Mondiali 2018, Subasic para-rigori da record: raggiunti Schumacher e Goycochea
La Croazia nella mani di Danijel Subasic. È stato ancora il numero 1 dei grandi protagonisti di questa avventura mondiale della nazionale croata che ha battuto anche la Russia ai rigori e ha conquistato la semifinale contro l'Inghilterra. Dopo aver parato tre rigori contro la Danimarca, il portiere del Monaco è stato più forte anche del dolore per un infortunio rimediato proprio quando stavano per scadere i 90′ della gara contro i padroni di casa: ha stretto i denti ed è riuscito a stoppare il tiro dagli undici metri di Smolov.
Questa parata ha permesso a Subasic di entrare nella storia dei Mondiali: il portiere 33enne ha neutralizzato quattro penalty come il tedesco Harald Schumacher e l'argentino Sergio Goycochea e si è preso un posto d'onore nella storia della manifestazione. Il croato, che è stato promosso come primo al Monaco da Marco Simone in Ligue 2 nel 2012, non è certo un para-rigori improvvisato visto che già all'Europeo 2016 aveva mostrato le sue doti fermando un tiratore come Sergio Ramos.
Croazia in semifinale: sfida all'Inghilterra
La Croazia ha festeggiato ieri la seconda qualificazione alle semifinali mondiali della sua storia: a da quella con Francia, dove venne sconfitta e andò a prendersi uno storico terzo posto a spese dell'Olanda, la rappresentativa croata questa volta vuole puntare all'obiettivo più importante.
Subasic: Voglio la finale con la Francia
Dopo aver battuto la Russia ai rigori, l'eroe della Croazia Danijel Subasic ha dichiarato:
Ho sentito un piccolo infortunio (nel secondo tempo supplementare) ma non volevo uscire, ho chiesto all'allenatore di lasciarmi in campo. Sui rigori c'è una parte di fortuna ma c'è anche l'esperienza che conta e meritavamo di qualificarci. L'obiettivo ora è di fare un po' meglio del 1998. E sarebbe ancora meglio se andassimo in finale contro la Francia. Abbiamo quattro giorni per preparare la nostra semifinale contro l'Inghilterra, sarà una partita molto difficile, capita una volta nella vita di giocarsi un mezzo Mondiale.