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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Lukaku raggiunge CR7, le prime gioie Mondiali di Hazard. La difesa tunisina è un disastro

Nessun problema per il Belgio che batte 5-2 la Tunisia e mette una seria ipoteca sul passaggio agli ottavi di finale. Nella gara della seconda giornata del Girone G decisive le doppiette del talento Eden Hazard e del bomber di razza Romelu Lukaku che raggiunge Cristiano Ronaldo in vetta alla classifica marcatori di questa rassegna iridata, e il gol nel finale del neontrato Michy Batshuayi. Inutili la reti tunisine di Bronn e Wahbi Khazri. Disastrosa la prestazione della difesa dei nordafricani mai in grado di contrastare la potenza di fuoco dell’attacco belga. Qualche sbavatura difensiva anche per Vertonghen e compagni.
A cura di Michele Mazzeo
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Nessun problema per il Belgio che abbatte la Tunisia e mette una seria ipoteca sul passaggio agli ottavi di finale (solo una vittoria di Panama contro l'Inghilterra rinvierebbe la matematica qualificazione all'ultima giornata). Nella gara terminata 5-2 in favore dei Diavoli Rossi decisive le doppiette del talento Eden Hazard e del bomber di razza Romelu Lukaku che raggiunge Cristiano Ronaldo in vetta alla classifica marcatori di questa rassegna iridata, e il gol nel finale del neontrato Michy Batshuayi. Inutili la reti tunisine di Bronn e Wahbi Khazri. Detto ciò, andiamo quindi ora a vedere nel dettaglio quali sono stati gli esiti dei principali duelli visti in campo alla Otkrytie Arena di Mosca in questa prima gara della seconda giornata del  Girone G del Mondiale 2018  tra il Belgio di Roberto Martinez e la Tunisia di Nabil Maaloul.

Hazard a sprazzi. Lukaku bomber di razza

Il Belgio si presenta al via della sfida con la Tunisia confermando lo stesso undici che ha cominciato la gara d'esordio contro il Panama. I Diavoli Rossi vogliono confermare di essere una seria candidata alla vittoria finale e per farlo hanno bisogno che il loro uomo migliore, il folletto del Chelsea Eden Hazard, diventi determinante nelle competizioni che contano. E così dopo appena 5 minuti di gioco il 27enne capitano belga sembra aver recepito il messaggio conquistandosi e trasformando il calcio di rigore che mette subito in discesa la gara per i suoi. Per lui si tratta del primo gol in un Mondiale dopo sei apparizioni senza esser finito sul tabellino dei marcatori. Ma il primo tempo del talento di La Louvière continua alternando grandi accelerazioni che spezzano in due gli avversari a momenti di stanca in cui sparisce dal match. E anche nella ripresa l'avvio di Hazard è devastante: anche in questo caso ci mette solo 5 minuti per sfruttare l'ennesimo buco della difesa tunisina superare il portiere e depositare in rete il gol del 4-1 e firmare la sua prima doppietta in una rassegna iridata.

I numeri di Eden Hazard contro la Tunisia (fonte SofaScore)
I numeri di Eden Hazard contro la Tunisia (fonte SofaScore)

Non sembra soffrire la pressione del Mondiale neanche Romelu Lukaku che dopo la doppietta della gara d'esordio contro Panama già nella prima frazione contro la Tunisia raddoppia il proprio bottino raggiungendo Cristiano Ronaldo in vetta alla classifica marcatori di questo Mondiale. Roberto Martinez poi, con il risultato ormai acquisito, dopo un quarto d'ora della ripresa decide di sostituirlo per farlo rifiatare in vista dei prossimi impegni sicuramente più impegnativi per i belgi, a partire dall'ultima gara che chiuderà il Girone G contro l'Inghilterra di Southgate. Stesso discorso vale per Eden Hazard richiamato in panchina a metà secondo tempo per far spazio all'attaccante del Borussia Dortmund Michy Batshuayi che prima ha sprecato tre nitide occasioni da rete per arrotondare ulteriormente il risultato (un salvataggio sulla linea di un difensore tunisino, una clamorosa traversa colpita da pochissime metri e una grande parata del portiere avversario) e poi alla fine è riuscito a scrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori per il 5-1 finale.

