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Fiorentina-Inter: le pagelle commentate sul risultato di 3-3

Le pagelle commentate: Muriel riavvicina i viola che però, nel corso dei primi 74’ di gioco, subiscono la furia dell’Inter. Un furore agonistico guidato da Politano, Perisic, Nainggolan e Vecino, capaci di costruisce le fondamenta del successo esterno. Un successo in discussione negli ultimi minuti e cancellato, poi nel finale, da Veretout e da un discusso rigore su presunto fallo di mano di D’Ambrosio.
A cura di Salvatore Parente
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La Fiorentina beffa nel finale l’Inter di Spalletti con Veretout che, su contestatissimo rigore, batte Handanovic regalando il pari ai suoi. Un pareggio, ai punti, che sta stretto agli ospiti e che ferma l’ascesa dei nerazzurri ad un passo dal terzo sigillo di fila. Il Var, non scioglie i dubbi di Abisso che, alla fine si convince e concede il penalty. Un penalty discusso e discutibile ma che fissa il punteggio sul 3-3.

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Un 3-3 capace di esaltare lo spirito dei viola mai domi, nemmeno dopo il 3-1 firmato da Perisic. Ma andiamo con ordine e sulla gara dei singoli: Nainggolan bissa le recenti ottime prestazioni in nerazzurro, Politano si riscopre pungente anche sotto porta e lo spirito di gruppo, pur presente anche nel nel finale, non riesce a schermare la porta di Handanovic con Chiesa e poi Muriel, autore, fra le altre cose, di una gemma su punizione dai 30 metri, protagonisti della risalita toscana. Qui, al termine del posticipo della 25esima di campionato, duelli individuali e di squadra  di Fiorentina-Inter.

Politano alla Robben, beffato Veretout

Il Ct Mancini era a Parma, qualche chilometro più lontano dal ‘Franchi’ ma la notizia delle splendide performance di due ottime ali italiane gli sarà di sicuro arrivata. Politano, nel duello a distanza con il #25 viola, risponde a Chiesa con un missile da fuori area che piega le mani di Lafont, non esente da colpe, e beffa il suo diretto marcatore: Veretout. Un gol, per certi versi, alla Robben, il suo terzo in campionato capace non solo di mandare in paradiso i propri tifosi ma anche il predetto commissario tecnico che, in previsione dei prossimi impegni della nazionale, potrà contare anche sull’esterno ex Sassuolo. Bravo non solo nell’occasione della sua segnatura ma anche in chiave tattica con le sue coperture preventive e le sue discese buone anche in fase di non possesso. Biraghi, altro calciatore nostrano, non vive una serata facile contro il #16 nerazzurro.

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Salgono di colpi Nainggolan e Perisic, e l’Inter vola

Effetto Icardi o semplice coincidenza non importa, l’Inter, da tre gare a questa parte, ha ritrovato due pedine che, in estate, in sede di costruzione della squadra, venivano considerate imprescindibili per i nascenti equilibri nerazzurri. Parliamo di Perisic e Nainggolan capaci, anche questa sera, di mostrarsi vivi, pronti alla battaglia, determinati e presenti nel match. Considerazione non da poco, dati i trascorsi meneghini. E quando i due calciatori di Spalletti sono sintonizzati, tutto gira a meraviglia. Il belga lega i reparti, suggerisce e attacca gli spazi con estrema precisione, il croato s’impegna, dribbla tutti e si mette sempre in visione entrando con costanza nelle sortite offensive dei suoi. Nessuno, né Laurini, né tantomeno Edmilson Fernandes si mostrano all’altezza della situazione e degli avversari di giornata.

Muriel meglio del Cholito, il terra-aria su punizione è magico

Possono giocare insieme, e non è detto che possano esser considerati alternativi. Eppure, stasera, l’uno esce, l’altro entra ribaltando concetti di gioco e modi di attaccare. La profondità, gli spazi e gli avversari. Esce Simeone, bravo a lottare e far reparto da solo, fa il suo ingresso Muriel in grado, in pochi giri di orologio, di riaprire la contesa, segnare dalla distanza e realizzare con una bordata su punizione, una delle migliori marcature di giornata. E, pure, di vincere il confronto diretto con Martinez, sia pure positivo in casa Inter, e quello interno col Cholito: l’ex Siviglia è potenzialmente stellare, e lui lo sa.

