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Higuain e il Milan separati in casa ma conviene a tutti evitare divorzi (fino a giugno)

Si discute tanto di un possibile addio di Higuain al Milan dopo la finale della Supercoppa Italiana ma sarebbe la scelta giusta per entrambe le parti? La squadra rossonera non sta mettendo in condizione il centravanti argentino di mostrare tutte le sue qualità e il Pipita è finito in una spirale negativa dopo la brutta serata contro la Juve a San Siro. La gara di Jeddah può essere un momento per chiudere la prima parentesi in rossonero di Gonzalo e aprirne un’altra nuova. Contro chi può accadere tutto questo? Manco a dirlo, di nuovo la sua ex squadra.
A cura di Vito Lamorte
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Il momento di difficoltà del Milan è solo colpa di Gonzalo Higuain o il momento difficile del Pipita è da addossare soltanto alla squadra rossonera? Chiaramente nessuna delle due domande può avere risposta affermativa. Ormai sono settimane che non si parla d'altro dei problemi del centravanti argentino sulla sponda rossonera del Naviglio e di una sua possibile partenza già nella sessione invernale di mercato ma, a mente fredda e tirandoci fuori dal caos delle ipotetiche trattative, sarebbe la soluzione giusta per entrambe le parti? Due sono le possibili risposte:

  • 1. probabilmente sì, nel caso l'ex centravanti di Napoli e Juventus non ha più la "testa" per continuare a indossare una maglia importante come quella del Milan ma questo, per il momento, lo sanno solo lui, il club e gli agenti dell'argentino;
  • 2. probabilmente no, perché così il Milan avrebbe gettato al vento quanto costruito ad agosto per portare un calciatore decisivo come il Pipita (ricordiamo i 18 milioni di euro sborsati per il prestito in previsione di un riscatto) e si ritroverebbe a dover lasciar andare via l'ennesimo "9" che non è riuscito a conquistare una piazza nostalgica che, a volte, invoca ancora Pippo Inzaghi.

Higuain non è quel tipo di calciatore in grado di cambiare da solo una squadra che, diciamolo francamente, non sta funzionando bene nel reparto d'attacco: se si escludono le singole giocate di Suso e le ‘scariche elettriche' che Cutrone dà alla squadra quando scende in campo c'è ben poco, e in questo senso è evidente l'assenza di un calciatore come Bonaventura. L'attaccante nato a Brest è il perfetto terminale offensivo di un collettivo che sa come muoversi e in questo senso basta andare a rivedere la fluida ed effervescente manovra del Napoli di Sarri o lo"sparito aperto" della Juve di Allegri: tutto questo, o almeno parte di questo, nella squadra di Gattuso al momento non c'è.

Il Pipita ha segnato 8 reti in 21 presenze stagionali ma basta prendere come esempio le ultime due gare per capire come il numero 9 spesso non venga messo nella condizione di essere pericoloso: nella gara di Coppa Italia contro la Sampdoria i tiri che si contano sono 2, entrambi fuori, e una rete annullata, giustamente, ma quello che si nota di più dalla mappa è la lontananza dalla porta dell'attaccante rossonero.

I numeri di Higuain contro la Sampdoria. (sofascore.com)
I numeri di Higuain contro la Sampdoria. (sofascore.com)

È vero che Higuain è sempre stato portato a giocare con la squadra e a non essere solo l'uomo d'area ma la sua presenza negli ultimi 16 metri a Marassi è stata pressoché nulla. Questo dato è migliore nella sfida di campionato contro la Spal, quando il Pipita ha trovato anche il goal decisivo dopo un digiuno di due mesi. Se prima dell'ultima gara d'andata il leitmotiv intorno all'attaccante del Milan era l'assenza dal tabellino dei marcatori, subito dopo la rete il dibattito si è spostato sul mercato e sull'ipotetico addio.

Gonzalo paga, soprattuto a livello mentale, l'espulsione e il rigore sbagliato contro la Juventus, che lo hanno messo al centro di una grande discussione, e da quel momento (11 novembre 2018) una spirale negativa, fatta di nervosismo e isterismo, lo ha inghiottito. Il Milan ha bisogno dei goal di Higuain, e di Cutrone, (bisognerebbe trovare il modo di farli coesistere, perché hanno dimostrato di poter giocare insieme) per centrare la Champions League e fare bene in Coppa Italia, la cessione a gennaio sarebbe una decisione frettolosa e da squadra poco lungimirante. Nella finale di Supercoppa Italiana, che molti indicano come possibile ultima gara col Milan, il centravanti dovrebbe fare quelle cose che gli riescono con naturalezza e che ha già mostrato in questi ultimi anni per chiudere il cerchio negativo, e uscire definitivamente dalla spirale iniziata più di 60 giorni fa. Contro chi potrà farlo? Di nuovo la Juventus, manco a dirlo, prima delizia e ora croce del Gonzalo in versione italiana.

I numeri di Higuain contro la Spal. (sofascore.com)
I numeri di Higuain contro la Spal. (sofascore.com)
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