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Gattuso: “Higuain non è al top ma giocherà in Milan-Juventus”

Gennaro Gattuso nella conferenza stampa della vigilia di Milan-Juventus, ha parlato anche del ritorno a San Siro di Bonucci: “Ha lasciato molto a me ed al mio staff. Se ho fatto dei miglioramenti a livello caratteriale da quando sono qui, che mi si chiudeva spesso la vena, è stato grazie a lui che mi stava vicino”. Grandi complimenti a Max Allegri.
A cura di Marco Beltrami
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Gonzalo Higuain sarà titolare in Milan-Juventus? La risposta arriva direttamente da Gennaro Gattuso nella conferenza stampa della vigilia del big match di domenica. Il Pipita pur non essendo al top per le conseguenze dell'infortunio alla schiena rimediato in Udinese-Milan, sarà regolarmente in campo contro la sua ex squadra. Una sfida che Ringhio in conferenza stampa ha presentato con la proverbiale schiettezza,  parlando dei rapporti ottimi con l'avversario (e amico) Massimiliano Allegri, del pericolo numero uno Cristiano Ronaldo, del ritorno a San Siro di Bonucci e dei tanti infortunati.

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Gonzalo Higuain ci sarà in Milan-Juventus, Gattuso spiega come sta il Pipita

Nell'incontro con la stampa pre Milan-Juventus, impossibile per Gattuso non partire dalle condizioni di Higuain, per una squadra che ha tanti infortunati: "L'ho visto poco, perché noi siamo andati in Spagna e lui è rimasto a casa a lavorare. Gli consiglio di giocare tranquillo. Lui si innervosisce facilmente e queste partite van giocate con lucidità. E' un grandissimo campione e sta facendo di tutto per esserci. Se la deve godere insieme a tutto il resto della squadra. Da solo può fare poco. Domani metteremo la squadra in campo, c’è ancora qualcuno che deve recuperare. Abbiamo avuto infortuni strani, guardate come si è fatto male Musacchio con i 100 chili di Kessié addosso. Ma bisogna stringere i denti e guardare avanti, non andiamo alla ricerca di nessun alibi"

Il ritorno a San Siro di Leonardo Bonucci in Milan-Juve

Sarà strano per Gattuso ritrovare da avversario quello che nella scorsa stagione era il suo capitano, ovvero Leonardo Bonucci. Nessun rancore con il difensore, ma tante parole d'affetto per lui: "Ci ha dato tanto, a livello di professionalità, tecnico, tattico, umano. Ha lasciato molto a me ed al mio staff. Se ho fatto dei miglioramenti a livello caratteriale da quando sono qui, che mi si chiudeva spesso la vena, è stato grazie a lui che mi stava vicino. E ha fatto lo stesso con qualche suo compagno. Poi è stata fatta una scelta, di vita privata, da rispettare. Ci sono prima famiglia e figli: quando domani lo vedrò lo saluterò con grande affetto".

I complimenti di Gattuso a Massimiliano Allegri

Grande Fair play anche con Massimiliano Allegri, che ha parlato benissimo di Gattuso prima di Milan-Juventus: "La Juventus sembra un circo, cambia spesso modulo, spesso non dà punti di riferimento. Ho ancora negli occhi la finale di Coppa Italia, loro non erano in un grandissimo periodo, pensavo di poter fare qualcosa di meglio. Poi ci hanno schiacciato. Difficile parlare della Juve di Allegri. Max quando ero un bambino era il capitano della mia squadra, mi ha sempre trattato bene. Quando è arrivato qui, non portava rancore nelle liti, sempre con il sorriso sulla bocca, scherzava. Una settimana sì una settimana no stiamo mezzora, un’ora al telefono, parliamo di calcio e di quello che vediamo durante le partite: per me è un orgoglio".

La risposta di Mourinho agli insulti dei tifosi della Juventus

A proposito di allenatori, cosa pensa Gattuso del gesto di Mourinho e della reazione agli insulti dei tifosi del Manchester United in occasione del confronto di Champions: "Ho fatto di peggio rispetto a Mourinho. Ognuno ha il suo carattere. Le parole di Spalletti erano giuste: ‘Il leone, quando dorme, bisogna farlo dormire'.  Non sta a me a giudicare se ha sbagliato o meno, ma sentire offese per 90’ non è il massimo".

Gattuso e i rapporti con Cristiano Ronaldo

L'osservato speciale del match sarà Cristiano Ronaldo. Nella sua esperienza da calciatore Gattuso ha spesso incrociato CR7 da avversario e non sono mancate le scintille: "Nessuna tensione con lui, era ed è un campione. Per marcarlo gli andava fatto sentire un po’ del duro, ed erano le mie caratteristiche. Ma l’ho sempre rispettato. Si vede che è avanti con l’età, è diventato molto più maturo, ma è un campione, ha una muscolatura incredibile. Abbiamo un giocatore come Kessié, che secondo me è anche più forte di quanto lo ero io. Ma è Bonucci che bisogna fermare, fa partire l'azione ed è la testa della squadra. Per Ronaldo serve organizzazione, è impensabile prendere tutti a tutto campo. Non dobbiamo sbagliare a livello collettivo

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