Oggi sentenza Uefa sulla squalifica di Cristiano Ronaldo in Champions
E' il giorno della squalifica di Cristiano Ronaldo. La Juventus attende la decisione della Commissione disciplinare, etica e di controllo della Uefa dopo l'espulsione diretta rimediata da CR7 in Champions League contro il Valencia. Un episodio che ha alimentato polemiche considerata sia l'eccessiva severità con la quale è stata valutata la situazione sia la necessità di ricorrere al Var (ma la Federazione ne ha escluso l'adozione per adesso in Coppa).
Cosa è successo e perché Ronaldo ha avuto il rosso diretto. Tutto nasce dall'interpretazione molto fiscale da parte dell'arbitro addizionale, Fritz, della reazione avuta dall'ex Real nei confronti dell'avversario, Murillo. Dopo un contrasto in area di rigore, il difensore degli spagnoli cade e si prende una bella ramanzina da parte di CR7 che lo invita, in maniera molto decisa, a non fare tante storie e a rialzarsi. Ronaldo si avvicina all'avversario, gli appoggia una mano sulla testa e gli dà una bella strigliata. Nulla di grave o che sia assimilabile a condotta violenta.
Il labiale "gli ha tirato i capelli". Per il collaboratore del direttore di gara, invece, quel gesto è grave: secondo la sua interpretazione, l'atteggiamento non è stato da Pallone d'Oro ma da bullo perché tirare i capelli all'avversario (come si evincerà anche dal labiale mentre riferisce al connazionale, il tedesco Brych, l'accaduto) merita una sanzione dura. Cartellino rosso diretto, il colore che scandisce il debutto della Juventus e dell'ex madrileno in Champions League. Rosso di rabbia e per la delusione Ronaldo abbandona il campo in lacrime e a capo chino mentre i compagni di squadra si stringono intorno a lui. C'è un complotto nei suoi confronti? E' la tesi che filtra dal suo entourage alla luce di quanto accaduto.
Quante giornate rischia il campione portoghese e perché? In casi del genere il regolamento prevede una giornata di squalifica. Ovvero, Cristiano Ronaldo salterà la prossima gara di Champions contro gli svizzeri dello Young Boys mentre sarà a disposizione per la trasferta di Old Trafford contro il Manchester United (23 ottobre). Sanzione minima ed è quella che a Torino considerano plausibile, sempre che l'arbitro Brych non abbia calcato la mano nel referto trasformando quello che è sembrato un peccato veniale (compreso il calcetto rifilato a Murillo pochi istanti prima del pasticcio in area di rigore del Valencia) in ipotesi da condotta violenta. In tal caso la linea difensiva della Juventus è pronto a far valere il ‘chiaro errore' facendo ricorso all'esame delle immagini.