Inter in Champions, ci crede solo Mancini. I numeri dicono altro

C’è grande amarezza in casa Inter dopo il ko interno contro il Torino. Una battuta d’arresto pesantissima e inaspettata per gli uomini di Mancini che hanno di fatto detto addio alle speranze di terzo posto. Sono attualmente 8 infatti i punti di distacco dalla formazione capitolina che si sta rendendo protagonista di un rendimento eccellente. Ma oltre al gap da colpare con la squadra di Spalletti quello che più preoccupa è il rendimento di Icardi e company soprattutto se paragonato a quello sfoderato in avvio di stagione. Considerando le prime 12 giornate dell’andata e quelle del ritorno l’Inter ha fatto registrare, come evidenziato da Goal una differenza di meno 11 punti. Sono 16 le lunghezze conquistate dai nerazzurri dalla 20a alla 32a giornata, per una media di 1.33 contro i 27 dell’andata.

Una squadra insomma che è letteralmente crollata cancellando le illusioni di inizio anno, quando l’Inter sembrava destinata a lottare addirittura per il titolo. Certo alla squadra milanese girava tutto bene, ma Mancini aveva ricevuto segnali importanti dalla difesa tra le migliori d’Europa e molti dei protagonisti nerazzurri spariti poi alla distanza. Lontanissimi ricordi per un allenatore che dopo il Torino ha puntato il dito anche contro gli episodi arbitrali tutt’altro che favorevoli a suo giudizio. Un pensiero ribadito poi a distanza di diverse ore su Twitter, dimostrando però anche uno spirito combattivo in vista del finale di stagione. Il Mancio dunque crede ancora nella Champions contro tutto e tutti: "Ci vuole cattiveria per chiudere le partite. Gli episodi sono stati decisivi. Dobbiamo continuare a lottare, ora è più dura ma non molliamo!”. L’Inter dunque non molla ma il rendimento della squadra preoccupa e non poco e l’obiettivo più realistico attualmente sembra quello di blindare almeno l’Europa League.