Neymar contro tutti: “Io simulatore? C’è qualcuno che vuole condizionarmi”
Il Brasile è ai quarti di finale della Coppa del Mondo. Ha battuto il Messico con un secondo tempo perfetto, trascinato dalle sue stelle. Neymar ha sbloccato il match, Firmino ha messo il sigillo sul successo su assist dell'ex Barça. Un trionfo verde-oro che si riverbera già sulla prossima sfida in calendario: il Belgio che ha superato in rimonta il Giappone (3-2). Per la stella del Psg, però, il successo ha un sapore agrodolce per le critiche ricevute da parte di chi non gli perdona la teatralità della sue cadute.
Insomma, s'è fatto la fama di cascatore e adesso – a cominciare dagli avversari – nessuno gli crede o è disposto a tollerare quelle smorfie di dolore ai più apparse eccessive. Come reagisce O Ney? Attaccando.
Cosa penso delle critiche e delle accuse che mi rivolgono? Credo ci sia gente che prova a intimorirmi, condizionarmi – ha ammesso il brasiliano -. Ma io sono qui per giocare il mio calcio e aiutare il Brasile ad andare avanti e a vincere il Mondiale. Le altre cose non mi interessano. Penso solo a giocare il mio calcio.
Le immagini di Layun che, a bordo campo, gli urla qualcosa e poi lo tira da terra come fosse un sacco di patate sono emblematiche. E raccontano tutta la diffidenza che c'è nei confronti della stella sudamericana. Lo stesso arbitro Rocchi non ci casca: il calciatore messicano ha sì commesso fallo ma l'intervento – come chiarirà il Var – non è stato così duro come il volto sofferente del sudamericano lascerebbe pensare. Una sceneggiata. Come si difende Neymar? Accusando altri di averlo messo nel mirino ingiustamente al solo scopo di condizionarlo negativamente. Lui, però, resta concentrato sul campo.
Ci sono stati momenti della partita in cui abbiamo sofferto – ha aggiunto parlando della sfida vinta negli ottavi -, ma di fronte avevamo un Messico che aveva forza e qualità. Noi abbiamo dimostrato di averne di più.