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Napoli, chi può essere il grande colpo di mercato

Dalla qualità sotto porta del Matador Cavani alla versatilità su tutto il fronte offensivo di Benzema, capace di adattarsi al meglio a più ruoli davanti, fino alla straordinaria capacità di corsa e di interpretazione dello spartito tattico di Di Maria, ecco come giocherebbero i possibili pezzi da ‘novanta’ vicino al Napoli nell’undici di Ancelotti.
A cura di Salvatore Parente
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Il Napoli è alla ricerca del colpo da ‘novanta’, di quel calciatore cioè capace di figurare come ciliegina sulla torta di un mercato comunque positivo che ha portato, da Verdi a Fabian Ruiz a Meret, all'ombra del Vesuvio profili potenzialmente importanti e giovani promesse.

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Eppure, l'affare Cristiano Ronaldo alla Juventus ha un po’ scontentato i tifosi azzurri che, di pancia, hanno mal digerito un trasferimento che potrebbe diventare letale per i destini futuri del campionato a favore dei soliti storici rivali bianconeri. E così la piazza ma anche lo stesso Ancelotti, vorrebbero un'aggiunta importante per cercare di contrastare lo strapotere settennale della ‘Vecchia Signora’, accendere la lotta per la ‘conquista del palazzo’ e aumentare il tasso tecnico di una squadra, Jorginho a parte, già capace di mettere insieme la bellezza di 91 punti in campionato.

E così, dalla suggestione Cavani al colpo Benzema ai possibili indizi per Di Maria, ecco come potrebbe schierarsi la formazione di Ancelotti con ciascun obiettivo/top player in squadra.

Cavani una trattativa difficile (?)

Partiamo dal ‘Matador’ Cavani assecondando i desideri dei supporters campani che, per la maggiore, vorrebbero a gran voce un suo ritorno al ‘San Paolo’. Del resto, i suoi 104 gol con i partenopei, hanno lasciato il segno e contribuito a riservare un posto speciale all’attaccante di Salto nel cuore di ogni singolo tifoso. Eppure, la trattativa non sembra per nulla facile col Matador che, in questo caso, dovrebbe fare tutto, o quasi, lui: chiedere la cessione al PSG, ridursi l'ingaggio, magari spalmandolo su più anni e sposare al 110% il progetto Napoli a quota 31 anni. Insomma, una situazione, al momento, poco probabile ma che pure continua ad aleggiare a Dimaro e dintorni fra indizi, ammiccamenti e smentite.

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Punta centrale in ogni modulo ancelottiano

Il Matador a Napoli, con Mazzarri in panca, è diventato grande, anzi, grandissimo ed ha imparato l'arte del gol, l’arte di scaraventare a terra le porte avversarie abbandonando il ruolo di seconda punta indossato a Palermo calandosi, un po’ come Mertens con Sarri, alla grande in quello di attaccante centrale. Un ruolo ormai che conosce alla perfezione e che ricoprirebbe al meglio anche in riva al Golfo sia nel 4-3-3 che nel 4-2-3-1 che nel 4-3-2-1 ad ‘albero di Natale’ del tecnico emiliano. Non si discute: il Matador centro di gravità permanente campano e alfiere di punta del Napoli 2.0.

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All'occorrenza esterno con Milik come con Ibra

Cavani però, per via delle sue origini tattiche, per il suo dinamismo ma anche per la sua proverbiale generosità, in particolari situazioni di gioco, più a gara in corso che dal primo minuto, potrebbe pure spostarsi un po’ più sulla corsia mancina per fare spazio a Milik al centro e aumentare la potenza di fuoco, la forza muscolare dell'attacco azzurro. Una posizione non da seconda punta, peraltro non prevista in questi giorni di ritiro a Dimaro, ma che pure ha già occupato di recente l’ex bomber rosanero quando nel suo PSG era ‘costretto’ ad allargarsi sulla sinistra per far spazio all’estro, alla forza, alla qualità e, soprattutto, all’ego di Zlatan Ibrahimovic. Insomma, nulla di nuovo per il buon Matador.

