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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Mondiali, l’Islanda ha già vinto: il tatuaggio più fotografato è di Gunnarsson

Il centrocampista e capitano dell’Islanda, diventato famoso dopo gli Europei 2016 per il gran rifiuto di Cristiano Ronaldo a scambiare con lui la maglia a fine partita, si è fatto tatuare sulla schiena la bandiera islandese circondata dalle quattro figure mitologiche: un drago, un’aquila, un gigante e un toro.
A cura di Alberto Pucci
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Il sipario sta per alzarsi, il Mondiale 2018 sta per cominciare. Per un mese intero i tifosi potranno godere non soltanto delle giocate e dei gol dei campioni presenti alla Coppa del Mondo, ma anche di quelle curiosità e di quegli aneddoti che hanno li hanno accompagnati in Russia. Raramente insensibili davanti alla voglia di mostrarsi in televisione con look davvero bizzarri, molti dei 736 calciatori chiamati a difendere il proprio paese sul campo da gioco non vedono l'ora di mostrare in mondovisione il loro corpo tatuato.

Assente Zlatan Ibrahimovic, uno che in fatto di "tattoo" potrebbe far scuola, il protagonista di questa particolare competizione è Aron Gunnarsson: diventato famoso dopo gli Europei 2016 per il gran rifiuto di Cristiano Ronaldo e capitano di quell'Islanda che molti tifosi italiani hanno già deciso di tifare, in mancanza della Nazionale di Roberto Mancini.

Another step closer😅😅😅👌 @tomi_tj thanks 🙌

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Un quadro sulla schiena

Se dovessimo dunque stilare una classifica dei tatuaggi più fotografati, quello del 29enne centrocampista dell'Islanda vincerebbe certamente a mani basse. Per avere conferma, basterebbe chiedere ai compagni che condividono con lui lo spogliatoio e che spesso si ritrovano ad immortalare lo straordinario disegno impresso ad inchiostro sulla schiena del loro capitano: la bandiera islandese, circondata dalle quattro figure mitologiche (un drago, un'aquila, un gigante e un toro).

La storia di Aron Gunnarsson ha seguito di pochi giorni la polemica tutta inglese per il tatuaggio un po' azzardato dell'attaccante della nazionale Sterling: un fucile tatuato sul polpaccio della gamba destra, che ha scatenato le reazioni più violente dei tabloid britannici. Il giocatore del City si è però difeso, spiegando che il significato del "tattoo" è da collegare alla morte di suo padre: avvenuta a causa di un colpo d'arma da fuoco.

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