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Furia Rossa, spazza via Guardiola. Il Liverpool vede la semifinale

Grazie a una mezz’ora su straordinari livelli la squadra di Klopp legittima la vittoria, affonda la corazzata Manchester City e prenota una semifinale. Sugli scudi, come al solito, Salah ma anche Oxlade Chamberlain in versione mezzala.
A cura di Salvatore Parente
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Per il Liverpool, underdog alla vigilia, la semifinale è ora molto più che una affascinante suggestione. Con 31’ di gioco da compagine perfetta, da formazione teleguidata, da sodalizio governato da spiriti divini, i Reds, al cospetto di un pubblico bollente, battono 3-0 il Manchester City e prenotano il passaggio del turno pur dovendo replicare, fra meno di 6 giorni, a parti invertite a Manchester.

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La prima frazione di gioco della banda Klopp, infatti, con Salah e poi Oxlade-Chamberlain e Mané protagonisti pare essere sufficiente ad estromettere i Citizen dalla manifestazione con gli ospiti, annientati in avvio, incapaci di reagire, riprendere il filo del discorso e far valere, anche in Champions League, i 18 punti di vantaggio accumulati in Premier. Ma la coppa è un’altra cosa, e il Liverpool mette subito in chiaro il concetto riuscendo poi, nella ripresa, a chiudere ogni spazio, a serrare le fila e attutire, mentalmente, anche la sostituzione del proprio faro egiziano, uscito al 51’ per un guaio muscolare.

Primo Tempo

Avvio infernale, Salah fa esplodere il muro rosso di Anfield

L’avvio è tutto di marca Reds con i padroni di casa bravissimi a dare seguito alle richieste del proprio tecnico che, nelle ore immediatamente precedenti il match, aveva pronosticato e poi domandato ai suoi una partenza a razzo.

Una partenza monstre che poi si concretizza per davvero con il Liverpool all’11’ già sopra con un contropiede, recupero nella propria trequarti e due tocchi (l’egiziano in offside?), da manuale con Salah, in formato Pallone d’Oro (17 gol nelle ultime 15 gare), abilissimo a sfruttare le indecisioni della retroguardia (disastroso Walker) ospite e siglare il punto dell’1-0 nonché il suo settimo sigillo in nove gare continentali.

Il City reagisce ma il Liverpool raddoppia: che partenza per i Reds

Il ritmo è serrato, forsennato, magico insomma: quello consueto della Premier League ma con in più la magia della Champions e l’ebrezza del turno a eliminazione diretta. E così, in questo contesto, e nel magico catino di Liverpool dove riecheggia sempre il coro ‘You’ll never walk alone’, i Reds annullano i 18 punti di svantaggio del campionato e annichiliscono, in una mezz’ora paradisiaca, il Manchester di Guardiola. Al 20’, infatti, grazie ad un siluro della stessa sostanza, anzi, energia dei sogni dei tifosi rossi, Oxlade Chamberlain, trasformato mezzala, buca Ederson per il 2-0.

Un risultato splendido, eccezionale, inatteso ma destinato a trasformarsi subito in parziale con al 31’, grazie all’altra freccia offensiva sulla sinistra Mané, la banda Klopp capace di pervenire al 3-0 con un preciso traversone del solito Salah ed una grande zuccata, ancorché vincente, del senegalese che manda in visibilio i supporters della Kop ed all’inferno quelli Citizen. Una prima mezz’ora, in sostanza, pazzesca.

le statistiche del primo tempo della contesa secondo Sofascore.com
le statistiche del primo tempo della contesa secondo Sofascore.com

L’intervallo, il miglior alleato del City

La corazzata Manchester City che, FA Cup a parte, sta dominando la stagione albionica questa sera, specie nella prima frazione di gara, non ci ha capito tanto. E se il primo cazzotto subito poteva pure non preoccupare Sané e compagni, i due ganci in rapida sequenza sembrano mettere alle corde gli ospiti con l’intero undici in totale balia degli avversari. E così, salvo qualche sporadico, e pure evanescente tentativo, il City tenta di riaversi, di far passare la mareggiata e rilassarsi, dopo la tempesta sul rettangolo verde, nel caldo dello spogliatoio, nella calma della ‘locker room’.

Secondo Tempo

Tegola Liverpool, Salah fuori per un guaio muscolare

Ad inizio ripresa, dopo i bagordi dei precedenti 45’ di gioco, i Reds non cominciano la contesa al meglio, al 51’, il proprio protagonista principe, Salah, esce per un guaio muscolare. L’ex Roma, infatti, si accascia a terra, si tocca all’adduttore, chiama il cambio per poi guadagnare subito gli spogliatoi di Anfield. Un segnale, assolutamente poco incoraggiante, per la stagione ‘rossa’ ma anche per il ritorno di martedì prossimo con l’egiziano in serio dubbio per il return match dell’Etihad.

La forza della rabbia, i Citizens ci provano

Più che con idee chiare, tiki-taka, possesso o supremazia territoriale, notoriamente marchi di fabbrica delle compagini di Guardiola, il City carica a testa bassa, ci prova in vista del ritorno casalingo per tentare di siglare una rete in grado di mantenere in vita speranze di rimonta. Eppure, dinanzi a sé i calciatori sky blues si trovano una quasi impenetrabile muraglia rossa con i Reds abili a restare nella propria trequarti, a ripartire e a leggere ogni sortita offensiva di De Bruyne, Sané e compagni.

