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Inter, il rinnovo di Icardi è vicino: all’attaccante 7 milioni di euro netti all’anno

L’obiettivo del club nerazzurro è quello di blindare fino al 2023 il suo capitano. Oltre all’aumento dell’ingaggio, anche la stessa clausola rescissoria verrà alzata fino a 200 milioni di euro.
A cura di Alberto Pucci
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Quello tra Mauro Icardi e l'Inter, è un matrimonio che pare destinato a durare ancora a lungo. Almeno nelle intenzioni della società milanese che, prima della prossima estate (forse già in febbraio), si incontrerà con il giocatore e con Wanda Nara per discutere del rinnovo contrattuale. Attualmente blindato fino al 2021, e con un ingaggio di 4,5 milioni di euro più bonus a stagione, il capitano nerazzurro potrebbe così prolungare la sua permanenza a Milano fino all'anno successivo (o addirittura fino al 2023), grazie ad un nuovo accordo con un aumento di stipendio considerevole: 7 milioni netti all'anno.

A caccia del suo centesimo gol in Serie A, l'attaccante nato a Rosario attende dunque una chiamata dal club di corso Vittorio Emanuele per definire i dettagli di un'intesa che, secondo i piani dell'Inter, dovrebbe scoraggiare eventuali attacchi dai grandi club europei.

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Il compagno Rafinha

Tra gli argomenti che affronteranno i dirigenti dell'Inter con Wanda Nara, c'è anche la questione legata alla clausola rescissoria: attualmente fissata a 110 milioni di euro, solo per l'estero. Una cifra che però non lascia tranquilla la società milanese, preoccupata dall'interesse del Real Madrid per il bomber della Seleccion, e che verrà alzata fino a 200 milioni. In attesa di novità dal fronte contrattuale, Icardi è pronto per la trasferta di Ferrara e per il match con la Spal: già punita nella sfida d'andata a San Siro dalla sua rete dell'1 a 0.

Dovesse andare in gol anche in trasferta, oltre a brindare per la sua rete numero 100, Icardi diventerebbe anche il sesto più giovane di sempre a raggiungere tale traguardo. A tifare per lui, inizialmente dalla panchina, ci sarà anche il nuovo acquisto Rafinha: "Ho ritrovato Maurito, ci siamo conosciuti quando avevamo 16 anni – ha raccontato l'ex Barcellona – Abbiamo studiato e giocato assieme e non è cambiato tanto fisicamente. Ha solo qualche tatuaggio in più".

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