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Mercato, Pep Guardiola s’arrende: “Alexis Sanchez andrà allo United”

Il tecnico dei Citizens, parte in causa nella trattativa legata all’attaccante cileno, ha di fatto annunciato l’intesa tra il giocatore e il club di Old Trafford.
A cura di Alberto Pucci
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A poche ore dall'annuncio ufficiale, c'è già chi fa gli auguri ad Alexis Sanchez per quella che sarà la sua nuova avventura con la maglia del Manchester United. Il passaggio dell'attaccante cileno ai Red Devils è ormai cosa fatta, e ad arrendersi all'evidenza è stato anche Pep Guardiola. Il manager del City, che nei giorni scorsi aveva anche lui accarezzato l'idea di mettere le mani sul cannoniere dell'Arsenal, ha risposto in maniera inequivocabile alla domanda dei giornalisti sul giocatore dei Gunners.

"Sanchez? Ciò che ora so è che Alexis è un giocatore dell’Arsenal e penso che andrà al Manchester United. Quindi complimenti a entrambi – ha dichiarato Pep Guardiola, durante la conferenza stampa – Alla fine i giocatori decidono dove vogliono giocare. Gli auguro il meglio per il futuro".

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Il tackle di Keown

Nonostante le parole di Mourinho ("Tutti sanno che stiamo trattando, ma l’affare non è ancora concluso"), il caso Alexis Sanchez sta per arrivare alla sua conclusione. La fine della trattativa è per molti tifosi una liberazione. La telenovela della sua permanenza a Londra ha infatti tenuto banco per moltissimo tempo, scatenando anche molte polemiche su tutti i tabloid britannici. L'ultima è stata lanciata proprio poche ore fa, da Martin Keown. Oggi opinionista di "Sportsmail", l'ex difensore dell'Arsenal ha infatti sparato a zero su Sanchez.

"E' il più grande mercenario del calcio. Il City voleva metterlo sotto contratto a partire dalla prossima estate e avrebbe quindi aspettato fino al termine della stagione. Sarebbe stata la destinazione naturale per il giocatore e per il suo tipo di gioco. Ma è chiaro che a lui non interessa giocare nella squadra migliore, lavorare di nuovo con Guardiola e salire di livello. Ha pensato probabilmente che non avrebbe ricevuto un'offerta migliore in estate e che avrebbe dovuto quindi chiudere tutto adesso. È solo una questione di soldi".

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