La strada del Napoli verso la finale di Coppa Italia 2012 (VIDEO)
L'ultima partita della stagione, la prima vera occasione per conquistare un titolo importante, il primo dell'era De Laurentiis. Dopo 15 anni, il Napoli torna a disputare una finale di Coppa Italia, concedendosi la possibilità di annientare il brutto ricordo della gara persa contro il Vicenza nell'ormai lontano 1997. Un rimpianto distante, ma ben presente nella mente dei tifosi partenopei; la delusione per le sconfitte si assopisce col passare del tempo, ma con la rievocazione di determinati momenti tornano in vita anche i sentimenti ad essi correlati. Il Napoli di oggi è ben diverso da quello dell'epoca, ma le due formazioni hanno in comune la stessa voglia di dimostrare qualcosa, lo stesso desiderio di affermazione. La squadra di Mazzarri arriva alla finalissima di Tim Cup al culmine di campionato finito in salita e dopo aver visto svanire il sogno di bissare per la seconda stagione di fila la qualificazione Champions. La partita di Coppa potrebbe quindi risollevare le sorti di un'annata, che fino a questo punto, non si può definire positiva. Ma l'avversaria che gli azzurri si trovano ad affrontare è il peggior cliente che si potevano augurare. La Juventus Campione d'Italia, lontano dall'assere appagata dalla conquista dello Scudetto, ha brama di vittorie; dopo tanti anni di digiuno i bianconeri hanno una fame atavica di successi. Stasera, la faranno da padrone le motivazioni e le forze residue, sia fisiche che mentali, che le due rose avreanno a disposizione per affrontare l'ultimo sprint. Prima di goderci il verdetto del campo, ripercorriamo assieme la strada che ha condotto il Napoli alla sfida dell'Olimpico.
Ottavi di finale: Napoli-Cesena 2-1
Il team di Mazzarri debutta in Coppa Italia, contro il Cesena di Arrigoni, il 12 gennaio. Entrambi gli allenatori optano per un ampio turn over, per gli azzurri in campo dal primo minuto c'è Edu Vargas, neo acquisto del calciomercato di riparazione. La gara del San Paolo diviene subito ostica per i padroni di casa che al 20′ della prima frazione passano in svantaggio: Popescu, uno dei tanti giovani schierati dagli emiliani, approfittando di un disimpegno sbagliato dalla retroguardia azzurra, sigla la rete del vantaggio. Il Napoli, troppo confusionario, risente del gol subito e non riesce ad essere incisivo. Il piglio vincente della ripresa dà la scossa, il Matador Cavani sigla la rete del pareggio al 65′. Gli uomini di Mazzarri, quindi, si riversano in avanti cercando di bucare nuovamente la rete di Ravaglia. A quattro minuti dallo scadere, l'evento (dubbio?) che decide la gara: un gol-no-gol di Goran Pandev (subentrato nella ripresa a Vargas) regala il successo ai partenopei che passano ai quarti.
Quarti di finale: Napoli-Inter 2-0
Il 25 gennaio al San Paolo arriva l'Inter. Per il secondo anno di fila, si incrocia il cammino delle due formazioni in Coppa Italia. Nel gennaio del 2011 gli azzurri ebbero la peggio al culmine di una gara intensa, tutta cuori e polmoni; gli uomini di mister Leonardo si aggiudicarono la gara ai rigori (Ezequiel Lavezzi sparacchiò alle stelle il penalty della sconfitta). Forte dei ricordi passati, questa volta il Napoli affronta i nerazzurri con cinismo e concentrazione. La squadra di Ranieri sbarcata a Fuorigrotta è in netta ripresa dopo un fiacco avvio di stagione, ma dopo 8 vittorie di fila, la striscia positiva dell'Inter si ferma. Il mattatore della gara, the man of the match, è Edinson Cavani che realizza una doppietta. La rete del vantaggio arriva dal dischetto: è il 50,' l'uruguayano prima si procura il penalty su fallo di Thiago Motta e poi trasforma il rigore. Il Matador firma il raddoppio nei minuti di recupero: travolgente contropiede azzurro, Pandev serve Cavani che, in dribbling, supera Ranocchia e Castellazzi e buca la rete. Triplice fischio di chiusura e azzurri in semifinale.
Semifinale di andata: Siena-Napoli 2-1
Doppia sfida contro il Siena, la prima si gioca il 9 febbraio. La formazione guidata da Sannino è approdata in semifinale battendo il Chievo, centrando, così, un traguardo storico. Al Franchi, i toscani sfoderano una prestazione d'orgoglio al limite del possibile; con tenacia e tanta concretezza riescono ad avere la meglio su di un Napoli troppo distratto e per niente incisivo. Reginaldo porta in vantaggio i padroni di casa: il brasiliano buca la difesa azzurra, supera De Sanctis con un pallonetto e spedisce la palla in rete. Il punto debole, il nervo scoperto della rosa azzurra, immobile di fronte alle rappresaglie avversarie: la retroguardia del Napoli si trova completamente paralizzata in occasione del raddoppio senese ad opera di D'Agostino. Doccia fredda per Cannavaro&co. Ma all'86' si riaccende un barlume di speranza grazie all'autogol di Pesoli che devia in porta un cross di Lavezzi. La traversa di Campagnaro sul finale infrange gli auspici del pareggio e rimanda tutto alla gara del San Paolo.
Semifinale di ritorno: Napoli-Siena 2-0
E' il 21 marzo. Il Napoli ha zero possibilità di errore, l'unica alternativa è la vittoria. Gli azzurri non possono sbagliare davanti ai propri tifosi, il Siena culla una meta mai sognata prima. M il pronostico della vigilia viene confermato dalla verità del manto erboso. All'11' gli azzurri siglano il vantaggio grazie all'autorete di Vergassola: tutto nasce da una punizione di Lavezzi, Cavani sfiora di tacco e il mediano bianconero spedisce in rete. Il Siena accenna una reazione, ma è come se la partita "fosse già scritta". Al 22′ il cecchino uruguayano realizza, di testa, la rete del definitivo 2-0, duettando con Hamsik e concretizzando un ottimo contropiede. Gli ospiti provano ad essere insidiosi fino al fischio di chiusura, ma senza risultato. Il Napoli è in finale di Coppa Italia 2012, la Juve attende gli azzurri all'Olimpico.