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Higuain-Juve, il primo incontro dopo l’addio: un amore mai nato e spazzato via da CR7

Per la prima volta Higuain affronterà la Juventus da avversario dopo essere stato messo alla porta la scorsa estate dalla società bianconera ed essere approdato al Milan. Stasera a San Siro il Pipita si troverà di fronte la sua ex squadra e il suo dente sarà avvelenato. La domanda che tanti, molti, si pongono è: “Se Higuain dovesse segnare alla Juve, esulterà?”.
A cura di Vito Lamorte
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Quella di stasera a San Siro sarà la prima volta che Gonzalo Higuain affronterà la Juventus da avversario dopo essere stato messo alla porta la scorsa estate dalla società bianconera ed essere approdato al Milan. A confermarlo è stato lo stesso attaccante argentino in un'intervista a La Gazzetta dello Sport qualche settimana fa in cui ha affermato: "Non ho scelto io di andare, volevano fare il salto di qualità con Ronaldo perciò mi hanno detto che non potevo restare e che stavano cercando una soluzione". Parole chiare, chiarissime, che fanno da contraltare a quella gioia che il Pipita aveva mostrato nella conferenza stampa con cui si era presentato ai tifosi della Vecchia Signora e al mondo calcistico come nuovo numero 9 bianconero: sono passati due anni dall'addio di Gonzalo al Napoli ma sembra un'era fa da quando quei 90 milioni di euro vennero sborsati per portare via ad una delle grandi concorrenti per lo scudetto il suo pezzo più pregiato.

55 goal in due stagioni, quattro trofei vinti e i soliti passaggi discontinui di un centravanti che durante l'anno qualche periodo per rifiatare se lo prende ma quando gira a mille è un vero portento. Le parole di Massimiliano Allegri sul maxi-scambio che ha compreso anche Bonucci e Caldara sono abbastanza emblematiche: "Siamo stati obbligati dal mercato". In pratica il tecnico della Juve ha ammesso che il numero 9 doveva essere ceduto perché era arrivato Cristiano Ronaldo e per non cadere in una minusvalenza a bilancio la società bianconera ha organizzato questa operazione con il Milan.

Dall'essere il colpo di mercato più importante della storia bianconera, da quest'estate non più per ovvi motivi, Higuain si è ritrovato col cerino in mano e una macchina pronta per Milano con biglietto di sola andata. Una storia cruda e, se vogliamo, anche un po' triste per uno che in Serie A cambia sempre gli equilibri, visti i suoi 116 goal in 186 partite.

Non sono stati i periodi di poca prolificità, molto criticati da tifosi e taluna stampa, né i risultati europei ad aver portato alla mancata conferma del Pipita in bianconero ma la legge del mercato, proprio quel mercato lo avevo portato prima a Napoli da Madrid per ricominciare una nuova vita e darsi una chance diversa dopo aver toccato l'ambiente Real. Higuain voleva vincere subito, non si è dato altro tempo all'ombra del Vesuvio, e appena ha avuto l'occasione ha scelto di lasciare i partenopei per i bianconeri sabaudi: come scriveva il collettivo de Il Napolista in "Higuain Dica 36", l'argentino "è juventino dentro" e forse questa fretta non gli ha portato bene perché a distanza di due anni può vantare soltanto qualche titolo in più in bacheca ma il suo percorso lo ha portato dalla Champions all'Europa League, dalla lotta scudetto a quella per il quarto posto.

Lui ha confermato che "la scelta di due anni fa è stata giusta" ma una serie di eventi, vicini e lontani, potrebbero farci optare per la risposta contraria. Intanto stasera si troverà di fronte la sua ex squadra e il suo dente sarà, sicuramente, avvelenato: uno come il Pipita certe cose non le manda giù facilmente. Pare abbia recuperato al problema alla schiena di Udine e dovrebbero partire titolare al fianco di Cutrone ma la domanda che tanti si pongono è "Se Higuain dovesse segnare al Juve, esulterà?". Diciamo che ci sono buoni elementi che ci portano a pensarlo ma ormai non c'è più nulla di scontato o di facile lettura in questo calcio in cui vengono pagati calciatori per correre sotto le curve o per salutare i tifosi. Rispetto ad altri Gonzalo è sempre stato uno molto istintivo e, se dovesse succedere, vediamo se almeno lui continuerà a sorprenderci.

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