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Il Siviglia di Montella dura 60′, il Bayern è di un’altra categoria

Il Bayern Monaco espugna il Sanchez Pizjuan (2-1) e mette in discesa la pratica qualificazione. Eppure, i padroni di casa, al di là del punteggio finale, non hanno per nulla demeritato con una grandissima prima frazione di gioco.
A cura di Salvatore Parente
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Il Bayern Monaco batte il Siviglia al ‘Sanchez Pizjuan' 2-1 e si mette nelle migliori condizioni in vista del ritorno dell’Allianz Arena per superare il turno e raggiungere, ancora una volta, le semifinali della coppa dalle grandi orecchie. Il risultato premia gli ospiti che però, in quanto a qualità del gioco prodotto nella prima frazione di gioco, non hanno certo fatto meglio della banda Montella titolare, almeno nel primo tempo, di una prestazione davvero convincente.

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Eppure, alla distanza, i bavaresi, correggendo qualche errore di posizione e anche qualche sbavatura individuale, trovano il bandolo della matassa e risolvono, con un Siviglia vieppiù stanco e sulle gambe, la contesa con Thiago Alcantara a segnare il punto della vittoria e del possibile match point per il passaggio del turno contro gli ottimi ma non certo imbattibili andalusi.

Formazioni inziali: Robben fuori, tridentazo per Montella

Il Siviglia dei miracoli, di Champions, dopo il 2-2 casalingo col Barcellona in Liga prova a fermare il temibile Bayern e scrivere l’ennesima pagina, europea, di assoluto valore dopo 60 anni di attesa per riabbracciare i quarti di finale della massima competizione calcistica continentale. Per farlo Montella schiera la formazione tipo con Pizarro e N’Zonzi a fare da diga centrale contro i quattro centrocampisti avanzati del Bayern e ben tre fantasisti di qualità (Sarabia, Vazquez e Correa), alle spalle di Ben Yedder, eroe di Manchester. Dall’altra parte, invece, Heynckes si affida ai soliti noti con una sola esclusione, sia pure di lusso, con Robben che finisce in panca e Muller con una maglia dal primo minuto al suo posto.

Primo tempo

Possesso Bayern, Siviglia in attesa. Ma è Sarabia a sfiorare il gol

I primi dieci giri di orologio sono tutti di marca tedesca con il Siviglia, magari tradito dall’emozione, arroccato nella propria metà campo. E infatti, il Bayern inizia subito forte cercando di innescare le sue menti offensive con un palleggio stretto, fitto e tre corner, senza grossi pericoli creati, a referto. Al 20’ però, su un capovolgimento di fronte mancino da parte di N’Zonzi, e poi di Escudero, Sarabia si trova davanti al portiere avversario ma col suo piede debole, il destro, manca clamorosamente la rete del vantaggio: il suo tiro, difatti, si spegne largo sulla sinistra di Ulreich.

Sarabia la sblocca, andalusi meritatamente in vantaggio

Ma questa prima occasionissima per il talento spagnolo è solo il preambolo al riscatto, umorale e tecnico, degli andalusi che, proprio da questo sfortunato episodio, prendono coraggio e coscienza delle proprie chance di vittoria. E così, la formazione di Montella aumenta la qualità del fraseggio, il ritmo e mette palesemente sotto i bavaresi quasi schiacciati dalla vigoria dei padroni di casa. Una vigoria importante e che, al 31’, porta il Siviglia in vantaggio. Sempre dalla corsia sinistra, Escudero sfrutta la scarsa voglia di Muller di rincorrere l’avversario, la butta in mezzo con Sarabia bravo, sia pure col braccio che Orsato non segnala (in Champions non c’è il Var), ad anticipare il distratto Bernat e trafiggere Ulreich.

