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Cristiano Ronaldo alla Juventus

Perché Cristiano Ronaldo vuol lasciare il Real. Una scrittura privata ‘aiuta’ la Juventus

Perché una star del calcio come Cristiano Ronaldo dovrebbe lasciare una super potenza come il Real Marid? E perché proprio la Juventus è considerata favorita nella trattativa con CR7? La risposta è da ricercare nel retroscena che trova ampio spazio sui giornali spagnoli e svela come, da Florentino Perez fino alla mediazione del potente agente, Jorge Mendes, sia possibile l’operazione con il club bianconero.
A cura di Maurizio De Santis
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Il futuro è oggi, in questa estate senza Mondiale che in Italia s'infiamma per una trattativa come non si vedeva da tempo. Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus non è una semplice operazione di mercato ma una transazione finanziaria che smuove capitali e potenza del brand: si fa (e quindi si tratta) oppure no e allora che questo sogno bellissimo a occhi aperti svanisca subito perché non serve coltivare illusioni. Il portoghese sembra considerare la propria esperienza con le merengues al capolinea: lo aveva detto subito dopo aver conquistato la terza Champions consecutiva e quanto raccontato dalla stampa spagnola è la conferma diretta di un divorzio che era già scritto.

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E allora almeno un paio di domande sorgono spontanee per ricostruire la storia di una rottura che appare insanabile e ha portato il quotidiano ‘Marca' a scrivere che senza un cenno da parte del presidente, Florentino Perez, niente potrà fermare la diaspora.

  • Il primo quesito è: perché una stella del calcio mondiale dovrebbe decidere di lasciare una super potenza come i blancos?
  • E qui s'innesta anche il secondo: perché i media iberici sono convinti che i bianconeri siano favoriti rispetto al Manchester United (il club che accolse il calciatore da ragazzino e lo lasciò partire da calciatore affermato) o al Paris Saint-Germain che, quanto a capacità economica, fanno parte del gotha internazionale?

La risposta alla prima questione è abbastanza articolata ma da ricercare anzitutto nel rapporto ormai logoro tra il presidente, Florentino Perez, e Cristiano Ronaldo. Quest'ultimo avrebbe ‘gradito' che la società gli riservasse lo stesso trattamento ricevuto da Lionel Messi al Barcellona non solo dal punto di vista economico (21 milioni di stipendio attuale a fronte dei 40 dell'argentino) ma anche a livello personale. In sintesi, non s'è discusso di rinnovo, non c'è stato adeguamento contrattuale e, cosa peggiore, il calciatore s'è sentito lasciato solo nella controversia con il Fisco iberico dalla quale ne uscirà con il patteggiamento e il pagamento di un'ammenda milionaria che equivale a un anno d'ingaggio a Madrid. Altri due fattori, però, hanno contribuito a lacerare la trama.

  • Le voci insistenti sull'arrivo di Neymar, adesso scalzate dalla preferenza caduta sul giovane francese, Kilyan Mbappé, che piace rispetto al brasiliano perché più disciplinato e meno istrionico ma altrettanto forte.
  • L'addio di Zinedine Zidane che per Ronaldo era un punto di riferimento assoluto sia per il suo passato di campione sia per le qualità umane (e tecniche) mostrate quando chiamato alla guida del Real Madrid. Morale della favola: non ci sarebbero più le condizioni ambientali giuste per restare a Madrid. Non lo vuole più Perez, che ha in mente altro per il futuro. Non lo vuole più il portoghese che credeva invece di rappresentare una colonna del club.

Sul tavolo resta l'ultimo quesito e chiama direttamente in causa la Juventus. Il punto non è ‘come faranno i bianconeri a sopportare i costi di un'operazione del genere' ma perché proprio la ‘veccha signora' è considerata maggiormente accreditata rispetto anche ad altre società fortissime dal punto di vista economico.

  • Secondo quanto rivelato dai giornali spagnoli la clausola rescissoria di 1 miliardo di euro sarebbe stata neutralizzata da una scrittura privata (lo rivela Marca) per effetto della quale l'importo da pagare può calare fino a 100 milioni a patto però che a beneficiare di questo sconto non siano società come il Paris Saint-Germain, il Manchester United e/o il Barcellona. Un assist che la Famiglia Agnelli e l'agente di Cristiano Ronaldo, Jorge Mendes, stanno provando a trasformare in realtà per far sì che il sogno di vedere la maglia numero sette addosso a Cristiano Ronaldo non sia più solo un desiderio.
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