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Guardiola: “Juve ‘provinciale’ ma ci mette poco ad ammazzarti”

Il tecnico del Bayern elogia la grande solidità della squadra di Allegri: “Sono in grado di affondare i colpi ma anche di stare in 9 dietro la linea della palla. Sfida aperta, è come una finale”
A cura di Maurizio De Santis
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Provinciale e spietata. Così Pep Guardiola ha definito la Juventus che domani sera (ore 20.45) sarà in campo all'Allianz Arena per la gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions. Italiana, solida, tenace, compatta e soprattutto capace di affondare i colpi appena le concedi tregua. E fa nulla che all'appello manchino colonne della formazione come Chiellini, Marchisio e Dybala per lo spagnolo la squadra di Allegri è avversario temibile sempre. In conferenza stampa lo ribadisce e chiarisce anche il senso delle sue parole: "Nonostante siano una grande squadra, sanno difendersi come la squadra più piccola del mondo. Sono capaci di restare con otto anche nove calciatori dietro la linea della palla e poi basta poco perché ti ammazzino. Ma il calcio praticato da loro è così, anche se non è quello in cui mi riconosco lo stimo molto. Sarà una sfida aperta, la considero una finale".

Robben non è al top della condizione ("non so se può giocare", ha aggiunto Guardiola): l'olandese volante è stato spesso fermato da noi muscolari ma questa volta sembra che a bloccarlo sia l'influenza. Al suo posto potrebbe essere schierati Ribery o, addirittura, l'ex di turno, Coman, che in Germania ha saputo ritagliarsi il giusto spazio in termini di consensi. Sul fronte bianconero non stanno meglio… "Per me la Juve resta la Juve… nel senso che non contano solo i calciatori ma anzitutto lo spirito. Che ci siano o meno Chiellini, Marchisio non importa. E' questione di mentalità, possono vincere lo stesso. Gente come Barzagli, Bonucci, Hernanes ha la qualità per leggere gli spazi ed avere un gioco più di possesso". 

Elogio di Buffon. "La cosa speciale di Buffon è la capacità di giocare a grandi livelli da tempo. Non puoi farlo se non hai una ‘testa speciale'. Tutti possono arrivare a vincere poi bisogna essere capaci di restare a un certo livello. E Buffon c'è riuscito". E Vidal? Il cileno nell'ultimo periodo è stato al centro di polemiche. "Non ha paura di niente e di nessuno… c’è stato bisogno di un adattamento ma ora è completamente inserito".

 
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