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Il calcio e la leucemia: chi è riuscito (e chi no) a vincere la partita più difficile

Dopo la conferenza stampa nella quale Sinisa Mihajlovic ha sconvolto tutti rivelando di doversi fermare a causa di una grave malattia, il mondo del calcio e dello sport si è stretto intorno al tecnico serbo. La speranza per l’allenatore del Bologna arriva da chi, prima di lui, è riuscito a combattere e vincere la leucemia.
A cura di Alberto Pucci
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Di avversari forti Sinisa Mihajlovic ne ha già affrontati diversi durante la sua carriera da calciatore e allenatore. Oggi, però, si ritrova ad affrontare quello più pericoloso: quello che nessuno vorrebbe mai sfidare. Quella contro la leucemia sarà una sfida difficile, che il tecnico serbo è però convinto di poter affrontare e vincere: esattamente come hanno fatto molti altri sportivi (e non) prima di lui.

E tra questi c'è anche chi ha deciso di farlo continuando a sedere in panchina. Tra i casi più recenti spicca infatti quello di Joaquin Caparros: il tecnico del Siviglia, che annunciata la sua malattia nello scorso aprile, decise di comunque di rimanere al comando della squadra spagnola, fino all'arrivo recente di Lopetegui e al suo inserimento nell'organigramma dirigenziale del Siviglia.

Il coraggio di Petrov e la vittoria del pallavolista Sintini

Una battaglia che anche Elias Pereyra, centrocampista centrale argentino cresciuto nel San Lorenzo, riuscì a vincere dopo che a soli tredici anni gli fu diagnosticata una grave forma di leucemia. La stessa cosa fece nel 2013 Stiliyan Petrovdifensore bulgaro dell'Aston Villa, che tornò ad allenarsi con la squadra inglese tre anni più tardi dopo aver curato e sconfitto il suo rivale più pericoloso. Nel mondo del volley, invece, fu il caso di Giacomo Sintini a dare un segno di speranza a tutti. Grande protagonista nella vittoria agli Europei di Pallavolo del 2005, Jack riuscì a guarire da un linfoma scoperto e a tornare in campo dopo solo un anno di cure.

Il dramma di Andrea Fortunato e Carmelo Imbriani

Oltre ad applaudire e ad accogliere nuovamente in campo chi ce l'ha fatta, il mondo del calcio e dello sport in generale ha purtroppo pianto anche chi non è stato così fortunato. A Bologna, giusto per rimanere vicini geograficamente alla squadra di Mihajlovic, il ricordo della scomparsa dell’ex centrocampista rossoblù Klas Ingesson è ancora vivo.

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Così come non si possono dimenticare le tragedie che hanno colpito le famiglie di Andrea Fortunato e Carmelo Imbriani. Prima e dopo di loro persero la vita anche altri sportivi più o meno famosi, come il difensore honduregno Juan Carlos Garcia e la giovane promessa del Lanciano Calcio, Lorenzo Costantini, morto di leucemia nel 2014 a Philadelphia.

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