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Germania, caso risolto: Sané ha lasciato il ritiro perché è diventato papà

Il suo ritorno a casa dopo la partita con la Francia, ha alimentato sospetti e dato voce a critiche e polemiche. A distanza di poche ore dalla partita con i “Bleus”, è stato lo stesso attaccante del Manchester City a twittare il motivo del suo rientro anticipato: “Un grazie speciale alla Federazione e al mio allenatore, Joachim Loew, per avermi permesso di seguire da vicino la nascita della mia bambina”.
A cura di Alberto Pucci
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Tra i tanti protagonisti impegnati nella Nations League non figura Leroy Sané. Il ventiduenne attaccante del Manchester City ha infatti lasciato il ritiro della Germania subito dopo contro il pareggio senza reti contro i campioni del mondo della Francia, alimentando voci incontrollate sulla sua decisione: un episodio giustificato dalla federazione tedesca con un semplice "motivi personali".

A spegnere però il fuoco delle illazioni sul comportamento del giocatore tedesco, ci ha pensato lo stesso Sané con un tweet pubblicato sul suo profilo ufficiale: "Sono felicissimo di comunicarvi che la scorsa notte è nata mia figlia – ha scritto l'ex Bayer Leverkusen – La mamma e la piccola stanno bene". Il caso sembra dunque già rientrato, anche se c'è chi continua a sospettare dato che l'attaccante era già stato escluso dalla lista dei 23 che il ct Joachim Loew ha portato al Mondiale in Russia ed era stato estromesso anche da Pep Guardiola per la sfida di Premier League contro il Newcastle.

Le critiche di Toni Kroos

"Un grazie speciale alla Federazione e al mio allenatore, Joachim Loew, per avermi permesso di seguire da vicino la nascita della mia bambina. Incrocerò le dita e farà il tifo per la squadra domani", ha scritto Sané in un secondo tweet. Nei giorni scorsi l'attaccante di origine senegalese, acquistato dai "Citizens" nell'estate 2016 per oltre 40 milioni di euro, era stato però bacchettato da Toni Kroos.

"Leroy può essere una risorsa importante per noi, ma deve crescere ancora – ha dichiarato il centrocampista del Real Madrid – Ha tutte le qualità per diventare un giocatore di livello mondiale, ma a volte il suo linguaggio del corpo non è buono: se perdiamo o vinciamo il suo atteggiamento è lo stesso. Eppure dovrebbe cambiare a seconda del risultato".

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