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Napoli Champions League 2018-2019

Pagellone della seconda giornata di Champions League

Real Madrid, Monaco, Liverpool e Tottenham sono le grandi deluse di questa seconda giornata di Champions League. Faticano Manchester United e Bayern Monaco bloccate in casa da Valencia e Ajax. Brillano invece le quattro italiane tutte vincenti (non accadeva dal 2005), il Barcellona di Leo Messi (già a quota cinque reti) e il Psg. Vittoria fondamentale per il City di Guardiola. Qui, top, rimandati e flop del secondo turno Champions.
A cura di Michele Mazzeo
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Terminata con tanti gol spettacolari, tanti record e diverse sorprese la seconda due giorni di questa Uefa Champions League 2018/19, fra vittorie schiaccianti, in rimonta, o all’ultimo respiro ed una Italia che ottiene un bottino da record con quattro successi su quattro gare (all’interno di una stessa giornata della fase a gironi non capitava da 13 anni), è tempo di bilanci, di giudizi e, pure, del secondo “pagellone internazionale” di questa avvincente e spettacolare manifestazione con promossi, rimandati e bocciati del secondo turno della coppa più prestigiosa del Vecchio Continente.

Promossi

La Juve sa solo vincere (anche senza CR7)

Promossa a pieni voti la Juventus che continua il suo cammino immacolato in questa nuova stagione che con l’agevole vittoria casalinga per 3-0 sugli svizzeri dello Young Boys ottiene il nono successo su nove gare stagionali (prima volta nella sua storia da quando esiste la Serie A a girone unico). Una vittoria importante perché la prima ottenuta senza Cristiano Ronaldo, appiedato dalla squalifica per il rosso preso contro il Valencia, di cui non si è sentita la mancanza sia per la modestia degli avversari che per un Paulo Dybala, autore della tripletta decisiva, in grande forma (4 gol nelle ultime tre partite giocate in tutte le competizioni dopo aver siglato una sola rete nelle precedenti 12 gare).

I due match contro il Manchester United per chiudere la pratica qualificazione

Successo questo che porta a quota sei punti i bianconeri, primatisti in solitaria del Gruppo H, consentendogli così di poter già archiviare la pratica qualificazione già nei prossimi due match contro il Manchester United di Mourinho (il 23 ottobre a Old Trafford, il 7 novembre all’Allianz Stadium) per i quali i bianconeri avranno nuovamente a disposizione anche Cristiano Ronaldo. Vincendo entrambi gli scontri con i Red Devils gli uomini Massimiliano Allegri avrebbero già la certezza matematica dell’accesso agli ottavi di finale indipendentemente da quale siano i risultati dei due mach tra Valencia e Young Boys.

La Roma e Dzeko ritrovano il sorriso

Dopo la vittoria contro il Frosinone e l’importantissimo successo nel derby contro la Lazio, la Roma di Eusebio Di Francesco ritrova sé stessa anche in Europa subissando all’Olimpico il malcapitato Viktoria Plzen. Un 5-0 che non lascia spazio ad interpretazioni con mattatore un ritrovato Edin Dzeko che mette così fine al suo digiuno di gol che durava dalla prima giornata di campionato realizzando una tripletta come fatto poco prima da Dybala all’Allianz Stadium (l'unico altro giorno in cui due squadre italiane hanno realizzato tre o più reti in Champions League con un singolo giocatore ciascuna è stato il 23 novembre 2005, quattro gol per l’allora milanista Shevchenko e tre dell’interista Adriano). Bosniaco che continua il suo ottimo feeling con la Champions League come dimostra lo score di sette reti nelle ultime sette gare nella manifestazione.

