Napoli corsaro in trasferta, solo il Man City fa meglio degli azzurri (ma non è bastato)
A poche ore dalla vittoria del titolo da parte della Juventus, al termine di un’annata molto complicata e nel quale la ‘Vecchia Signora’ ha faticato non poco per ricucirsi lo scudetto sul petto, agli azzurri di Sarri resta la consapevolezza di aver fatto comunque una ottima stagione con, al di là del gioco, diversi numeri a confermarlo. La compagine campana, infatti, è la seconda classificata con maggior punti raccolti all-time, 88, con ancora una gara di campionato da disputare, in una singola stagione dall’era Serie A a 20 squadre nonché la versione azzurra, sempre a 88 punti, che ha totalizzato più vittorie e pareggi in una sola annata. Completano il quadro poi, il terzo miglior attacco, la seconda miglior retroguardia ma anche il titolo di prima formazione per gare, 18, nelle quali i partenopei non hanno incassato gol.
Eppure, a questi primati, di squadra, se ne aggiunge uno che valica i confini nazionali: quello di miglior compagine, dietro solo al Manchester City, esterna d’Europa con gli azzurri in grado di trovarsi a meraviglia anche fuori dalle mura amiche del ‘San Paolo’ e mettere tantissimi punti in cascina in stagione.
Manchester City schiacciasassi: straordinari anche in trasferta
L’obiettivo di stagione, specie per la proprietà dei Citizens, era chiaro: vincere la tanto agognata Champions League e portare Manchester sul tetto d’Europa. E invece, Pep Guardiola al secondo anno sulla panchina dell’Etihad Stadium, non è stato in grado di soddisfare le richieste dei propri datori di lavoro col Liverpool di Klopp bravo a sbarrare la strada alla formazione di Manchester e rispedire al mittente le velleità della formazione dello spagnolo.
Eppure, la compagine capitanata da Kompany, è riuscita lo stesso a far felici proprietà e tifosi con una cavalcata, dall’inizio alla fine della Premier League, vincente in campionato con ben 32 vittorie, 4 pareggi, sole 2 sconfitte a referto e l’aggiunta di 106 gol all’attivo e 27 incassati. Insomma, Aguero e compagni hanno innestato subito le marce alte lasciando le briciole agli altri col Manchester United, secondo a fine anno, distante addirittura 19 punti dai Citizens.
Citizens, per tornare all’argomento principale, equilibrati, ecumenici, e pure con lo stesso identico score in casa e fuori con 16 vittorie, 2 pareggi ed 1 sconfitta che fanno ben 50 punti totali: il top, in 19 giornate esterne, nell’intero panorama calcistico continentale.
Napoli secondo, il tiki-taka funziona
In seconda posizione formando una sorta di continuità in termini di filosofia di gioco con Manchester, troviamo un’altra compagine col tiki-taka nel dna, ovvero: il Napoli.
La formazione di Sarri, infatti, seguendo la linea del gioco, del possesso, delle verticalizzazioni improvvise e del bel calcio, in trasferta, ha fatto ancora meglio trovando, malgrado i padroni di casa scegliessero un’impronta difensiva, terreno fertile per mettere in pratica le proprie complesse trame. E così, complice il pari esterno della Juventus a Roma di domenica e la vittoria azzurra a ‘Marassi’ con la Sampdoria, i partenopei si sono aggiudicati l’effimera ma sempre soddisfacente ‘palma’ di formazione corsara per definizione della Serie A con 46 punti, 14 successi, 4 pareggi e una sola sconfitta, sia pure letale con la Fiorentina, a referto concludendo, appunto, almeno in gare esterne, davanti alla ‘Vecchia Signora’.
Barça implacabile, il Camp Nou non è indispensabile
In terza posizione, continua la linea delle squadre vincenti fuori casa grazie all’idea, al concetto di base di voler proporre gioco, imporre la propria superiorità e dominare l’avversario su ogni singolo campo. E così, sul terzo gradino del podio troviamo il Barcellona, che fu di Guardiola e che inventò la rivoluzione del tiki-taka, che, nella sua versione valverdiana, pur non ispirandosi solo ed esclusivamente al fraseggio corto e al palleggio, ha messo insieme un rendimento eccezionale (12 vittorie, 6 pareggi ed una sconfitta).
In Spagna, infatti, nessuno, nemmeno il Real o l’Atletico che sta per chiudere al secondo posto, ha fatto meglio o anche solo lambito lo score dei catalani capaci, pur senza Neymar, di fare man bassa di punti in sfide lontane dal Camp Nou con 42 punti accumulati a +5, proprio sui Colchoneros vice-campioni di Liga.
Psg al top in Ligue 1, le stelle funzionano
Come per il Manchester City, il Paris Saint Germain, s’è dovuto accontentare del campionato per non concludere a mani vuote una stagione che, invece, per come era partita, prometteva ben altro. La Champions con Mbappé e Neymar non è lo stesso arrivata col Real, più squadra, attuale finalista a Kiev, a buttarli fuori già agli ottavi dalla ‘coppa dalle grandi orecchie’.
E così, come detto, gli uomini di Emery si sono concentrati nel dominio nazionale divenendo la formazione, ancora una volta negli ultimi anni e dopo l’interregno del Monaco, più forte e temibile di Francia, anche fuori casa. Nelle 18 gare giocate lontano dal Parco dei Principi, infatti, i parigini hanno totalizzato 12 successi esterni con 38 reti all’attivo e ben 40 punti, sui 92 totali.
Bundes, una differenza esagerata: Bayern a +12 sullo Schalke 04
Infine, a chiudere questa shortlist delle formazioni corsare d’Europa, troviamo il Bayern Monaco di Heynckes che, subentrando ad Ancelotti, ha sistemato le cose in Baviera, pure, per quanto concerne il rendimento esterno dei rossi di Monaco. Alla sconfitta con l’Hoffenheim di matrice italiana, infatti, sono sì giunte altri due Ko fuori dall’Allianz Arena con la formazione di Lewandowski però brava a vincerle tutte e a totalizzare, nelle restanti 14, ben 13 successi ed un pari. Un ruolino di marcia inarrestabile con 40 punti complessivi esterni che hanno contribuito a scavare il solco con lo Schalke 04 secondo, a 21 punti di distacco nella classifica generale e a 12 lunghezze nel ranking delle gare in trasferta.