Juve a Monaco, Bergomi: “All’andata col Bayern ha fatto la figura del Frosinone”
"Contro il Bayern hanno fatto la figura del Frosinone". Beppe Bergomi usa un esempio molto esplicito per presentare la sfida giocata dalla Juventus allo Stadium contro i bavaresi: all'andata finì 2-2, con la squadra di Allegri protagonista della rimonta affidata a Dybala (sarà assente per infortunio in Germania) e Sturaro. All'Allianz Arena servirà qualcosa di più per riuscire a centrare la qualificazione e passare ai quarti di finale. Impresa titanica sia per la forza dell'avversario, sia per le difficoltà che nelle ultime ore hanno messo i bastoni tra le ruote ai bianconeri (oltre alla Joya mancheranno anche Chiellini e Marchisio, Manduzkic non è al top della condizione). Solida, tenace, compatta e soprattutto abituata a reggere la pressione dei grandi appuntamenti: è la Juve cresciuta nel corso degli anni prima con Conte e adesso con l'ex milanista, la stessa Juve che nella scorsa edizione della Champions ammutolì il ‘Bernabeu' e poi volò verso la finale di Berlino contro il Barcellona.
Lo ‘zio' nerazzurro, però, pur apprezzando le qualità dei bianconeri, ai microfoni della testata tedesca ‘Kicker', presenta i novanta minuti più importanti della stagione senza risparmiare critiche all'unica italiana rimasta nella massima competizione continentale dopo l'eliminazione della Roma. Si riparte dal pareggio di Torino che lascia la gara in bilico: alla Juve può bastare un gol, al Bayern un pareggio per proseguire l'avventura in Europa. Le parole di Bergomi aggiungono altro sale a una vigilia scandita in casa juventina dalle notizie che giungono dall'infermeria: "Mi auguro una finale Bayern-Barcellona – ha aggiunto l'ex difensore dell'Iner -. Nella partita d'andata, per un'ora di gioco, rispetto alla qualità dei tedeschi, la Juventus è sembrata una pericolante come il Frosinone". Un atteggiamento da ‘provinciale', concetto espresso da Guardiola nella conferenza stampa che ha preceduto la partita di Champions.
