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Di Matteo realizza il sogno di Petrov: il bulgaro reintegrato nella rosa dell’Aston Villa

Dopo aver vinto la Leucemia, che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per molti mesi, il centrocampista bulgaro è pronto a ripartire dalla Championship con la maglia della sua ex squadra.
A cura di Alberto Pucci
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Nello scorso aprile aveva sorpreso tutti con poche, ma decise, parole: "Voglio provare a tornare in campo". A poche settimane di distanza, l'ex bandiera dei Celtic e dell'Aston Villa è ora vicino a coronare il suo sogno dopo essere stato lontano molto tempo, dai campi di calcio, a causa di un forma di leucemia acuta. Dopo aver vinto la sua battaglia contro la malattia, Stiliyan Petrov è così pronto a riannodare i fili con il suo passato: spezzati nel marzo del 2012, dopo una partita giocata con la maglia dell'Aston Villa in quel di Londra. Ora che è tornato a Birmingham, dove in passato ha ricoperto anche il ruolo di capitano, Petrov ripartirà dal campionato di Championship dopo un duro lavoro fisico svolto con l'under 21 dei "Villains" e in attesa del ritiro pre campionato in Austria agli ordini del nuovo tecnico Roberto Di Matteo.

Il coraggio e la forza di Petrov

Dopo aver giocato 218 partite con la maglia dell'Aston Villa, tra il 2006 e il 2012, Petrov riparte dalla Championship: la Serie B inglese. Retrocesso dopo 28 anni, il club di Birmingham potrà ora contare sull'esperienza del 36enne centrocampista bulgaro ex Cska Sofia: "L'ultimo ostacolo sarà ancora più duro – ha dichiarato il giocatore nelle scorse ore – ma sono fisicamente e mentalmente pronto a superarlo". Quando annunciò la sua volontà di tornare, in occasione della presentazione di un torneo di golf organizzato dalla sua fondazione, Petrov era andato incontro ad applausi ma anche a sguardi increduli. Oggi può festeggiare un ritorno clamoroso, figlio tutto della sua tenacia: "Ho lavorato duramente per diventare un calciatore, e la malattia mi aveva portato via tutto – ha aggiunto – Ora ho una nuova possibilità e voglio provare a coglierla. Ho 36 anni, ma nel calcio di oggi i giocatori riescono a giocare anche fino a 40 anni".

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