Tutto aperto per la qualificazione agli ottavi

Protagonista del match dell’Olimpico anche Justin Kluivert che a 19 anni e 150 giorni in un sol colpo diventa il secondo olandese più giovane a giocare una sfida di Champions League da titolare in una squadra straniera, dopo Jeffrey Bruma (19 anni e 10 giorni nel 2010, con il Chelsea), e soprattutto il più giovane giocatore della Roma a segnare nella moderna Champions League. La vittoria ottenuta dai giallorossi, grazie anche alla contemporanea sorprendente sconfitta del Real Madrid in casa del Cska Mosca, riapre tutti i discorsi qualificazione nel Gruppo G che al momento vede al comando i russi (prossimi avversari della Roma prima all’Olimpico il 23 ottobre e poi a Mosca il 7 novembre) con quattro punti, seguiti ad una sola lunghezza di distanza dai campioni in carica del Real Madrid appaiati proprio ai capitolini (spagnoli momentaneamente in vantaggio per lo scontro diretto vinto al Bernabeu alla prima giornata), fanalino di coda invece i cechi del Viktoria Plzen a quota un punto.

Manchester City vittoria fondamentale in Germania

Dopo la sorprendente sconfitta all’esordio contro il Lione il Manchester City di Pep Guardiola sul campo dell’Hoffenheim non poteva permettersi ulteriori passi falsi per non compromettere ulteriormente la qualificazione agli ottavi di finale. Per questo il successo ottenuto in rimonta nel finale (al gol dopo 44” realizzato dall’ex Inter Belfodil hanno risposto il Kun Aguero e, all’87’, David Silva) seppur non così qualitativamente convincente, in rapporto agli standard cui ci ha abituato l’allenatore catalano in passato, fa guadagnare ai Citizens una promozione e il pareggio nell’altro match del girone tra Lione e Shakhtar Donetsk fa sì che il primo posto non sia poi così lontano.

Inter, ancora in rimonta per la vetta

Ancora una vittoria per 2- 1 in rimonta, ancora un gol di Mauro Icardi come già accaduto con il Tottenham all’esordio. Anche ad Eindhoven i nerazzurri di Spalletti vanno sotto per poi mostrare grande carattere (17 i tiri effettuati nel primo tempo), recuperare il Psv in vantaggio con il gol del giovane Rosario grazie a Radja Nainggolan e poi trovare il sorpasso con un indiavolato Icardi, allungando così a 5 partite la striscia vincente aperta proprio nel match contro gli Spurs.

E adesso il Barça del marziano Messi

Un successo importante per il morale di un gruppo che partita dopo partita sta acquistando sempre maggiore consapevolezza della propria forza, ma utile soprattutto per conquistare la vetta del girone a punteggio pieno in coabitazione con il Barcellona che intanto ha battuto a Wembley Kane e compagni lasciandolo a zero punti a far compagnia al Psv. Nel prossimo turno la compagine guidata da Luciano Spalletti affronterà il Barça del marziano Leo Messi (già a quota cinque reti dopo due turni) al Camp Nou: un risultato positivo contro i blaugrana avvicinerebbe i nerazzurri alla qualificazione che probabilmente si deciderà però alla quinta giornata nel match in casa del Tottenham.

Napoli: tre punti per il morale, per il prestigio e per la classifica

Vince e convince il Napoli di Carlo Ancelotti. Dopo il mezzo passo falso contro la Stella Rossa, i partenopei si rifanno con gli interessi prendendosi al San Paolo una prestigiosa vittoria sul Liverpool di Jurgen Klopp, finalista della passata edizione, e la testa di un girone di ferro che vede anche protagonista il Psg di Neymar, Cavani e Mbappé che ha asfaltato al Parco dei Principi i serbi con un pesante 6-1.  Nonostante la rete di Lorenzo Insigne sia arrivata soltanto nelle battute finali del match il Napoli ha dimostrato per tutta la gara di meritare i tre punti mettendo costantemente in difficoltà la difesa Reds e rendendo innocue le bocche da fuoco di Klopp con Ospina che termina la gara senza aver dovuto effettuare nemmeno una parata.

Partenopei in testa al girone di ferro

Il successo contro il Liverpool, come detto, regala dunque la vetta del girone al Napoli che ha adesso una lunghezza di vantaggio sugli stessi inglesi e sul Psg, prossimo avversario dei partenopei (il 24 ottobre in Francia, il 6 novembre al San Paolo), con la Stella Rossa che resta all’ultimo posto con un solo punto. Con questa vittoria i ragazzi di Ancelotti hanno dunque riaperto tutti i giochi per la qualificazione che però potrebbero chiarirsi meglio proprio dopo i due match con i parigini.

