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James Rodriguez, il campione brand che può portare il Napoli nel futuro

L’arrivo a Napoli del colombiano James Rodriguez potrebbe favorire un cambio di passo anche nella gestione della società. Difficile, ad esempio, mantenere il controllo dei suoi diritti d’immagine. James due anni fa vantava sponsorizzazioni personali da 7 milioni di dollari. Ha lanciato anche i suoi token sul mercato delle criptovalute. In Europa la sua fanbase è quarta per numero di followers dopo Cristiano Ronaldo, Neymar e Messi.
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Un anno dopo l'arrivo alla Juventus di CR7, il Napoli potrebbe rispondere con JR10. Al secolo James Rodriguez, un campione brand, una macchina da soldi impegnato in Copa America in questi giorni. Un acquisto che porterebbe il Napoli in un'altra dimensione, soprattutto nella gestione dei diritti d'immagine. Già al Real Madrid, infatti, l'accordo su questo aspetto era chiaro: metà alla squadra, metà a James che dagli sponsor incassava un quarto dei suoi ricavi stagionali. Nel suo anno migliore, il 2017, è arrivato a 7 milioni di dollari di sponsorizzazioni, poco meno di un quarto degli introiti commerciali del Napoli quell'anno.

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Gli sponsor di JR10

Dal 2014 al 2018, Rodriguez ha firmato accordi con Gold10, un energy drink che in Colombia si vede a peso d'oro e anche di più (oltre 2000 mila dollari a bottiglia, adidas, Bronzini (per la sua linea di intimo), Huawei, Calvin Klein, Pony Malta (che produce bevande gassate) e Libertex, una piattaforma di trading finanziario.

Non è l'unica incursione nel mondo della finanza del colombiano che ha lanciato i suoi token JR10 attraverso SelfSell, una piattaforma di blockchain. Come scriveva il sito Crypto Core Media e riportava Undici, SelfSell “è una piattaforma che ambisce a diventare una borsa valori non per le aziende ma per gli esseri umani, con quest'ultimi che mettono sul mercato la forza del proprio brand e la loro credibilità. In sostanza, da ieri si può investire sul “marchio” James Rodriguez, oltre che su altre persone del mondo dello sport, dello spettacolo e dell'imprenditoria”. Chi investe in JR10 ottiene biglietti VIP, souvenir e possibilità di interagire con il giocatore. L'anno scorso, al momento del lancio, ne sono stati venduti 50 milioni in 12 secondi per un valore di mezzo miliardo di dollari.

I guadagni di James Rodriguez tra 2014 e 2017
I guadagni di James Rodriguez tra 2014 e 2017

Tra calcio e criptovalute

La criptovaluta è l'ultima passione collaterale dei calciatori, anche di chi ha abbandonato l'attività. A marzo del 2018 Michael Owen, ex stella del Liverpool, ha lanciato la “Owen Coin”, in collaborazione con Global Crypto Offering Exchange. Più di frequente gli atleti ne diventano testimonial. Luis Figo è stato nominato ambasciatore di STRYKZ, creata da una compagnia di Berlino e dedicata a chi gioca a fantasy football, il fantacalcio. L'interesse per la criptovaluta ha coinvolto anche Ronaldinho e l'ex manager del Tottenham Harry Redknapp, il pugile Manny Pacquiao e una stella di Hollywood come Jamie Foxx, tra gli altri.

Presenza social da record

James capitalizza una presenza social da record. Secondo il rapporto sul calcio europeo della Iquii Sport pubblicato a giugno 2019, James è di gran lunga il calciatore con la fanbase più corposa di tutti quelli impegnati impegnati in Bundesliga nell'ultimo campionato. Raggiunge infatti i 92.2 milioni di follower tra Instagram, Twitter e Facebook. Il secondo, Robert Lewandowski, supera appena i 25 milioni.

I primi 20 giocatori dell'ultima Bundesliga per presenza social
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In Europa è quarto alle spalle di CR7, Neymar e Messi

Nettamente primo in Bundesliga anche considerando la fanbase sui singoli social network, James è il quarto calciatore più seguito sui social tra quelli che giocano in Europa, dietro solo a Cristiano Ronaldo, Neymar e Messi.

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Clausola per la maglia numero 10

Una così decisa presenza online, che lo renderebbe la seconda star social della Serie A dietro CR7, è un valore aggiunto che si trasforma in business concreto. Tra giugno 2017 e 2018, per esempio, ha postato 114 contenuti sui social media a nome del suo principale sponsor, adidas. Secondo Hookit, la prima compagnia che si è specializzata nella ricerca e nella quantificazione delle sponsorizzazioni sportive sui social network, questi post hanno generato un valore di 48 milioni di dollari per il brand.

James, che oggi varrebbe oltre 25 milioni di dollari secondo la pubblicazione spagnola Spear's, intorno ai trenta per Celebrity Net Worth, testata di riferimento in materia di guadagni e sponsorizzazioni delle celebrità, sarebbe un sicuro acceleratore per il business del Napoli. Una star che interpreta la modernità del pallone.

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Fa già discutere, prima ancora del suo arrivo, la supposta clausola che avrebbe fatto aggiungere nel suo contratto con adidas e prevederebbe l'assegnazione di diritto della maglia numero 10 in tutte le squadre in cui va a giocare. Solo che a Napoli la numero 10 è ritirata. Perché è la maglia del D10S, di Diego Maradona. È la maglia del calcio, dell'icona che a Napoli è fenomeno di fede, identificazione, simbolo di riscatto e di amore, totalmente ricambiato e mai dimenticato.

Un salto nel futuro per il Napoli

Proprio con il suo Mondiale, nel 1986, in cui ridefinì i confini del lecito e del possibile con la mano de Dios e il gol del secolo all'Inghilterra, il calcio cominciò a pendere decisamente dalla parte del business. Si lamentò che le partite si disputassero a mezzogiorno, con il sole a picco nei cieli del Messico, per venire incontro alle televisioni. Ma Joao Havelange tagliò corto: i calciatori pensino a giocare e stiano zitti. Lo studio cominciò a comandare sullo stadio. E di fatto non ha mai smesso.

La popolarità oggi si misura in tv e sul web, orienta le scelte in campo e le decisioni societarie. Aspetti che, nel caso di James, potrebbero anche coincidere. Proprio con Carlo Ancelotti al Real Madrid, infatti, il colombiano ha trovato la dimensione migliore. Come ha sottolineato l'agenzia Opta, con il tecnico italiano ha disputato 32 partite tra Real e Bayern Monaco, in cui ha segnato 14 gol e distribuito 14 assist.

Anche se in Germania ha completato poi la sua evoluzione con il sostituto di Ancelotti, Jupp Heynckes, che lo trasforma in una mezzala d'attacco, un classico “numero 8” che corre tanto, segna e difende, e si guadagna il rispetto dei compagni. Oggi James è un gioiello in attesa di brillare di nuovo. È un tassello perfetto per il 4-3-3 fluido, armonico che ha in mente Ancelotti. Un valore aggiunto che può portare il Napoli Calcio nel futuro.

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