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Inter, parla Karamoh: “Mi scuso per ciò che ho fatto, ma sono state scritte cose false”

Il giovane attaccante di proprietà dell’Inter, recentemente messo fuori rosa dal tecnico del Bordeaux, ha commentato i fatti attraverso il suo profilo Instagram: “Mi dispiace che il mio comportamento sia stato manipolato dai media per meglio stigmatizzarmi. Il mio ritorno a Parigi dopo essere stato escluso dalla partita contro il Marsiglia era destinato a essere una provocazione”.
A cura di Alberto Pucci
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La decisione dell'allenatore del Bordeaux, Eric Bedouet, ha avuto un notevole risalto anche in Italia. E non poteva essere altrimenti, visto che su Yann Karamoh l'Inter ha investito tempo e denaro. Il giovane giocatore franco-ivoriano, preso dai nerazzurri un anno fa dal Caen con la formula del prestito biennale con obbligo di riscatto, e girato in prestito al club della Gironda nella scorsa estate, è stato infatti sospeso dalla società per motivi disciplinari e dopo aver avuto lunedì mattina in allenamento una discussione animata con Patrick Colleter, l’assistente del tecnico del Bordeaux. Ad aggravare la sua situazione, sono arrivate poi le foto pubblicate dallo stesso giocatore che lo ritraevano mentre faceva shopping a Parigi.

Dopo il terremoto mediatico che lo ha travolto, l'attaccante classe '98 ha voluto non solo fare le scuse ma anche spiegare ciò che è successo in un post pubblicato sul suo profilo Instagram: "Scrivo questo messaggio a tutti per scusarmi del mio comportamento, ma anche per le distorsioni della situazione create da parte di diverse persone al di fuori dei conflitti. Che, del resto, aggiungono tensioni che non sono necessarie. Mi scuso sinceramente con le persone che potrei aver ferito o offeso con le mie parole o il mio atteggiamento. Mi odio per aver lasciato che le mie parole superassero i miei pensieri".

Il giro turistico a Parigi

"Mi dispiace che la mia sincerità e la mia onestà, in tutte le circostanze, siano interpretate come provocazione o addirittura arroganza – ha aggiunto KaramohMi dispiace anche che il mio comportamento sia stato manipolato dai media per meglio stigmatizzarmi. Il mio ritorno a Parigi dopo essere stato escluso dalla partita contro il Marsiglia era destinato a essere una provocazione. Avevo bisogno di passare il tempo con le persone vicine e liberare la testa. Sono onesto verso il lavoro che pratico e verso quindi la maglia che indosso, non mi sarei preoccupato di saltare un allenamento se ce ne fosse stato uno. Lo trovo terribile perché non è questa la verità. Tuttavia auguro buona fortuna per le prossime partite ai miei compagni! Spero sinceramente che alcune persone smettano di ripetere ciecamente ciò che vedono e sentono".

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