Rimandati

Il Bayern non può più permettersi passi falsi

Al momento del sorteggio, il Bayern Monaco sembrava non dover avere alcun problema a dominare il proprio girone e archiviare la qualificazione agli ottavi. Ma il periodo di leggero calo che sta attraversando in questo momento la formazione bavarese, reduce da un pareggio casalingo contro l’Augsburg e una sconfitta in casa dell’Herta Berlino in Bundesliga, si ripercuote anche in Champions League dove i campioni di Germania all’Allianz Arena non riescono ad andare oltre l’1-1 contro gli olandesi dell’Ajax pur essendo passati in vantaggio dopo appena quattro minuti di gioco con il difensore Hummels. E adesso anche quella che sembrava una comoda qualificazione per la compagine guidata da Nico Kovac viene rimessa in discussione dato che i tedeschi sono sì in vetta al girone a pari punti con i Lancieri, ma con il Benfica vincitore sul campo dell’Aek Atene ad un solo punto di distanza e nei prossimi due turni (nei quali affronteranno proprio i lusitani) dunque Robben e compagni non potranno concedersi altri passi falsi.

Manchester United: uno 0-0 che non aiuta Mou

Ancora peggiore la situazione del Manchester United di José Mourinho che con il pareggio casalingo a reti inviolate contro il Valencia porta a quattro la serie di match consecutivi senza vittorie costata anche l’eliminazione dalla Coppa di Lega inglese per mano del Derby County, formazione militante in Championship (la Serie B inglese). I Red Devils anche contro gli spagnoli hanno mostrato quei limiti già fatti vedere nei match precedenti e, seppur tutto sia ancora aperto, hanno complicato la propria situazione per quel che concerne il discorso qualificazione: adesso diventano fondamentali le due partite contro la Juventus e, soprattutto la gara del Mestalla, per proseguire il cammino in Champions e, probabilmente, anche per José Mourinho per evitare l’esonero.

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Bocciati

Real Madrid ancora a secco: tornano i fantasmi di Zidane e CR7

Tre partite senza vittorie e senza riuscire a segnare nemmeno un gol: è questo il non invidiabile bottino del Real Madrid di Julen Lopetegui che inevitabilmente richiama gli eccellenti addii estivi di Cristiano Ronaldo e Zinedine Zidane grandi protagonisti del tris di trionfi consecutivi in Champions League. Dopo la netta sconfitta con il Siviglia e il pareggio casalingo nel derby contro l’Atletico Madrid in Liga, le merengues escono sconfitti anche dallo stadio Luzniki dove è il Cska Mosca a centrare i tre punti. Una sconfitta che oltre ad essere clamorosa è anche pesante per quel che riguarda il discorso qualificazione dato che nei prossimi due match contro il Viktoria Plzen dovrà ritrovare gol e vittoria per non rischiare quella che sarebbe un’incredibile eliminazione anche e soprattutto alla luce del fatto che nella prima giornata al Santiago Bernabeu i blancos avevano battuto, anche agevolmente, quello che sulla carta era l’avversario più ostico del girone, ossia la Roma di Eusebio Di Francesco.  A parziale scusante per i campioni in carica le tante defezioni eccellenti con cui si sono presentati in quel di Mosca: Bale, Isco, Ramos e Marcelo indisponibili con Modric lasciato inizialmente in panchina.

Monaco a picco

Dopo i fasti delle passate stagioni, con una rosa completamente rivoluzionata, il Monaco di Leonardo Jardim sembra esser definitivamente uscito dall’élite del calcio europeo. Dopo la sconfitta di misura contro l’Atletico Madrid (che in questo turno ha battuto per 3-1 i belgi del Club Brugge) al debutto, nella seconda giornata arriva il più pesante ko, sia per proporzioni che per importanza, in casa del Borussia Dortmund che rende molto difficile il prosieguo nella manifestazione per il club del Principato anche alla luce del prolungato periodo nero attraversato da Falcao e compagni in questo avvio di stagione (non vince dall’11 agosto scorso, unico successo su 11 incontri disputati).

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