L’Uefa nega che ci siano state irregolarità nei controlli antidoping a Sergio Ramos
Una lettera del direttore della WADA (Agenzia mondiale antidoping) certificherebbe che non vi è stata alcuna irregolarità nei controlli antidoping di Sergio Ramos, nel processo di campionamento portato avanti dall'UEFA e nel successivo trasferimento. Secondo quanto riferito da L’Espresso in merito ai documenti di Football Leaks, il centrale difensivo del Real Madrid un mese dopo la finale di Champions League di Cardiff fu trovato positivo al desametasone, un farmaco citato nella lista delle sostanze vietate dalla Wada.
Nella lettera sarebbe dimostrato che tutti i controlli soddisfano gli standard e rispettano le regole e, per quanto riguarda il difensore del Real Madrid, ci sarebbe stata una confusione nel nome del riportare il trattamento medico fatto, che corrisponde ad un'altra sostanza consentita senza alcuna limitazione, e che sarebbe stato usato un prodotto più leggero. I medici del club spagnolo avrebbero informato in ogni momento del trattamento che stava ricevendo (desametasone) il capitano dei merengues e che sono state rispettate tutte le regole. Questo il comunicato dell'UEFA sulla vicenda di Sergio Ramos:
L'UEFA respinge fermamente le accuse infondate secondo cui sarebbero stati nascosti i risultati positivi al doping. Tutti i casi di controllo antidoping della UEFA si sono svolti in conformità con il Codice della World Anti-Doping Agency (WADA). L'UEFA ha informato sia l'AMA che la FIFA di tutti i casi richiesti dal Codice WADA e la UEFA ha fornito tutte le informazioni dettagliate, le relazioni degli esperti e le prove durante la gestione di tali casi.
Sia l'AMA che la FIFA hanno il diritto di impugnare qualsiasi decisione presa dalla UEFA in materia di controllo antidoping dinanzi alla Corte d'arbitrato per lo sport (CAS) ma nessuna delle due parti ha presentato alcun ricorso di questo tipo al TAS e proprio l'AMA stessa ha ufficialmente confermato che è stato trattato tutto in maniera adeguata dalla UEFA e tutto è in conformità con le regole del Codice. Anche la Wada ha rilasciato una breve dichiarazione tramite un portavoce: "Confermiamo ufficialmente che il controllo in questione è stato effettuato in accordo con il Codice da parte della Uefa".