La potenza di fuoco dei Diavoli Rossi, ma che disastro la difesa tunisina

Impietoso per i tunisini il duello tra il tridente d'attacco belga e la difesa schierata da Nabil Maaloul. Hazard, Mertens e Lukaku imperversano a proprio piacimento nella trequarti dei nordafricani riuscendo spesso ad arrivare alla conclusione in porta sia dalla distanza che da dentro l'area sollecitando continuamente il portiere Farouk Ben Mustapha. In grande difficoltà fin dall'inizio del match soprattutto il terzino destro Ali Maâloul (autore del fallo da rigore in avvio su Hazard) e il centrale Syam Ben Youssef (poi sostituito prima dell'intervallo a causa di un infortunio, al suo posto la vecchia conoscenza del calcio italiano Yohan Benalouane), apparsi mai in grado di contrastare la qualità, la velocità e la potenza esplosiva del tridente di Roberto Martinez, commettendo anche diversi errori sul piano tecnico. Ne è un esempio lampante il secondo gol del Belgio nato da un errore in fase di possesso della Tunisia, confezionato poi da Mertens che ha servito Lukaku bravo a liberarsi dalla marcatura (non proprio stretta) dei difensori tunisini e scaraventare il pallone in rete con un preciso diagonale.

I tiri di Belgio (in arancione) e Tunisia (in blu) nel match del Girone G (fonte WhoScored)
I tiri di Belgio (in arancione) e Tunisia (in blu) nel match del Girone G (fonte WhoScored)

Troppa sofferenza per Vertonghen e Boyata, Khazri spaventa il Belgio

Se dal punto di vista offensivo il Belgio non ha disatteso le aspettative della vigilia lo stesso non si può dire per il pacchetto arretrato e la fase difensiva. I tre centrali schierati da Martinez soffrono il dinamismo degli attaccanti tunisini soprattutto quando ad essere sollecitati sono i macchinosi Jan VertonghenDedryk Boyata. I due infatti faticano nell'uno contro uno quando puntati da quello che è certamente l'uomo di maggior qualità della selezione nordafricana, Wahbi Khazri (autore di un assist e un gol nel finale), costretti spesso a ricorrere alle maniere forti per fermarlo. Nulla di sorprendente data la staticità della retroguardia belga. Sorprende di più invece la sofferenza dei Diavoli Rossi sulle situazioni da palla inattiva. Non è un caso che il gol tunisino del momentaneo 2-1 realizzato da Dylan Bronn (uscito poi a metà primo tempo per infortunio) sia conseguenza di un errore di posizionamento proprio dei due centrali sopracitati con Boyata che tiene in gioco il terzino e Vertonghen che invece ne perde la marcatura.

Le heatmaps di Meunier (a sinistra) e Maaloul (a destra) nel match delle 14 (fonte WhoScored)
Le heatmaps di Meunier (a sinistra) e Maaloul (a destra) nel match delle 14 (fonte WhoScored)

Meunier, l'arma in più di Martinez

Altro duello nettamente sbilanciato in favore del Belgio è stato quello andato in scena sulla corsia laterale tra il terzino del Psg Tomas Meunier e quello tunisino Ali Maâloul. Il Belga infatti non solo spinge con continuità arrivando spesso al cross senza trovare opposizione dal dirimpettaio in maglia rossa, ma altrettanto spesso si accentra per lasciare spazio agli inserimenti di Kevin De Bruyne (meno devastante del solito) ed Eden Hazard (come in occasione del calcio di rigore), oppure cercare di sorprendere centralmente la non impermeabile difesa tunisina: il pregevole assist per il secondo gol di Lukaku ne è la testimonianza più evidente.

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