Mondiali 2018, Bacca e Uribe minacciati di morte dai tifosi della Colombia
Come è successo anche ad altre nazionali, il Mondiale della Colombia è finito tra lacrime e imprecazioni. Dall'euforia inaspettata per aver rimesso in piedi la partita al 94esimo, i "Cafeteros" sono infatti passati alla disperazione per essere usciti ai calci di rigore. Un dolore che ha colpito non soltanto i giocatori del commissario tecnico Pekerman, ma ovviamente anche una nazione intera che contava di arrivare ai quarti di finale.
Tra i calciatori che non sono riusciti a prender sonno dopo il match con l'Inghilterra, ci sono anche Mateus Uribe e Carlos Bacca: coloro che hanno fallito l'opportunità dagli undici metri. Una situazione che per il centrocampista e l'attaccante del Milan, sta oltretutto diventando insostenibile, di fronte alle accuse e addirittura alle minacce di morte arrivate nelle ultime ore attraverso i social network.
Il precedente di Escobar
I due giocatori sono stati infatti presi di mira dai tifosi colombiani, che hanno inondato Twitter con parole allucinanti e dichiarazioni davvero pericolose su cui sta già indagando la polizia. Il clima non è dunque sereno in Colombia, e ha inevitabilmente riportato alla memoria di tutti la tremenda fine di Andres Escobar: ucciso nel luglio '94, con 6 colpi di mitraglietta fuori da un bar di Medellin, dopo l'autogol contro gli Stati Uniti che sancì l'eliminazione dal mondiale dei "Cafeteros".
Le censurabili parole dei tifosi colombiani, sono arrivate a poche ore da quelle dei tifosi danesi indirizzate a Nicolai Jorgensen. Anche l'attaccante del Feyenoord, che ha sbagliato l'ultimo rigore con la Croazia, è stato infatti oggetto delle attenzioni dei sostenitori della nazionale del ct Hareide. In questo caso è però arrivata subito la presa di posizione della federazione danese, che ha invitato i tifosi a porre fine a queste deliranti minacce.