Lampo Bayern, Ribery impatta

Pochi minuti più tardi, la iattura sembra completa per gli ospiti, Vidal che aveva avvertito un problema fisico in avvio, abbandona la contesa uscendo dal rettangolo verde. Niente paura però, dalla panca arriva James Rodriguez (5 gol e 10 assist in stagione) che entra subito nel match e pure nell’azione del pari del Bayern. Al 37’, quasi come se la sorte fosse chiamata a pareggiare i conti del braccio ‘galeotto' di Sarabia, Ribery, proprio ricevendo un passaggio in verticale del predetto colombiano, trova la zampata vincente. Su suo assist basso per Lewandowski, Jesus Navas si allunga, tocca la sfera e mette fuori causa Soria che, pur provandoci, non riesce ad evitare che la sfera termini alle sue spalle sul primo palo.

Secondo tempo

le posizioni medie dei calciatori in campo (Whoscored.com)
le posizioni medie dei calciatori in campo (Whoscored.com)

James trequartista ma anche esterno, il Bayern ci prova

In fase di non possesso, almeno nei primissimi minuti della ripresa, la falla sulla corsia mancina, con l’ingresso di Rafinha in luogo di Bernat, sembra definitivamente tappata. In attacco però, il canovaccio è quasi sempre lo stesso con gli ospiti in possesso, i difensori bavaresi sulla linea di centrocampo e Thiago Alcantara a tentare di legare i reparti. Eppure, Heynckes, per provare a dare fastidio a Navas e contrattaccare sul lato di Sarabia, chiede a James Rodriguez di venire incontro a ricamare il gioco ma anche di buttarsi nello spazio e scambiarsi di posizione con Ribery col francese, spesso, addirittura più interno, più in mezzo al campo rispetto al colombiano.

la heatmap sulla sinistra/destra: Navas da una parte, Rodriguez dall'altra (Whoscored.com)
la heatmap sulla sinistra/destra: Navas da una parte, Rodriguez dall'altra (Whoscored.com)

Una mossa tattica, scacchistica che schiaccia gli uomini di Montella ma non produce molte occasioni da rete.

Thiago gela il Pizjuan, 2-1 al 68’

E invece, sempre dalla sinistra, corsia prediletta in questo match con tutte le reti a referto provenienti da quella particolare porzione di campo, Thiago Alcantara gela il ‘Sanchez Pizjuan' trovando, su cross di Ribery, una incredibile segnatura di testa col suo tocco, con la sua rocambolesca zuccata che inganna il non impeccabile Soria e tramortisce la retroguardia spagnola: Siviglia alle corde, anche dal punto di vista fisico.

I top di Siviglia-Bayern Monaco

N’Zonzi diga e incursore, bravissimo in questa sua gara andata

Fra i migliori in campo quello N’Zonzi che, sotto la guida del precedente tecnico Berizzo, in questa stagione, si era segnalato come i meno in forma del momento come uno dei ‘sabotatori' interni del Siviglia, come uno, in pratica, di quelli con la valigia (destinazione Juve?) in mano. Dall’arrivo di Montella però, tutto è cambiato col transalpino capace di tornare ai suoi livelli e pure padrone della mediana. Come stasera col #15 ex Stoke City padrone assoluto del centrocampo, diga, quasi insuperabile dei suoi, ma anche primo attaccante di squadra con inserimenti utili, tiri pericolosi e precisi ricami di gioco. Insomma, una prestazione di livello in un contesto di assoluto valore pensando al futuro e, magari chissà, anche a quel mondiale, Deschamps permettendo, che potrebbe ampiamente meritare.

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Sarabia, Mr. Contraddizione: sbaglia e poi beffa tutti, pure Orsato

Tutto e il contrario di tutto nella partita, individuale, di Sarabia. E sì perché l’estrosa ala destra spagnola, specie nel primo tempo, mette insieme contraddizioni, sotto porta, per lui, quasi inattese. E se nella primissima chance di segnare per la prima volta in Champions, dopo nove tentativi, l’ex Getafe spreca tutto divorandosi un gol già fatto, nella seconda occasione, quella poi del vantaggio, il nativo di Madrid si riscatta appieno. Con un po’ di furbizia, di mestiere direbbero alcuni, infatti, il #17 sevillista beffa Bernat, Ulreich e pure Orsato, liberandosi col braccio sinistro e tatuando il primo sigillo continentale contro il Bayern di Monaco. Una firma di notevole importanza e che lo elegge, senza dubbio, nel novero dei top della contesa.

