Mancini boccia se stesso: “Inter deludente, mi do un voto basso”
Chiudere dignitosamente il campionato, magari provando ad agganciare il quarto posto. La Champions (il terzo posto occupato dalla Roma) è meta ancora possibile solo per i calcoli numerici, ‘Mancio' ci crede ma in cuor suo sa bene che le opportunità di agganciare i preliminari di Coppa è una chimera. Sabato pomeriggio l'Inter è di scena a Frosinone, contro un avversario che darà il massimo per conquistare una salvezza storica e miracolosa. Altro ostacolo verso la conquista di quel podio che per il tecnico è un traguardo ancora alla portata nonostante tutto. Serve vincere, però… risultato che in trasferta ai nerazzurri manca dallo scorso 6 gennaio (1-0 a Empoli). "Ci sono ancora 21 punti in palio – ha ammesso alla vigilia del match – e al terzo posto non rinuncio anche se la Roma è davanti a noi di 8 punti. Dovremo fare il massimo comunque".
Il voto basso a se stesso. Da regina del campionato a grande delusa, la stagione dell'Inter rischia di chiudersi senza particolari sussulti. Ed è lo stesso Mancini a manifestare la propria delusione facendo autocritica. "In questo momento alla stagione darei un voto basso. Un giudizio, però, che non è rivolto ai calciatori ma a me stesso. Si bene che ne calcio ci vuole pazienza e non servono necessariamente i grandi calciatori. Quando arrivai all'Inter nel 2004 ci vollero due anni per vincere".
Quante possibilità ci sono che rinnovi il contratto con l'Inter? E' un argomento che Mancini si limita a sfiorare e glissa sulla questione. "Il mio rinnovo? Intanto siamo contenti di quello di Nagatomo (contratto fino al 2019, ndr) – ha aggiunto l'allenatore -. Per quanto mi riguarda non ho problemi di rifiutare offerte, compresa la Premier, anche perché non ne ho ricevute. E poi ho ancora un anno di contratto". E un'Inter da risollevare dopo l'ennesimo flop.