le corsie più battute fra Fiorentina e Inter (whoscored.com)
le corsie più battute fra Fiorentina e Inter (whoscored.com)

Chiesa mette in crisi Dalbert, bene la freccia di Pioli

Giocare bene contro le grandi squadre è una delle ricette per attrarre maggiori attenzioni e confermarsi talento di livello. E così, Chiesa, che sta approcciando questo 2019 col piglio giusto, non si fa sfuggire l’opportunità di mettere un altro mattoncino sulla sua crescita e mostrare tutto il suo bagaglio tecnico. E pure atletico. Velocità, dinamismo, forza muscolare, gamba, dribbling ed una accelerazione, quella a inizio gara, che brucia Dalbert e Skriniar e gli consente, con la complicità di Handanovic, di rubare il tempo a tutti ed infilare pericolosamente la palla al centro. Il gol propiziato, è solo la logica conseguenza della sua sgroppata e della sua intelligenza superiore. Doti che si vedono anche nel prosieguo del match con Dalbert, preferito ad Asamoah, non sempre pronto a respingere gli assalti del #25 viola e a ad ostruire con precisione le sortite dell’ala azzurra.

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Portieri imprecisi, Lafont peggio di Handa

Handanovic esce male, e forse troppo in ritardo su Chiesa che poi suggerisce per Simeone, Lafont devia ma non respinge le conclusioni di Vecino e Politano e le reti del ‘Franchi’, le prime tre reti hanno un marchio di fabbrica che sa di papera. O, almeno, di interventi non proprio impeccabili. È la cronaca, ed il rendimento, dei due estremi difensori di Fiorentina e Inter che, questa sera, non si disimpegnano al meglio ma anzi, nella sfida individuale, lasciano parecchio a desiderare con il francese però, ad avere la peggio rispetto allo sloveno con due incertezze, decisive, a fronte dell’unica sbavatura dell’ex Udinese. Insomma, per i numeri uno, non è serata.

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Note di merito per Vecino e Veretout

Degne di nota anche le gare individuali di due centrocampisti bomber di Fiorentina e Inter che, in teoria, avrebbero tutt'altro compito che quello di segnare e, in qualche modo, risolvere le partite. E invece, la serata di Firenze, fredda e pungente, è dolce per il francese e l'uruguaiano che, nei rispettivi contesti della mediana, mettono in piedi una gara totale: attacco, difesa, di lotta e di governo, di quantità e qualità. E, appunto, di gol. Uno a testa per il duplice pareggio: dapprima, quello dell'1-1 di Vecino in avvio, dopo pochi istanti il vantaggio viola, e poi, allo scadere, quello di Veretout per il definitivo 3-3.

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Tabellino e voti

Fiorentina (4-3-2-1) #1 Lafont 5; #2 Laurini 5.5 (dal 79’ Dabo s.v.), #31 Vitor Hugo 6, #5 Ceccherini 5.5, #3 Biraghi 5.5; #24 Benassi 5.5 (Dal 58’ Pjaca 5.5), #17 Veretout 7, #26 E. Fernandes 5; #8 Gerson 6, #25 Chiesa 6.5; #9 Simeone 6 (Dal 58’ Muriel 7). A disposizione: #33 Brancolini, #23 Terracciano; #4 Milenkovic, #16 Hancko; #14 Dabo, #6 Norgaard; #10 Pjaca, #27 Graiciar, #29 Muriel. Allenatore Stefano Pioli 6.5

Inter (4-2-3-1) #1 Handanovic 5.5; #33 D’Ambrosio 5.5, #6 De Vrij 6.5, #37 Skriniar 6-, #29 Dalbert 5.5 (Dal 59’ Asamoah 5.5); #77 Brozovic 6-, #8 Vecino 7; #44 Perisic 7, #14 Nainggolan 6.5 (Dal 89’ Borja Valero s.v.), #16 Politano 6.5 (Dal 77’ Candreva 6); #10 Martinez 6+. A disposizione: #27 Padelli; #21 Cedric, #23 Miranda, #13 Ranocchia, #18 Asamoah; #5 Gagliardini, #15 Joao Mario, #20 Borja Valero; #87 Candreva. Allenatore Luciano Spalletti 6.5

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