L’ultimo regalo di Vichai: un provino col Leicester per Davide, cameriere italiano a Nizza
Come cambiare la tua vita trasformandola in un attimo in quella di un super campione del calcio professionistico? Chiedere a Davide Lorenzo. Tutti vi chiederete chi sia. In realtà è un ragazzo di 24 anni che in poco tempo, ha incrociato sulla strada del suo futuro proprio lui: Vichai, il presidente del Leicester scomparso tragicamente, solo qualche giorno fa nello schianto del suo elicottero all’esterno del King Power Stadium al termine di Leicester-West Ham. Questa storia racchiude in sé proprio quella gentilezza, il cuore e la bontà del magnate tailandese, descritto da tutti i giocatori del Leicester, compreso Claudio Ranieri, come un vero gentleman.
E fu così anche con Davide. Un ragazzo di 24 anni che si trova a Nizza, per stare vicino a Noemi, la sua ragazza. Lavora alla “Petite Maison”, uno dei ristoranti più in voga della città. E una sera a quel ristornate c’era proprio Vichai. Così Davide Lorenzo, inizia a raccontargli la sua storia, dei numerosi tentativi falliti, della voglia di fare il calciatore. Tre giorni dopo si è ritrovato a Leicester insieme a Jamie Vardy.
Quel sogno partito per caso
Una storia che, comunque vada, Davide un giorno racconterà ai suoi figli. Spiegando anche a loro il grande animo di Vichai e cosa ha rappresentato per lui nella sua vita. Il suo trasferimento in Francia l’ha fatto per mettere da parte un pò di soldi. Troppi ne aveva spesi, per inseguire il proprio sogno. A Nizza in quel ristorante spesso si vedono gente come Mino Raiola e Maxwell, ma anche altri personaggi di un certo spessore. E proprio in una di queste serate. Ecco materializzarsi il presidente del Leicester.
Davide, che è cresciuto nelle giovanili del Torino, per poi passare alla Juventus a 14 anni, gli ha raccontato tutto il suo percorso. Una strada che sembrava in discesa, ma che ben presto da giovane promessa, l’ha fatto ritrovare senza più un punto di riferimento a cui appigliarsi per poter continuare ad inseguire quel sogno. Ed è proprio in quel momento che comincia la sua storia.
Una carriera in giro per il mondo
Ha girato l’Europa. Dal massimo campionato di Malta fino alla Serie C norvegese, poi ancora Belgio e Svizzera. Ma la sua ambizione l’ha portato fino a New York! Ai New York Cosmos. Ma Davide ha un visto turistico, il tempo stringe. E nel frattempo si è giocato le sue carte anche con i RedBull. Ha giocato nella seconda squadra, poi con il visto scaduto è dovuto tornare. Ragazzo intraprendente e lo dimostra il fatto di aver conosciuto Patrick Vieira dopo che Joe Hart gliel’aveva presentato (il portiere inglese e lui hanno un amico in comune).
Vieira aprì le porte del suo ufficio, ma non ha potuto fare molto, visto che in America non investono sui giovani stranieri. Ci sono pochi posti che ovviamente dedicano ai top come Pirlo e Giovinco. E allora Davide prova a rialzarsi e cercare altri stimoli per poter andare avanti nel suo sogno ‘quasi impossibile’.
Il ritorno in Italia e la decisione di andare poi a Nizza
Quando hai un sogno da portare avanti, niente e nessuno potrà mai fermarti. E così Davide non si abbatte e dopo aver maturato altra esperienza calcistica e professionale in America, prova a ritornare in Italia per cercare fortuna. Riceve una proposta dalla Grumellese in Serie D, ma alla fine dice di no per motivi personali. Decide così di partire per Nizza, dove vive la sua ragazza. Anche lì ha provato subito a mettersi in contatto con qualche sua conoscenza calcistica a Nizza, ma era ottobre 2017, i campionati era già iniziati ed era difficile trovare squadra in quel momento.
E così ha accettato di cominciare a lavorare per una società finanziaria, viaggiando anche tanto. Ma il sogno non era mai svanito nella sua testa. Così, un mese fa, l’idea di lavorare qualche settimana nel ristorante che poi gli avrebbe riservato la più grande sorpresa della sua vita.
L’incontro con Vichai tra un antipasto e il primo
Quando ha raccontato di aver giocato nelle giovanili della Juventus, Vichai gli ha subito chiesto allora perchè si trovasse in Francia a fare il cameriere. E così ha deciso di raccontargli la sua vita, nell’attesa che il patron del Leicester attendesse il suo antipasto. Le sue esperienze di vita erano difficili da realizzarsi e in tutti questi anni ha però accumulato tanto, sia dal punto di vista professionale che di vita. Il colloquio con Michai non sarebbe mai stato possibile se non avesse saputo parlare correttamente le lingue.
Oggi ne conosce ben quattro, tutte inglobate per vivere nelle zone del mondo in cui ha giocato. Vichai rimase colpito probabilmente anche da questo. Dall’ambizione di questo ragazzo e dalla voglia di emergere. Una rivalsa che portò l’ormai ex presidente delle Foxes a proporgli Tailandia o Belgio come destinazioni. Ma ben presto, la grande proposta: “Vieni ad allenarti al Leicester”. Davide non se lo fece ripetere due volte e tre giorni dopo era già al campo d’allenamento in Inghilterra.
Le parole di Puel e la promessa a Vichai
“Continua ad allenarti e metterti in forma”. Con queste parole il tecnico Puel ha aperto le porte a Davide incoraggiandolo ad andare avanti in questo percorso. Benalouane, che conosce l’italiano, gli ha fatto da accompagnatore ufficiale in questa sua nuova avventura. Certo, mai avrebbe potuto immaginare che solo qualche settimana dopo, l’uomo che gli ha regalato la possibilità di vivere un sogno, poi sarebbe scomparso.
Quel tragico schianto dell’elicottero all’esterno del King Power Stadium ha spento anche l’entusiasmo di Davide che probabilmente ad oggi ancora fa fatica a capacitarsi come sia possibile che sia successa questa tragedia. Il suo coraggio, la sua forza e la sua determinazione, avevano però convinto Vichai a dargli fiducia e ora deve andare avanti, fino in fondo a quel sogno, anche per lui. Glielo deve..