Il patto di ferro su Whatsapp, così è rinato il Barcellona
Una telefonata ti allunga la vita, raccontava uno spot pubblicitario. Un messaggio su Whatsapp, invece, può aiutarti anche a raggiungere la finale di Champions League oltre a spadroneggiare in campionato. Non è la Juventus la squadra in questione ma il Barcellona ed è il quotidiano spagnolo ‘Sport' a rivelare il retroscena della stagione blaugrana, la cosiddetta ‘molla' che ha fatto scattare la svolta nel cammino dei catalani che hanno macinato gioco e punti nella Liga, fatto passi da gigante verso Berlino in Champions. A cosa è dovuta l'esplosione improvvisa del ‘tridentazo' Messi, Suarez, Neymar? Il filotto di vittorie che hanno spinto la squadra di Luis Enrique è solo frutto della classe dei protagonisti?
Non solo perché in realtà – come raccontato dal giornale iberico tutto nascerebbe da un patto di ferro siglato dai ‘senatori' del gruppo attraverso una serie di messaggi scambiati su Whatsapp. E' sul social network che, nella fase più calda e tesa del rapporto tra la Pulce e l'ex allenatore della Roma, le colonne del Barça si sarebbero confrontati, dati appuntamento per trovare una soluzione a una situazione divenuta preoccupante e rischiosa abbastanza da poter pregiudicare il destino della squadra.
A fare da mediatore, a prendere l'iniziativa – quasi fosse abituato a recitare il ruolo ‘di lotta e di governo' – sarebbe stato uno delle pedine storiche del gruppo catalano: sarebbe stato Xavi a creare una chat comune e strettamente riservata a una cerchia di pochi eletti, i big della rosa, all'interno della quale avrebbe messo l'argentino con le spalle al muro, invitandolo a moderare l'atteggiamento nei confronti dell'allenatore ed essere più conciliante e costruttivo. In altri tempi, lo avrebbero preso per il colletto e chiuso in un angolo per ridurlo alla ragione… ai tempi della comunicazione digitale si può anche essere molto efficaci adottando metodi persuasivi differenti…
Ma cosa avrebbe scritto Xavi? A menzionare i messaggi è sempre il quotidiano Sport: "Se andiamo avanti di questo passo, è chiaro che quest’anno non vinceremo niente". E poi una frase suonata come un monito: "Non possiamo permetterci di chiudere un’altra stagione senza titoli". Ecco, lo ‘zeru titoli', concetto facile facile… come Mou insegna. Messi ascoltò i ‘senatori' e si comportò di conseguenza: si presentò al campo d'allenamento per lavorare individualmente. Un gesto che segnò la svolta, rasserenò gli animi e fece capire al resto del gruppo che insieme sarebbero potuti andare lontano. Fino a Berlino.