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Mondiali 2018, Maradona contro arbitro e Fifa: “La Colombia è stata derubata”

Dopo l’ottavo di finale perso dai “Cafeteros” contro l’Inghilterra, Maradona si è scagliato contro il direttore di gara: “È un ladrone, il fallo l’aveva fatto Kane e invece lui ha dato rigore contro i colombiani che hanno perso senza aver alcuna colpa. Infantino avrebbe dovuto liberare la Fifa dalla corruzione e dai ladri ma in questa partita abbiamo visto tutto il contrario”.
A cura di Alberto Pucci
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Persa l'opportunità di tifare per la sua Argentina, Diego Armando Maradona ha trovato il modo di prendere le difese della nazionale del commissario tecnico Pekerman. Subito dopo l'ottavo di finale con l'Inghilterra, la bandiera del calcio argentino e napoletano ha infatti tuonato contro l'arbitro che ha diretto la sfida dei "Cafeteros". Il Pibe de Oro lo ha fatto davanti alle telecamere di TeleSUR e nel suo show televisivo.

A far infuriare Diego, è stato soprattutto il rigore concesso agli inglesi durante i novanta minuti regolamentari: "La Colombia ha subìto una rapina monumentale – ha spiegato Maradona a "De la Mano del Diez" – L'arbitro Geiger, che è statunitense, conoscerà le regole del baseball, non certo quelle del calcio. È un ladrone, il fallo l'aveva fatto Kane e invece lui ha dato rigore contro i colombiani che hanno perso senza aver alcuna colpa. Perché non ha chiesto l'intervento del Var?".

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L'attacco alla Fifa e l'offerta alla federazione argentina

Nonostante la pace siglata con la Fifa nel giugno del 2016, e il successivo incarico di ambasciatore, Maradona non si è tirato indietro nell'accusare anche i vertici del calcio mondiale: "Bisogna chiedere scusa al popolo colombiano, gli arbitri li sceglie Collina che è stato a sua volta nominato da Infantino che avrebbe dovuto liberare la Fifa dalla corruzione e dai ladri ma in questa partita abbiamo visto tutto il contrario: la Fifa è ancora vecchia e truccata. Ero commosso quando mi aveva detto che avrebbe liberato la Fifa dal marciume, e invece…".

La chiusura di Diego non poteva non essere per la Seleccion: "A 57 anni mi fa male vedere la mia Nazionale battuta da una squadra che non è la più forte di questo Mondiale – ha concluso – La gente pensa che io sia felice di questa situazione, ma in realtà sono addolorato. Mi sento male nel pensare che tutto quello che abbiamo costruito con molta fatica si è distrutto così facilmente. Un mio ritorno sulla panchina argentina? Sono pronto a farlo, allenerai anche gratis".

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