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Italia, c’è il super budget per il ct: ecco tutti i nomi caldi per la panchina azzurra

10 milioni lordi all’anno per il nuovo selezionatore e il suo staff, che permetterebbero all’allenatore di guadagnare 5 milioni netti all’anno. Da Ancelotti a Conte, da Allegri a Mancini, tutti i nomi calci per il dopo Ventura.
A cura di Marco Beltrami
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Uno dei più grandi interrogativi del 2018 è quello legato al futuro della panchina azzurra. Chi raccoglierà l'eredità di Giampiero Ventura nelle vesti di allenatore di un'Italia che dovrà rinascere dalle sue ceneri dopo il flop mondiale? A questa domanda dovranno trovare risposta i nuovi dirigenti della Figc e in particolare il presidente federale che sarà eletto il 29 gennaio prossimo. Quello che sembra certo, al momento, è la volontà di assicurare al gruppo azzurro del futuro un top manager che potrà contare su uno stipendio assai importante.

Super budget per il nuovo commissario tecnico della Nazionale

L'ultimo Consiglio Federale ha permesso alla Figc di mettere da parte 5 milioni lordi per quello che sarà il nuovo commissario tecnico e il suo staff, all'interno del budget 2018. Il nuovo contratto partirà da luglio, quindi i 5 milioni sarebbero relativi al secondo semestre 2018, e diventerebbero addirittura 10 all'anno. Scremando la cifra, si arriverebbe ad uno stipendio da 5 milioni netti a stagione per il nuovo commissario tecnico azzurro. Una cifra che conferma la volontà di puntare su un top manager.

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Ancelotti, primo no a Tavecchio

Al momento l'unico nome libero, escludendo ipotesi relative a traghettatori come potrebbe essere il selezionatore dell'under 21 Di Biagio, è quello di Ancelotti. L'allenatore dopo la conclusione dell'avventura con il Bayern ha risposto con un secco "no, grazie" a Tavecchio che ha visto in lui il nome giusto per la panchina azzurra. Carletto vorrebbe ripartire da un top club e aspetta dunque giugno, in attesa di una chiamata che potrebbe arrivare magari da Roma, in caso di flop di Di Francesco, o da Londra in caso di addio a Conte.

Conte sogno azzurro, pista difficile

Quel Conte che in azzurro ha lasciato un ricordo eccezionale e che rappresenterebbe un colpaccio per i vertici della Figc. I rapporti con il Chelsea vivono di alti e bassi e le polemiche con Mou non giocano certo a favore di una permanenze oltremanica. L'ex Juve però piace molto anche al Psg che potrebbe pensare a lui in caso di benservito a Emery. Certo bisognerà capire se Conte vorrà tornare a confrontarsi con la Nazionale o lavorare ancora nei club.

Allegri, tutto dipenderà dai risultati con la Juve

Difficile anche l'idea Allegri, che dipende inevitabilmente dai rapporti tra il toscano e la Juventus che al momento sono idilliaci. Dopo gli alti e bassi di avvio stagione, Max si è ripreso la Juve e la società sembra assecondare tutte le scelte del mister che con l'ultimo rinnovo ha dimostrato di voler ancora restare a lungo in bianconero. Appuntamento per lui alla prossima estate con il suo futuro che potrebbe dipendere anche dai risultati dei bianconeri, in Italia e in Europa.  Un eventuale addio alla Juventus di Allegri darebbe il la ad un vero e proprio valzer della panchina, con Simone Inzaghi tra i candidati a raccoglierne la successione. L'ostacolo più alto è rappresentato dal contratto fino al 2020 dell'allenatore in terra capitolina, che spingerebbe i bianconeri a trattare con la Lazio un'eventuale uscita anticipata.

Mancini pronto a dire sì all'azzurro

Chi sarebbe invece prontissimo a dire sì all'Italia in caso di chiamata dei vertici federali è Roberto Mancini. L'allenatore sarebbe pronto a liberarsi dallo Zenit, se dovesse essere scelto per guidare la panchina azzurra. A conferma di questo ecco le ultime parole ai microfoni della trasmissione di Mediaset Tiki Taka: "Prima di scegliere il commissario tecnico mi pare che si debba scegliere il nuovo presidente della FIGC. Però assolutamente non escludo di poter allenare l'Italia, ma penso come altri allenatori. Quando si allena non si può mai escludere nulla".

 

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