Milan, Donnarumma ora è un caso: è davvero l’erede di Gigi Buffon?
La nuova Italia di Mancini è oggi l’occasione anche per vedere all’opera anche i tanti giovani che si sono messi in mostri in questi ultimi anni. E che ora sono cresciuti con la consapevolezza di dover percorrere le orme dei grandi. Proprio come Gigio Donnarumma, impegnato questa sera in Europa League con il suo Milan contro il Betis Siviglia e ha il difficile compito di prendere l’eredità di Buffon come numero uno degli azzurri. Ma l’anno che si sta chiudendo, non è stato poi proprio dei più positivi e rosei per il portiere campano. Dal punto di vista calcistico, le cose con il Milan non sono andate benissimo. E da quello comportamentale e atteggiamenti extracalcistici, forse anche peggio. Dal suo rinnovo discusso fino all’ingaggio da top player a soli 18 anni, fino alla rinuncia dell’esame di maturità e alla parata a Milik in quel Milan-Napoli dello scorso anno con tanto di ‘dedica’ speciale al popolo partenopeo con un video che ancora oggi fa discutere. L’ultima l’ha combinata nel derby, dove con un’uscita spericolata ha lasciato via libera a Icardi per il gol vittoria. I dubbi su di lui ci sono e in questo momento il club rossonero spera di poter incassare quanto più possibile dalla sua cessione. I suoi ultimi due anni nel dettaglio.
Il rinnovo e l’ingaggio monstre che ha indignato l’Italia
L’esordio in Serie A grazie a Mihajlovic, ha aperto un mondo di opportunità a Gianluigi (Gigio) Donnarumma. A soli 18 anni, ha coronato il sogno di ogni ragazzo. Nell’estate del 2017 però, il suo tira e molla con Mirabelli e Fassone, ha creato un caso attorno al quale si è alzato un polverone mediatico che ha inevitabilmente fatto finire nel polverone il giovane portiere. Il suo tentennamento per il rinnovo del contratto, sotto la sapiente guida del suo agente Mino Raiola, ha indignato l’Italia intera. Post sui social, dichiarazioni, smentite e conferme, hanno reso Donnarrumma una sorta di ragazzino presuntuoso e viziato.
Probabilmente non è così, ma la pretesa di ottenere quanto più possibile dal suo rinnovo, ha finito per metterlo in cattiva luce agli occhi di chi pensava fosse nato il nuovo erede di Buffon: semplice, umile e con ambizioni. Poi il Milan ha ceduto e finalmente è stato firmato il tanto atteso contratto di rinnovo con i rossoneri. Un quadriennale da 6 milioni netti a stagione. Prevista anche una clausola rescissoria da 70 milioni di euro. Il contratto scadrà quindi il 30 giugno 2021. All’interno, anche l’accordo per il tesseramento del fratello Antonio.
L’esame di maturità saltato e la vacanza ad Ibiza con Alessia
Quali ripercussioni? Forse le più gravi. “Un comportamento che rappresenta una grave mancanza di rispetto per la scuola, per la Commissione e per gli studenti delle classi coinvolte”. Fu questo il duro commento della Commissione d’esame di fronte alla quale Gianluigi Donnarumma doveva sostenere l’esame di maturità per diplomarsi, da privatista, in ragioneria all’istituto paritario Leonardo da Vinci di Vigevano. E invece non si è mai presentato. Donnarumma piuttosto che sostenere l’esame di maturità, ha preferito andare in vacanza a Ibiza con la fidanzata.
“Faccio presente – ha sottolineato la presidente della Commissione – che oltre al signor Donnarumma ci sono 57 candidati che stanno affrontando l’esame, alcuni dei quali hanno problemi familiari gravi. Eppure sono venuti ad affrontare le loro prove. Forse supereranno gli esami, forse no, in ogni caso non si sono sottratti”. Proprio in conseguenza di questa vicenda, intervenne anche l’allora Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che scrisse una lettera aperta al portiere del Milan invitandolo a sostenere l’esame con convinzione il prossimo anno. “Gambe e testa possono stare insieme, sport ad alto livello e studio non sono incompatibili”. Non ci fece una gran figura Gigio.
