L’irresistibile ascesa di Alisson: un numero uno da 70 milioni che rifiutò la Juventus
Con il suo passaggio al Liverpool per 72,5 milioni di euro, Alisson Becker è il portiere attualmente più pagato da un club. E oggi è anche tra i migliori in circolazione nel suo ruolo, confermandosi a livelli top anche nell'ultimo match che è valso gli ottavi di finale di Champions League a discapito del Napoli. Un'ascesa irresistibile per l'estremo brasiliano che solo tre anni fa valeva 8 milioni di euro.
Una storia incredibile ma vera: Alisson Becker ha permesso con un suo intervento prodigioso su colpo sicuro di Milik, di approdare agli ottavi di finale, salvando la propria porta e dimostrando tutto il proprio valore al mondo del calcio. Un valore che Jurgen Klopp l'estate scorsa aveva già intravisto, pretendendo di prelevarlo dalla Roma anche a fronte di un esborso importantissimo per il club inglese, oggi già ripagato ampiamente.
L'intuizione di Sabatini
L'ascesa di Alisson è stata impressionante: da portiere sconosciuto dell'Internacional di Porto Alegre, all'interesse della Roma con Walter Sabatini che brucia sul tempo Paratici e la Juventus, prima cercando di piazzare il giocatore al neo promosso Frosinone, poi opzionandolo direttamente in Brasile e portandolo in Serie A nell'estate del 2015.
Il rifiuto alla Juve e l'idea Frosinone
A quel tempo, Allison costava appena 8 milioni di euro. Nessuno lo conosceva, solo Sabatini, a suo tempo nella direzione giallorossa, aveva puntato gli occhi sul giovanissimo Becker. Un primo tentativo per portarlo in Italia venne fatto con il Frosinone attraverso Marco Giannitti, ds. Con la Juventus dietro le quinte ma che lo stesso Alisson rifiutò per evitare di dover stare in panchina, mentre titolarissimo era ancora Gigi Buffon.
Dalla Roma al Brasile e al Liverpool
Poi, però, la decisione ultima e vincente: niente prestiti, nessun trasferimento a tempo ma la permanenza di un altro anno con l'International e la firma con la Roma per il passaggio in giallorosso un anno più tardi. Quando Spalletti lo utilizza con il contagocce prima di Di Francesco che lo lancia in prima squadra in pianta stabile. Facendogli conquistare prima la Nazionale brasiliana e poi la gloria con il Liverpool.