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L’Inter piange Casiraghi: omonimo dell’ex Lazio e storico osservatore nerazzurro

Riconosciuto come uno dei più grandi talent scout del calcio italiano, e protagonista principale della scoperta di alcuni grandi calciatori, Pierluigi Casiraghi si è spento nella notte. Il club nerazzurro lo ha ricordato con un comunicato ufficiale.
A cura di Alberto Pucci
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A poche ore dal fischio d'inizio della finale di Viareggio tra i ragazzi dell'Inter e quelli del Torino, una brutta notizia ha sconvolto il clima sereno di Appiano Gentile. Nelle scorse ore è infatti morto Pierluigi Casiraghi: storico osservatore nerazzurro e dal 2000 punto di riferimento principale per il settore giovanile interista. A darne la notizia ai tifosi, è sto lo stesso club milanese con un comunicato ufficiale: "È scomparso in serata Pierluigi Casiraghi, dal 2000 punto di riferimento per il Settore Giovanile nerazzurro e professionista straordinario al servizio di FC Internazionale Milano".

"Lo vogliamo ricordare come un amico, un collega leale e una tra le più impressionanti risorse che il calcio italiano abbia mai avuto. Il suo contributo nello scovare talenti è stato determinante nel corso degli anni e ci ha permesso di festeggiare stagione dopo stagione grandi traguardi con i nostri ragazzi. È stato per molti colleghi più giovani di lui un vero e proprio faro ispiratore, un esempio e una inesauribile fonte di amore per il calcio. A tutta la sua famiglia va il nostro pensiero in questo momento di grande dolore".

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Il rimpianto per Pogba

Riconosciuto come uno dei più grandi talent scout del calcio italiano, e sempre in giro per il mondo a caccia di nuovi fenomeni, Pierluigi Casiraghi fu uno dei primi a mettere gli occhi su Neymar e a contribuire alla scoperta e all'esplosione di alcuni giocatori conosciuti da tutti i tifosi italiani. Tra questi: Balotelli, Coutinho, Martins, Pandev, Andreolli, Meggiorini e Biabiany. Tra i campioni che non riuscì, invece, a portare ad Appiano Gentile ci fu anche Paul Pogba.

"Paul Pogba l’ho visto giocare quando aveva 16 anni, al torneo di Val de Marne – raccontò anni fa Casiraghi a "TuttoMercatoWeb" – Era alto, magro e si vedevano già le sue qualità sopra la media. Abbiamo fatto una trattativa parlando con la famiglia, non si sapeva chi fosse a gestirlo. Poi tutti si sono accorti delle sue qualità, il Le Havre non è riuscito a tenerlo dopo i sedici anni, così si è fiondato il Manchester United e in quel momento è andato fuori dalla nostra cerchia di intervento".

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