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“Sempre con me papà”, la frase sulle scarpe di Balotelli per il padre morto

“Sempre con me papà” è la frase che Mario Balotelli ha dedicato al padre adottivo morto di recente e che ha fatto stampare sulle sue scarpette da calcio.
A cura di Maurizio De Santis
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Mario Balotelli abbraccia mamma Silvia dopo aver fatto gol alla Germania nell'Europeo del 2012
Mario Balotelli abbraccia mamma Silvia dopo aver fatto gol alla Germania nell'Europeo del 2012

"Sempre con me papà Franco". A Mario Balotelli va tutto l'affetto di questo mondo per la morte del padre adottivo. Non si tratta di fare gossip e nemmeno realizzare scoop ma, nel menzionare il toccante gesto dell'ex attaccante del Milan e della Nazionale, è giusto sottolinearne la sensibilità e la commozione per la perdita che lo ha colpito. Quella frase (e il nome del genitore) che la punta del Liverpool ha pubblicato sui profili ufficiali che ha sui Social Network ha voluto che fosse stampata sulle scarpe che calza quando va in campo. Un modo per elaborare il lutto e tenere "sempre" stretto a sé quell'uomo che ha rappresentato tanto nella sua vita. Pochi giorni fa, invece, aveva pubblicato un altro post che raffigurava un tramonto scandito dalla frase "ti rivedrò di nuovo".

Il grave lutto che ha colpito Balotelli

L'ex attaccante del Milan e della Nazionale italiana, oggi al Liverpool, piange per la morte del padre adottivo, scomparso nella mattina del 3 luglio scorso dopo una lunga sofferenza dovuta a una grave malattia. Scosso dalla notizia, il calciatore s'è messo subito in viaggio verso Brescia, laddove nella giornata di domani si svolgeranno le esequie del genitore. SuperMario era stato adottato quando era molto piccolo da Francesco e dalla moglie Silvia. I tabloid hanno dato immediato risalto all'ultima news riguardante la vita privata della punta dei Reds, ma questa volta non è una ‘balotellata' delle sue e nemmeno c'entrano il rapporto con Fanny oppure la paternità della piccola Pia avuta dalla relazione con Raffaella Fico. L'ex giocatore, pressato ancora una volta dai giornalisti, non ha voluto rilasciare dichiarazioni e ha scelto il più stretto riserbo in questo momento di particolare dolore, stringendosi accanto ai suoi fratelli e agli amici più intimi.

Una delle ultime e più belle immagini – di quelle che nulla c'entrano con gli scatti scandalistici delle riviste di gossip – risale al Campionato Europeo del 2012: dopo aver fatto gol alla Germania, che schiantò con una doppietta micidiale (straordinario il tiro scagliato all'incrocio dei pali), l'attaccante dell'Italia corse verso gli spalti ad abbracciare i suoi genitori. In particolare, fu molto toccante la sequenza videoclip che inquadrò il giocatore – così duro e spavaldo dentro e fuori dal campo – mostrandolo incredibilmente fragile tra le braccia della madre che lo strinse a sé. "La gioia più bella è stata abbracciare mamma Silvia. Per lei ho fatto due gol", disse allora Super Mario, eroe di quella serata magica nello stadio di Varsavia. "In finale viene anche papà Franco. Allora di gol ne farò quattro", peccato che con la Spagna le cose andarono diversamente. Anche allora pianse a dirotto, Balotelli. Ma quella è un'altra storia. E Mario adesso merita solo un grande e forte abbraccio.

L'affido di Balotelli e poi l'adozione

Una malformazione intestinale che richiedeva cure particolari, costose e una dedizione scrupolosa. Fu questo il motivo per il quale Balotelli passò dalla famiglia originaria – che non avrebbe potuto offrirgli quell'attenzione di cui il piccolo Mario Barwuah aveva bisogno – all'affido della coppia bresciana (mamma Silvia e papà Franco), andando a vincere nella loro casa di Concesio assieme ai fratelli adottivi Cristina, Corrado e Giovanni. Affido che è durato fino al compimento del diciottesimo anno di età del ragazzo perché è sempre mancato il consenso all'adozione da parte dei genitori naturali, i ghanesi Thomas e Rose Barwuah, immigrati in Italia (Balotelli è nato a Palermo il 12 agosto 1990 a Palermo).

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