Le papere della scorsa stagione
Per qualcuno le papere di Donnarumma dello scorso anno sono costate al Milan una Coppa Italia e la qualificazione alla Champions League. Forse un po’ esagerato. Però i continui tentennamenti tra i pali del giovane portiere, sono stati determinanti in negativo in diverse occasioni. Il primo errore è datato 23 dicembre 2017: Milan-Atalanta 0-2. Caldara (oggi proprio ai rossoneri) tira, Gigio smanaccia e serve Cristante che segna il più facile dei gol. Il 4 febbraio Udinese-Milan finita 1-1 con Bonucci che tocca la palla e Donnarumma si fa autogol.
A fine marzo la partita con la Juventus, 3-1, vide Donnarumma farsi beffare dal rimbalzo su un tiro dalla lunga distanza di Dybala. La settimana dopo, il Sassuolo va in vantaggio grazie a un piazzamento errato di Donnarumma. Ancora contro il Torino, una sua uscita a vuoto permette a De Silvestri di pareggiare. Poi sempre contro l’Atalanta: Masiello colpisce di testa con Donnarumma che respinge da dentro la porta. In mezzo, non si possono non ricordare gli errori in finale di Coppa Italia contro la Juventus dello scorso anno.
Il video ‘dedicato’ ai tifosi del Napoli
Il popolo partenopeo rimase indignato. Fu un grande autogol quello di Gigio. Tutto cominciò dalla gara contro il Napoli dello scorso anno a San Siro, finita 0-0, Donnarumma si rese protagonista di una parata pazzesca all’ultimo secondo di gara su Milik. Due punti che costarono una fetta dello scudetto agli azzurri. Al termine della gara però, sui social spunta un video. In primo piano il faccione di Gigio, al suo fianco probabilmente un amico, che inquadra il portiere del Milan affinché possa mandare un messaggio allo zio, tifoso del Napoli come tutta la famiglia Donnarumma:
"Zio scusami – comincia Donnarumma in dialetto napoletano – non l'ho fatto apposta. Volevo levarla quella mano, ma non ci sono riuscito" – continua, prima di infierire sempre in dialetto e con un'espressione altamente colorita contro lo zio, tifosissimo dell’allora squadra di Sarri. In un secondo video postato poi sul proprio profilo Facebook, il portiere del Milan ha voluto chiarire il significato di un video, finito misteriosamente in rete. Ma ormai la frittata era fatta e Donnarumma ancora oggi non è visto proprio di buon occhio dai tifosi partenopei.
L’ultima uscita a vuoto che è costata il derby al Milan
Minuto 92 del derby tra Inter e Milan di qualche giorno fa. Vecino, si, proprio lui, l’eroe del gol contro il Tottenham in Champions, con un cross al bacio, è riuscito ad imbeccare il movimento perfetto senza palla di Icardi che, eludendo l’anticipo di Musacchio, ha insaccato di testa in rete il gol dell’1-0 che ha regalato la stracittadina ai nerazzurri. In tutto questo. Se solo Donnarumma fosse rimasto in porta senza azzardare un’uscita spericolata, forse staremmo parlando dell’ennesimo 0-0 di un derby che di spettacolo ne aveva comunque offerto poco fino a quel momento.
Un colpo di testa, un istinto quello di Gigio, che ha lasciato di sasso anche Gattuso che, pur riconoscendo l’errore non ha comunque dato troppo peso all’episodio dell’uscita a vuota di Donnarumma, addossando la colpa a tutta la squadra. Ma sui social sono stati tanti i commenti che hanno condannato il #99 del Milan, secondo qualcuno troppo abbagliato dai soldi tanto da perdere il controllo di quello che deve fare veramente: difendere la porta del Milan. Ora tutti invocano il nome di Reina, quantomeno per dare un segnale al giovane portiere rossonero che non è imprescindibile in questa squadra. A Gattuso la scelta.