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Muro Reds, in mezzo al campo non si passa

Il finale di partita è un monologo celeste con i ragazzi di Manchester, punti nel vivo, decisi a raccogliere qualcosa su cui fondare le future ambizioni di successo. Eppure, la densità rossa, la fisicità del Liverpool ma anche la monotonia del tema tattico guardioliano non regalano gioie agli ospiti costretti ad abbandonare il terreno di gioco a bocca asciutta.

I top del match

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Salah preciso come una tassa: 38 perle in stagione

Nell’appuntamento più importante della stagione, nel momento clou dell’anno, dove una gara poteva connotare l’intero percorso del club della Merseyside, Salah, uomo simbolo dei Reds, non poteva non essere protagonista. E così, già all’11esimo giro di orologio, il talento che ha ricevuto pure 1 milione di voti nelle recenti elezioni presidenziali egiziane, decide di mettersi in luce e dare il benvenuto agli ospiti con una saetta, sia pure proveniente da una azione confusa (Walker combina un mezzo pasticcio in area), imprendibile che va a morire alle spalle di Ederson: 1-0 e Salah nel Gotha, nella hall of fame dei Reds. E sì perché pochi al primo anno ad Anfield hanno fatto bene come lui con l’ex Roma luce e poi metafora della rivoluzione, tattica e di concetti, operata, anche sul mercato, da Jurgen Klopp.

i passaggi chiave di oxlade Chamberlain trasformato, da Klopp, in mezzala (Whoscored.com9
i passaggi chiave di oxlade Chamberlain trasformato, da Klopp, in mezzala (Whoscored.com9

Oxlade-Chamberlain dinamite: il ruolo di mezzala è ormai suo

Una rivoluzione, come dicevamo, talvolta copernicana col visionario mago tedesco, in estate, già pronto ad andare oltre gli schemi e ad immaginare per Oxlade Chamberlain, pagato 40 milioni di euro, una veste tattica diversa, nuova, inedita. Mezzala in un 4-3-3 ed addio alla fascia, al ruolo, ormai atavico di ala, sinistra o, all'occorrenza, destra. Una rivoluzione, appunto. Un cambio di percorso che esalta le qualità del ragazzo bravo, lui pure stasera, a mettere in scena i suoi straordinari miglioramenti trovando, nella bomba dai 25 metri, il 2-0 Reds. Insomma, #AOC21, è una roccia, una certezza, in pratica dinamite al servizio del proprio alchimista, dell’artificiere chiamato Klopp.

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Mané completa (o quasi) l’attacco, gol anche per il senegalese

In un primo tempo dove, per tornare al paragone con altri sport ed in particolare al baseball nel quale qualcuno avrebbe potuto ricorrere alla ‘manifesta superiorità', ad andare in rete, nel trittico di realizzazioni nella prima frazione di gioco, c’è anche Mané. Il senegalese, infatti, come per chiudere idealmente l’impatto, l’onda d’urto offensivo della sua squadra, al 31’ si smarca, si defila dalla guardia di Walker e batte, di testa, l’incolpevole Ederson siglando una rete di importanza capitale. Un gol che potrebbe condizionare lo sviluppo di questa qualificazione ma anche distruggere l’autostima Citizen frustrata, quest'oggi, da tre, notevoli, sberle: imprendibile.

I flop del ‘derby’ inglese

De Bruyne assente, il belga spettatore non pagante

Nel naufragio generale e generalizzato del Manchester City a Liverpool uno dei calciatori che maggiormente possono finire (di diritto) sul banco degli imputati è quel De Bruyne che, in gare come questa e dopo una stagione simile (11 gol e 20 assistenze vincenti), deve assolutamente fare di più o, almeno, provare a fare qualcosa. La sua gara individuale (forse peggio del pessimo Walker), infatti, è una serie di azioni, inutili, improduttive e pure deludenti che lo portano, dopo la tormenta che ha colpito tutti, a perdere lucidità, a smarrire estro e finire nel novero dei calciatori, e nella sua squadra sono tanti, vittime della foga Reds. Una prova indegna del suo talento ma anche dell'importanza, strategica e umorale, che ricopre nei meccanismi di gioco celesti.

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Tabellino e voti

Liverpool (4-3-3) Karius 6.5; Alexander-Arnold 6.5, Lovren 6.5, van Dijk 6.5, Robertson 6.5; Oxlade Chamberlain 7+ (Dal 84’ Alberto Moreno s.v.), Henderson 6.5, Milner 6.5; Mané 7, Roberto Firmino 6.5 (Dal 71’ Solanke 6), Salah 7.5 (Dal 51’ Wijnaldum 6+). A disposizione: Mignolet; Moreno, Clyne, Masterson; Wijnaldum; Solanke, Ings. Allenatore Jurgen Klopp 7.5

Manchester City (4-1-4-1) Ederson 5.5; Walker 5-, Otamendi 5.5, Kompany 5.5, Laporte 6; Fernandinho 5.5; Gundogan 5.5 (Dal 57’ Sterling 5.5), De Bruyne 5-, David Silva 5, Sané; Gabriel Jesus 5.5. A disposizione: Claudio Bravo; Stones, Danilo; Delph, Zinchenko, Bernardo Silva; Raheem Sterling. Allenatore Pep Guardiola 5

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