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Milano piange, Roma gongola: “Grazie Sassuolo”. E Di Francesco fa l’occhiolino agli ex

La sconfitta dell’Inter a San Siro contro gli emiliani ha regalato la qualificazione matematica ai giallorossi e servito su un piatto d’argento il podio per la Champions anche alla Lazio. Il club giallorosso pubblica due tweet per manifestare la propria gioia: “Non vediamo l’ora di sentire di nuovo l’inno”. Mentre Milano si dispera.
A cura di Maurizio De Santis
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Torino gongola, Napoli si accontenta, Roma fa festa (o quasi del tutto). La sconfitta dell'Inter nell'anticipo di campionato contro il Sassuolo allontana la squadra di Luciano Spalletti dalla Champions. Un brutto colpo, un tonfo inatteso nella serata più importante della stagione. Politano e Berardi entrano in tackle sulle speranze dei nerazzurri di riportare a Milano la musichetta della Coppa: due gol come una combinazione di cazzotti sul ring, di quelle che ti manda al tappeto oppure ti lascia stordito fino al suono del gong. "Colpa nostra", ammette il tecnico nel dopo gara senza cercare attenuanti di alcun tipo: il Sassuolo ha giocato la sua partita, di fronte aveva un avversario incapace di stare sulle gambe non perché non avesse birra in corpo ma per la tensione emotiva che gioca brutti scherzi. Un tiro mancino e l'Inter è andata in bambola.

Milano piange, non è più capitale del calcio italiano e si ritrova ai margini delle competizioni europee che contano considerate anche le difficoltà dei rossoneri. Più a Sud, sotto la maestà del Cupolone, hanno un bel po' di motivi per essere soddisfatti: i giallorossi sono arrivati a un passo dalla finale di Kiev e, complice la sconfitta dell'Inter col Sassuolo, hanno avuto la matematica certezza di essere in Champions anche nella prossima stagione rendendo grazie all'impresa compiuta dagli emiliani con un tweet a corredo della gif animata di Eusebio Di Francesco (ex allenatore proprio dei neroverdi) che fa l'occhilino e un cenno d'intesa.

Un messaggio semplice, semplice che poco dopo sull'account ufficiale della Roma viene seguito da un altro post: "Non vediamo l'ora di risentirlo", in riferimento all'inno della Coppa che ha accompagnato le serate magiche della scorsa edizione scandita dai successi contro Chelsea e Barcellona fino all'epilogo col Liverpool.

Di diverso tenore le parole scelte dal direttore sportivo, Monchi, che sceglie una frase di Thomas Stearne Eliot come stimolo per il futuro: "Solo chi rischia di andare troppo lontano avrà la possibilità di scoprire quanto lontano si può andare". Ambizione e monito al tempo stesso, come sottolinea nel messaggio a corredo: "Qualificati per la Champions League, ma non c’è niente da festeggiare, solo pensare a lavorare tanto per continuare a migliorare. Domani c’è una partita importante per continuare a crescere e a credere. Il futuro inizia domani sera. Daje Roma!!!".

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