Perché Cristiano Ronaldo può dire sì alla Juventus per 100 milioni
Cristiano Ronaldo alla Juventus per 100 milioni di euro, è la notizia rilanciata da El Chiringuito Tv sulla trattativa più calda dell'estate tra Spagna e Italia. Una news che trova ampio risalto sulle prime pagine della stampa iberica, da As fino a Marca. Quello che fino a qualche giorno fa poteva apparire come un sogno impossibile da realizzare, nelle ultime ore sta invece diventando una possibilità concreta, per quanto sempre complicata da mettere in atto. Molto, o forse tutto, dipenderà dalla volontà del cinque volte Pallone d’Oro: sarà l’asso portoghese infatti a decidere il proprio futuro che appare sempre più distante dal Real Madrid. Ed è proprio questa una delle motivazioni principali che ha tramutato l’impossibile in “difficilissimo ma possibile”. Sono tanti difatti i motivi che potrebbero spingere il fenomeno di Madeira a scegliere la Juventus come prossima tappa della sua fantastica carriera.
Guadagnare punti nell’eterno duello con Messi
Innanzitutto la voglia di Cristiano Ronaldo di dimostrare di essere il miglior calciatore del mondo e dopo aver vinto la Champions League con il Manchester United, esser stato il grande protagonista della ‘Decima’ (ma anche dell’undicesima, dodicesima e tredicesima) con il Real Madrid, riuscire anche ad essere l’uomo che riporta la Juventus sul tetto d’Europa dopo 22 anni di astinenza gli farebbe fare un netto passo in avanti nell’eterno duello a colpi di “capra” con Lionel Messi che ha sì vinto tantissimo ma sempre e solo con il Barcellona.
Infrangere record e raggiungere Seedorf
Altro motivo che potrebbe intrigare Cristiano Ronaldo, non secondario per uno che ha concentrato tutti i propri sforzi per infrangere tutti i record nel mondo del calcio, è quello relativo alla possibilità di vincere nei tre maggiori campionati del mondo (Premier League, Liga e Serie A) e magari raggiungere Clarence Seedorf, ad oggi l’unico calciatore ad aver vinto la Champions League con tre maglie diverse.
Cresciuto con il mito della Serie A
Altro aspetto da non sottovalutare è che il talento classe 1985 è cresciuto con il mito della Serie A, essendo il nostro campionato di gran lunga il più prestigioso al mondo dagli anni in cui da bambino quello che diventerà poi cinque volte Pallone d’Oro cominciava a tirare i primi calci ad un pallone sull’isola di Madeira fino a quelli in cui esordiva in prima squadra con lo Sporting Lisbona (debutto arrivato contro l’Inter nel preliminare di Champions League nell’agosto del 2002).
La standing ovation dello Stadium
Un ruolo non meno importante potrebbe rivestirlo anche quella standing ovation che il pubblico juventino gli ha riservato lo scorso 3 aprile in occasione di quel meraviglioso gol in rovesciata che aveva regalato il momentaneo 2-0 ai Blancos nell’andata dei quarti di finale di Champions League all’Allianz Stadium. Non capita spesso, a dire il vero quasi mai, che si venga applauditi dai tifosi avversari soprattutto dopo avergli rifilato una rete che in quel momento sembrava aver spezzato tutti i sogni di gloria bianconeri indirizzando la qualificazione verso il Real. E Cristiano non ha nascosto la grande emozione provata in quel momento, e chissà che per una volta anche l’aspetto romantico del calcio possa prevalere su record e soldi.
Trenta milioni (all’anno) di motivi
Passando all’aspetto più venale, ma forse più convincente, anche dal punto di vista economico il campionissimo lusitano potrebbe essere tentato dall’approdo alla Juventus. Se le cifre riportate in Spagna (il quotidiano sportivo “Marca”, molto vicino all’ambiente del Real Madrid, parla di un quadriennale da 30 milioni di euro netti all’anno offerto dai bianconeri al calciatore) dovessero essere confermate, CR7 si ritroverebbe a percepire un ingaggio superiore rispetto a quello che attualmente gli versano le Merengues per giunta in un Paese, l’Italia, in cui la tassazione è più conveniente rispetto alla Spagna. Se a ciò si aggiunge anche il fatto che diventerebbe l’uomo immagine della Serie A nel mondo (con conseguente aumento delle proprie entrate) il sì alla Vecchia Signora di Cristiano Ronaldo non appare poi così impossibile.
I rinsaldati rapporti tra Jorge Mendes, la Serie A e la Juventus
Ultimo, ma non meno importante, motivo potrebbe essere dettato dal fatto che il suo storico procuratore Jorge Mendes ha l’intenzione di prendersi la scena della precedentemente bistrattata Serie A che da due anni a questa parte sembra invece essere tornata ad essere il “campo di battaglia” sul quale i superprocuratori mondiali (il portoghese, Jonathan Barnett e Mino Raiola) vogliono sfidarsi. E infatti non è un caso che dietro questo contatto tra la Juventus e Cristiano Ronaldo ci sia proprio Jorge Mendes che solo una settimana fa ha chiuso con i bianconeri il colpo Cancelo.