Nessuna Joya fuori dall’Italia. Ma questo Dybala vale davvero 100 milioni?
Come spesso accade quando c’è un’inaspettata debacle molte di quelle che fino a quel momento erano considerate delle certezze vengono messe in dubbio. E così non fa eccezione la pesante sconfitta interna della Juventus con il Real Madrid che ne ha praticamente sancito, salvo “miracoli” nella gara del Bernabeu, l’eliminazione ai quarti di finale. Analisi tattiche a parte, se l’uomo più atteso in casa merengue, Cristiano Ronaldo, non ha deluso le aspettative risultando per l’ennesima volta in carriera determinante, lo stesso non si può dire per quello più atteso sul fronte bianconero, ossia quel Paulo Dybala chiamato a confermare a livello internazionale, al cospetto dei bicampioni d’Europa in carica, di poter far parte dell’élite dei fuoriclasse mondiali, quelli che nelle partite che contano fanno la differenza.
Un rosso che pesa
Il talento argentino però ancora una volta, se pur con evidenti differenze rispetto alla finale di Cardiff (ieri ha provato, con scarsi risultati, a prendere per mano la squadra dopo l’immediato svantaggio, mentre al Millenium Stadium era stato praticamente nullo), ha fallito l’appuntamento più importante. Ha dovuto assistere allo show di Cristiano Ronaldo davanti al proprio pubblico risultando decisivo per la Juventus, con accezione negativa, soltanto per aver lasciato i compagni in dieci nel momento più difficile del match (due minuti dopo il gol capolavoro del portoghese applaudito anche dai tifosi juventini che aveva dato il 2-0 al Real Madrid) per un’espulsione per doppia ammonizione che, per quanto forse esagerata, era sicuramente evitabile.
Nessuna Joya contro il Real Madrid
Entrando nel dettaglio del match, numeri alla mano, i 65 minuti giocati dalla Joya contro il Real Madrid non raccontano di una prestazione del tutto negativa, ma certamente con grosse lacune e non all’altezza di un pretendente all’ingresso del gotha mondiale. Se da un lato i 4 tiri effettuati (3 bloccati e 1 fuori), una buona occasione da gol sprecata, il 93% di precisione nei passaggi, i 6 cross messi in mezzo e 5 corpo a corpo in cui ha avuto la meglio, fotografano una prestazione di chi comunque si è dato da fare in fase offensiva, dall’altro lo zero alla casella gol, assist e tiri in porta, un solo dribbling riuscito, e nessun intervento in fase di interdizione (nessun salvataggio, tiro respinto, intercetto, contrasto o pallone recuperato) rivelano invece che l’argentino in questi match non riesce a fare la differenza come invece fa nel campionato italiano.
Ennesimo esame internazionale non superato
Numeri questi che confermano un trend negativo a livello internazionale del numero 10 bianconero ormai consolidato. Dalla doppietta con cui stese il Barcellona di Leo Messi e con la quale si rivelò al mondo il nativo di Laguna Larga non è più riuscito a confermarsi né in Europa né con la propria Nazionale: nelle 12 partite di Champions League giocate dopo quel Juve – Barça è infatti riuscito a segnare soltanto in un’occasione (negli ottavi dell’edizione in corso con il Tottenham a Wembley) senza servire mai un assist vincente ai propri compagni. Ancora peggiore lo score ottenuto con la Seleccion nella quale vanta 12 presenze, un solo assist vincente e soprattutto nessuna rete realizzata.
Ultima chance sprecata per andare ai Mondiali?
Ora, dato ciò, tenendo sempre presente che è un classe ’93 e che quindi può ancora fare quel salto di qualità che ci si aspetta da un calciatore con il suo talento ma che ancora fuori dai confini italiani, ad eccezione di quel unicum con il Barcellona nei quarti di finale della scorsa edizione, non è mai riuscito ad incidere, le domande che molti si pongono è: quanto vale adesso Paulo Dybala? Vale davvero più di 100 milioni di euro? A Madrid, nella gara di ritorno, non ci sarà per squalifica e quindi sembra anche l’ultima occasione per convincere Jorge Sampaoli di portarlo ai Mondiali sia sfumata, perché difficilmente in una Nazionale che può contare su Messi, Di Maria e Aguero, solo per citarne alcuni, può bastare fare bene soltanto in Italia.