Italia, no di Ancelotti ma Tavecchio spera di convincerlo
Carlo Tavecchio è andato all-in su Carlo Ancelotti. Un nome importante, quello del tecnico di Reggiolo, per restituire prestigio ad una Nazionale ridotta ai minimi storici dopo la mancata qualificazione ai Mondiali, e anche per salvare la stessa posizione del presidente della Figc in vista del Consiglio federale di lunedì. Tra il dire e il fare però c'è la volontà di Carletto che, secondo indiscrezioni, non sarebbe intenzionato al momento ad accettare la panchina azzurra. Un "no, grazie" che spinge Tavecchio ad una corsa contro il tempo: entro lunedì il numero uno federale avrà una doppia missione, quella di provare a far cambiare idea ad Ancelotti, oppure trovare un nome altrettanto prestigioso.
Ancelotti, no alla panchina della Nazionale
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Carlo Ancelotti non sarebbe convinto ad accettare la proposta di Tavecchio per raccogliere l'eredità di Ventura nelle vesti di commissario tecnico della Nazionale. Alla base della scelta dell'ex mister del Bayern attualmente a Vancouver, ci sarebbe la volontà di allenare una squadra di club che gli permetterebbe di lavorare in campo con maggiore continuità rispetto ad un'avventura alla guida di una nazionale.
Il retroscena di Branchini
A confermare questa prospettiva ci ha pensato lo storico procuratore Branchini ai microfoni di Deejay Football Club: "Mi sento di escludere questa opportunità, Carlo rispetta tutti ma non se la sente di accettare l'offerta per la panchina azzurra". Le prossime però saranno ore di contatti frenetici sull'asse Italia-Canada e non è da escludere che il pressing di Tavecchio (e non solo) possa convincere Ancelotti.
Tavecchio spera di convincere Ancelotti
Già perché Carlo Tavecchio è consapevole che presentandosi in Consiglio federale con la disponibilità di Ancelotti ad allenare la Nazionale, sarebbe un fattore importante per la sua riconferma. Al contrario un rifiuto rappresenterebbe un guaio, perché spingerebbe il presidente della Figc a cercare alternative valide in poche ore. Ecco allora che c'è la volontà di offrire carta bianca al tecnico: un contratto importante (anche grazie agli sponsor), nessuna intromissione sul progetto tecnico, sulle scelte di Ancelotti anche sui collaboratori (con Maldini team manager, e la sorpresa Pirlo)
Galliani e Berlusconi, carte a sorpresa del presidente della Figc
La carta a sorpresa di Tavecchio è rappresentata però da Adriano Galliani e Berlusconi che potrebbero fargli da sponsor spingendo con Ancelotti per una risposta affermativa di quest'ultimo. I vertici del vecchio Milan, dunque potrebbero giocare un ruolo fondamentale nel convincere Carletto a dire sì all'Italia. L'ex presidente rossonero d'altronde negli ultimi giorni ha manifestato il proprio appoggio a Tavecchio.
Le alternative di Tavecchio in caso di no di Ancelotti
Nel caso in cui Ancelotti dovesse confermarsi irremovibile sulla scelta del no alla Nazionale, Tavecchio dovrebbe in breve tempo trovare un piano B. Situazione difficile che potrebbe passare dalla scelta di un traghettatore come Di Biagio che guiderebbe la squadra nelle prossime amichevoli, per poi provare a strappare il sì di un big a giugno. Il nome più suggestivo è quello di Antonio Conte che nell'ultima conferenza stampa, non ha chiuso la porta all'Italia, parlando però di "prospettiva difficile". Stesso discorso per Allegri e Mancini, altri profili nel calderone del presidente della Figc.
Gli scenari nel Consiglio federale della Figc
Quello che è certo è che senza Ancelotti la posizione di Tavecchio potrebbe complicarsi, ma non al punto tale da compromettere la sua posizione. Al momento gli unici ad opporsi al suo progetto dovrebbero essere i calciatori con Damiano Tommasi. La Lega Dilettanti al contrario sembra in linea con l'attuale presidenza pur chiedendo riforme e incarichi importanti. Stesso discorso per la Lega di C con Gravina che, come riportato da Repubblica, sembra intenzionato a non fare guerra a Tavecchio, soprattutto perché lo stesso Gravina potrebbe in futuro giovare di Tavecchio nell'ascesa alla carica di patron della Serie A.