopo il derby e la sosta della Nazionale la Roma ha rimediato 2 pareggi e 2 sconfitte. E  il bilancio in campionato, dopol'1-1 di Torino, è preoccupante rimediando 2 punti in 3 partite, 2 delle quali contro le ‘piccole' Bologna e Atalanta che hanno gioito contro i giallorossi. E se si vanno ad analizzare anche i gol lo scenario è ancor più desolante: senza le ali Gervinho (infortunatosi ancora a Torino) e Salah, la Roma segna solo su rigore (Bologna, due) o punizione (oggi, Pjanic). Unico gol su azione delle ultime 4, l'inutilissimo colpo di testa di Dzeko a Barcellona, nel tempo di recupero, sullo 0-6.

E proprio l'assenza di Salah e Gervinho ha determinato il crollo della Roma: Garcia ha provato Iago Falque che però è con un ginocchio a metà servizio, con Iturbe, mai decisivo e anche Florenzi, la carta della disperazione. Tanti giocatori, tante scelte, un'unico risultato: che Dzeko centrale in area avversaria diventa un terminale inutile per un gioco che non ne sa valorizzare le qualità più importanti, il gioco aereo e la fisicità sotto porta.

Pronto Spalletti. In caso di flop in Coppa il cambio di panchina sarebbe inevitabile. Il Corriere dello Sport racconta di contatti già in corso con Luciano Spalletti che tornerebbe in giallorosso dopo più di 6 anni e un'avventura (finita non bene) allo Zenit. L'ex allenatore sarebbe così l'alternativa all'ex ct della Nazionale, Marcello Lippi, che per la Lazio è molto più di una tentazione.

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views