L’arbitro Daniele Orsato a riposo o addetto al Var, niente big match nelle ultime gare
Lo sfogo ufficiale dell'Inter per l'arbitraggio di Daniele Orsato nella sfida di sabato sera contro la Juventus ha scandito le polemiche che nel week-end hanno accompagnato la 35sima giornata di campionato. Alla direzione del fischietto di Schio – che ha sollevato forti perplessità per la gestione dei momenti topici del match di San Siro – si sono aggiunti anche il siparietto di Massimiliano Allegri con il quarto uomo, Paolo Tagliavento, ("oh Taglia…", il tono confidenziale col quale il tecnico s'è rivolto all'ufficiale di gara) e quel labiale acquisito dalla Procura Federale ma senza dare seguito a indagini.
La valutazione dell'Aia sull'arbitraggio di Inter-Juventus. Più che di calcio giocato nelle ultime ore s'è parlato solo di calcio avvelenato, coi vertici dell'Aia (associazione arbitri) e Giuseppe Pecoraro (procuratore federale) protagonisti loro malgrado. Procediamo per gradi, il primo è la valutazione fatta sull'arbitraggio di Orsato: secondo i vertici di categoria non è stata così negativa ma c'è stata una macchia: la mancata espulsione di Miralem Pjanic (già ammonito) per il fallo commesso su Rafinha.
La mancata ammonizione di Pjanic. Dunque, non i dubbi sull'utilizzo del Var in occasione del rosso a Vecino (per Orsato deve essere stato un chiaro errore comminargli solo l'ammonizione al momento della scarpata a Mandzukic) e nemmeno sulla decisione di assegnare la rete in fuorigioco a Matuidi (salvo intervento dalla control room), ma la valutazione sull'entità del fallo commesso dal centrocampista juventino è l'obiezione maggiore posta all'arbitro. Uno snodo cruciale del match – è la contestazione da parte dell'Inter – che dopo una decina di minuti s'era ritrovata in inferiorità numerica per l'espulsione del centrocampista sudamericano e nel finale è stata sopraffatta dopo aver tenuto testa ai bianconeri nonostante le grandi difficoltà.
Cosa accadrà adesso a Orsato? Al Mondiale di Russia 2018 sarà uno degli specialisti al Var assieme ai colleghi Massimiliano Irrati e Paolo Valeri (Gianluca Rocchi, invece, sarà l'unico arbitro italiano in campo). Ma in questo finale di campionato avrà un ruolo di secondo piano: resterà a riposo per un turno o, al massimo, figurerà come addetto al Var senza dirigere gli ultimi big match in calendario. Quali? Si tratta di Roma-Juventus (37ª giornata), Lazio-Inter e quasi sicuramente Milan-Fiorentina (38ª) qualora l'incontro si rivelasse decisivo per stabilire quale delle due squadre andrà in Europa League. E' il tentativo da parte dei vertici dell'Aia di spegnere i riflettori sul direttore di gara dopo il polverone di polemiche che lo ha investito.
Allegri, Tagliavento e l'interpretazione delle parole. Il secondo punto oggetto di discussione in queste ore faceva leva sulla notizia filtrata dalle stanze del Palazzo di una presunta indagine da parte della Figc sul dialogo tra il tecnico della Juventus e il quarto uomo, oltre al labiale stesso di Tagliavento durante il finale concitato di San Siro. "Facciamo il recupero e vinciamo" oppure "quanto recupero facciamo", è stata questa l'interpretazione rimbalzata in Rete delle parole ‘rubate' dalle telecamere. Nell'uno e nell'altro caso il procuratore federale, Pecoraro, ha stabilito che non vi fossero gli estremi per aprire un'inchiesta.