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Benzema, il sogno transalpino del Napoli

In seconda battuta, ecco spuntare la soluzione Benzema con il talento del Real Madrid possibile aggiunta azzurra per diverse ragioni. La prima, l'ottimo rapporto professionale e umano con Ancelotti; la seconda, la possibile fine di un ciclo, con annesso restyling della rosa del Madrid e, infine, la probabile voglia del ragazzo di abbracciare la sfida napoletana e divenire, nella restaurazione di Re Carlo, il nuovo braccio armato dell’ex allenatore del Bayern Monaco. Unico neo, a dire il vero non da poco, l'ingaggio del ragazzo col francese, al momento, percettore di un compenso annuo di circa 9.5 milioni di euro. Cifra, ovviamente, fuori budget per il Napoli e che dovrebbe essere rivista verso il basso dal talento transalpino nell'ottica di una sfida più grande del vil danaro.

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Puntero dell'attacco azzurro

Così come per Cavani, Benzema avrebbe una corsia privilegiata per accomodarsi al centro dell'attacco e divenire terminale ultimo del bel gioco made in Ancelotti. Il francese, difatti, verrebbe preso con il preciso scopo di divenire la testa di ponte del nuovo pacchetto avanzato campano con delle caratteristiche però, leggermente differenti dall’uruguaiano Cavani. Il #9 Blancos, infatti, potrebbe favorire il gioco azzurro con Benzema bravo a scendere sulla trequarti, dialogare con i centrocampisti e favorire gli inserimenti senza palla delle mezzeali e pure degli esterni offensivi bravi ad attaccare lo spazio e creare pericoli alle formazioni avversarie. Un elemento, dunque, non solo funzionale in zona gol ma importante anche in fase di costruzione della manovra.

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Trequartista o esterno, Benzema polivalente

Benzema però, grazie anche alle qualità di palleggio sopra descritte, potrebbe essere anche un'arma vincente in attacco a supporto della punta, Milik o Inglese, nei panni del trequartista, nel 4-2-3-1 o nel 4-3-2-1 globale. Un suggeritore importante che, infatti, negli anni madrileni ha messo insieme qualcosa come 114 assist totali in 492 gare con i Blancos e saputo pure sostenere a meraviglia il peso, enorme, dell’onnivoro CR7. Insomma, un prospetto buono per fare breccia nelle difese avversarie ma anche per divenire strumento a disposizione della squadra o di un attaccante centrale nelle sfide più difficili, chiuse e bloccate.

Di Maria, la chiave della mediana

Infine, concludiamo con quello che potrebbe essere l'ultimo, ma non il meno forte, dei profili più chiacchierati in ottica Napoli, ovvero: Angel Di Maria. Talento che, forse, più degli altri, per via dell'ottimo rapporto con il neo-tecnico dei vice-campioni d'Italia e l'imminente scadenza del contratto, prevista per giugno 2019, potrebbe indossare l’azzurro in questa sessione di mercato.

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Mezzala di centrocampo

L'acquisto di Di Maria rappresenterebbe, così come per gli altri due nomi d'attacco, un bel passo in avanti per la già fortissima e fornitissima mediana napoletana. L'argentino, infatti, con la sua esperienza, la sua classe e le sue caratteristiche, infatti, potrebbe aumentare il tasso tecnico del Napoli e pure l’hype per la nuova versione azzurra 2018/19 con un ruolo ben preciso: mezzala, destra o sinistra, brava a interdire, a correre tanto ma anche a inserirsi, segnare e fare la differenza in mezzo al campo.

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Esterno d’attacco

Ma la versatilità di Di Maria e la sua capacità di adattamento sono doti ben note a tutti col ragazzo di Rosario bravissimo a rendere al meglio, come solo i grandi sanno fare, ovunque. A centrocampo sì ma anche sulla corsia mancina, o quella destra in un 4-4-2, pure da esterno tutta fascia come in nazionale e, per tornare al Napoli, eventualmente sia nel tridente alle spalle della punta centrale nel 4-2-3-1 o da esterno d’attacco, in luogo di Insigne o di Callejon, a creare gioco e regalare ampiezza, geometrie e imprevedibilità alla squadra.

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