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Thiago, metafora del Bayern: un diesel vincente

Come spesso accade nel calcio, un giocatore, in una stagione, ma anche in una singola partita, può rappresentare la metafora di un momento, di 90’ intensi minuti di gioco. E questa è, in estrema sintesi, la storia dello spagnolo Thiago Alcantara in grado di riassumere con la sua prestazione la condotta di gioco del Bayern: male in avvio, imprendibile alla lunga. E infatti, l’ex Barça degno esponente dell’elitaria schiera dei top player, risolve i problemi, le gare (forse le qualificazioni) con una rete, quella del 2-1, pesante come un macigno, come un grosso timbro che pare chiudere la pratica Siviglia e mandare, senza troppi fastidi, i bavaresi avanti.

le statistiche del match secondo Sofascore.com
le statistiche del match secondo Sofascore.com

I flop del Sanchez-Pizjuan

Soria non esente da colpe sull’1-1 Bayern

Maluccio nella mite serata del ‘Sanchez Pizjuan' pure il padrone dei legni di casa. Parliamo, nello specifico, del portiere del Siviglia Soria che, nell’occasione del pari, sia pure colto di sorpresa e anche in controtempo, non sembra troppo reattivo per evitare il gol bavarese. Il suo colpo di reni, infatti, pare troppo tardivo con la deviazione bassa del suo fido terzino Navas ad acuire qualche limite tecnico del canterano che, con 192 cm di statura, non dà l'impressione, almeno in questa circostanza, di andare giù con troppa facilità. Nella ripresa, poi, si riscatta almeno parzialmente al 65’ impedendo a Javi Martinez, sia pure impreciso nel tap-in, di siglare il punto dell’1-2. Pochi istanti più tardi però, capitola nuovamente su colpo di testa, non irresistibile, di Thiago Alcantara.

Bernat paga il gol di Sarabia, bocciato da Heynckes

Heynckes, come i grandi allenatori, i leggendari generali che guidano truppe speciali, non fa prigionieri e al 46’, dopo una prima frazione di gioco, quella di Bernat, rivedibile, fa sedere in panca lo spagnolo, consumando il secondo cambio di partita già in avvio di secondo tempo. Dentro, Rafinha. Insomma, la bocciatura è netta, senza appello. Difatti, il terzino sinistro del Bayern paga per tutti, ripetiamo, pure per la svista di Orsato, per il gol subito con la sua diagonale difensiva, per essere generosi, un pochino lenta e timida. Una mancata chiusura che costa il gol alla sua squadra ed a lui una doccia serale con largo, larghissimo anticipo.

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Tabellino e voti

Siviglia (4-2-3-1) Soria 5; Navas 5.5, Kjaer 6, Lenglet 6, Escudero 6.5; Pizarro 6, N’Zonzi 7-; Sarabia 7-, Vazquez 6+, Correa 6- (Dal 78’ Sandro Ramirez s.v.); Ben Yedder 5.5 (Dal 80’ Luis Muriel s.v.). A disposizione: Sergio Rico; Arana, Pareja; Geis, Nolito; Sandro Ramirez, Muriel. Allenatore Vincenzo Montella 6.5

Bayern Monaco (4-1-4-1) Ulreich 6; Kimmich 6, Hummels 6.5, Boateng 6.5, Bernat 5.5 (Dal 46’ Rafinha 6); Javi Martinez 6; Muller 6.5, Vidal 5.5 (Dal 36’ James Rodriguez 6.5), Alcantara 7, Ribery 6.5 (Dal 79’ Robben s.v.); Lewanodwski 5.5. A disposizione: Starke; Sule, Rafinha; James, Rudy, Robbe; Sandro Wagner. Allenatore Jupp Heynckes 7-

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