Mazzola: “Inter-Juve? Nessun furto, Orsato non c’entra. Icardi non andava tolto”

La sconfitta della mia Inter non è colpa dell'arbitro: eravamo andati abbastanza bene ma poi non c'è stato nulla da fare. Non è stato un furto, i bianconeri hanno vinto legittimamente, e l'espulsione di Vecino c'era.
Sono queste le parole di Sandro Mazzola che oggi è intervenuto ad un ‘Un Giorno da Pecora‘ su Rai Radio1 e ha parlato della sfida tra Inter e Juventus di sabato sera che ha fatto tanto discutere per alcune decisioni prese dall'arbitro Daniele Orsato ma l'ex calciatore e dirigente nerazzurro va controcorrente rispetto ai tifosi della Beneamata che hanno recriminato per l'espulsione a Vecino e il mancato cartellino a Pjanic nel secondo tempo.
Mazzola, che l'altra sera è stato premiato a San Siro prima della gara insieme a Guarneri, Corso e Bedin; si è soffermato anche sul cambio di Mauro Icardi a 10 minuti dal termine e ha fatto capire che non ha gradito il comportamento di Ivan Perisic, primo indiziato da parte di Spalletti a lasciare il campo ma subito dopo è cambiata la sostituzione e ha fare posto a Santos è stato il centravanti argentino:
Io non avrei tolto Icardi, è un giocatore che non toglierei mai. Io avrei dato un cazzottone ad Icardi per farlo rientrare e avrei tirato Perisic per la maglia portandolo in panchina.
Mazzola: Proposi CR7 a Moratti
Infine Sandro Mazzola ha ricordato quando i tempi in cui rivestiva la carica di dirigente della società nerazzurra e quando Moratti disse no alla sua proposta di portare Cristiano Ronaldo all'Inter:
Io vidi giocare Ronaldo nello Sporting Lisbona quando lui aveva 16-17 anni e il presidente dell'Inter era Moratti. Gli proposi di acquistarlo ma bisognava aspettare, non si poteva farlo subito. Moratti mi disse: vedi un po' se riesci. Ma bisognava aspettare un anno, bisognava pagare per bloccarlo e magari la sua squadra lo vendeva ad un altro. Quindi Moratti mi disse di aspettare, e aspettando, alla fine, Ronaldo andò al Manchester Utd.