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Apocalisse Italia, Azzurri fuori dal Mondiale 2018

Flop Mondiale, calcio italiano in subbuglio: Allegri lascia l’Associazione Allenatori?

Il tecnico della Juventus sarebbe in disaccordo con il presidente, Ulivieri, rispetto alla necessità di una riflessione più approfondita e anche critica nei confronti della Federazione. Lunedì Tavecchio è in consiglio per presentare il proprio piano di rilancio oltre che il nome del nuovo ct ma le acque sono agitate.
A cura di Maurizio De Santis
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Lunedì prossimo il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, si prepara ad affrontare il consiglio federale con in mano il piano di rilancio della Nazionale dopo il flop clamoroso della mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018. Il primo atto lo ha già compiuto, con l'esonero di Ventura – inevitabile, considerate le mancate dimissioni del ct che fino a giugno prossimo percepirà oltre 800 mia euro come da contratto – la panchina Azzurra è rimasta vacante e a occuparla – almeno secondo le intenzioni dell'attuale numero uno della Figc – dovrebbe essere Carlo Ancelotti.

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La posizione di Ancelotti. L'ex allenatore del Bayern Monaco ha posto condizioni precise, tra cui anche uomini di spessore nel proprio staff e in quelli dirigenziale: Pirlo, Maldini i nomi emersi in queste ultime ore ma non bastano servono anche idee chiare, un progetto di riforma del movimento (e dei campionati) più ampio, scelte condivise e non più solo calate dall'alto.

Malcontento. Tavecchio è convinto di avere la soluzione giusta nonostante da più parti – dal presidente del Coni, Malagò, fino a Tommasi, dell'Asso-calciatori – siano state mosse obiezioni durissime rispetto all'operato stesso del presidente, invitato a farsi da parte per il fallimento della Nazionale (un evento che non accadeva dal '58) e più ancora per il notevole danno economico derivante dalla mancata partecipazione alla Coppa del Mondo.

Resistere adesso che a barca è sballottata dalle onde. Tavecchio prova tenere il timone saldo e la barra a dritta per uscire dai marosi ma è dall'interno del movimento calcio che arrivano gli ostacoli maggiori, tutti sintomo di una larga insofferenza. Prima le voci di una protesta possibile da parte dei giocatori (una sorta di sit-in che ritardi l'inizio delle partite) adesso anche l'indiscrezione che vorrebbe il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, fuori dall'Asso-allenatori (secondo indiscrezioni del Corriere dello Sport), il sindacato diretto da Renzo Ulivieri.

Il motivo del dissenso di Allegri. L'allenatore bianconero non avrebbe gradito il comportamento del presidente dell’associazione (che è anche vicepresidente federale, furono i suoi voti a determinare la rielezione di Tavecchio) e vorrebbe smarcarsi da questa situazione perché in disaccordo rispetto alla necessità di una riflessione più approfondita e anche critica (non conflittuale) nei confronti della Federazione. Dovesse accadere, allora la posizione di Allegri farebbe da sponda, darebbe la stura al malcontento di altri allenatori che, per adesso, è sotto traccia.

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